CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 130

MOZIONE PIZZUTO - COCCO Daniele Secondo - AGUS - LAI sulla possibile scelta della Sardegna quale sito per il deposito unico delle scorie nucleari italiane.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- ai sensi della direttiva 2011/70/EURATOM sulla gestione in un'ottica comunitaria del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, ogni Stato membro è obbligato a individuare un sito per il deposito unico dette scorie nucleari;
- nel caso italiano, si tratterebbe di un deposito che dovrebbe accogliere oltre novantamila metri cubi di rifiuti radioattivi ad alta attività, composti per il 60 per cento da materiali relativi allo smantellamento degli impianti nucleari e per il 40 per cento da quelli derivanti da attività industriali, di medicina nucleare e di ricerca;
- la mappa di siti idonei (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee - Cnapi) è stata già consegnata dalla Sogin all'autorità di controllo Ispra e che questa carta, dopo essere stata controllata dall'istituto, dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell'ambiente, nel mese di aprile verrà resa pubblica;
- la Regione, in diverse occasioni ufficiali, si è pronunciata negativamente a qualsiasi decisione sovraordinata di ospitare siti di deposito scorie;
- nella presente legislatura, il Consiglio regionale si è già espresso negativamente sulla possibilità di individuare la Sardegna quale deposito unico delle scorie nucleari, attraverso l'approvazione di un ordine del giorno che chiedeva al Presidente della Regione l'impegno a opporsi all'inserimento della stessa Regione nell'elenco delle aree idonee;
- nei primi mesi del 2015, la Sogin ha provveduto alla consegna della mappa delle aree idonee all'Ispra, al quale, poi, spettava il compito di verificare, entro due mesi, il rispetto dei criteri indicati nella guida tecnica per la localizzazione e poi validarla;

APPRESO che, visto l'approssimarsi della scadenza di aprile 2015, sono insistenti le voci che vorrebbero la Sardegna quale sito scelto per il deposito unico;

CONSIDERATO che la Sardegna, attraverso la consultazione popolare referendaria del 2011, si è espressa in maniera assolutamente contraria sia alle centrali nucleari che ai depositi di scorie, con percentuali superiori al 90 per cento;

TENUTO CONTO che la questione in argomento non può prescindere da un serio confronto tra istituzioni nazionali e regionali e deve necessariamente tenere conto dell'opinione espressa sia a livello popolare che politico regionale,

impegna il Presidente della Regione

1) a farsi portavoce del dissenso popolare e politico della Sardegna tutta circa l'ipotesi della scelta della Sardegna quale deposito unico delle scorie nucleari italiane;
2) a ribadire nelle sedi istituzionali nazionali la ferma contrarietà a una decisione calata dall'alto circa la scelta della Sardegna quale sede del deposito unico;
3) a promuovere un'azione congiunta con i parlamentari sardi per scongiurare il pericolo della costruzione del deposito unico delle scorie nucleari in Sardegna.

Cagliari, 30 marzo 2015