CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 126
MOZIONE CRISPONI - COSSA - DEDONI - PITTALIS - CARTA - SOLINAS Christian - RUBIU - OPPI - TOCCO - TRUZZU - ORRÙ - PINNA Giuseppino - FASOLINO - TUNIS - FLORIS - CAPPELLACCI - TEDDE - PERU - RANDAZZO - FENU - TATTI - CHERCHI Oscar - ZEDDA Alessandra, in merito agli intendimenti della Giunta regionale sull'attività di gestione dei rifiuti presso il sito di Tossilo e sul potenziamento delle linee di incenerimento, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che è stata inserita all'attenzione della Giunta regionale la deliberazione dell'Assessore della difesa dell'ambiente, conseguente al nullaosta rilasciato dal competente servizio Savi a conclusione dell'iter di valutazione di impatto ambientale sul cosiddetto progetto "Revamping-Tossilo";
RILEVATO che da più parti sono state sollevate perplessità sulla realizzazione di una nuova linea di incenerimento che, pur a fronte della necessità del raggiungimento di importanti obiettivi nella gestione dei rifiuti, prevede altissimi costi di costruzione e di esercizio, che mal si conciliano con la contrarietà al progetto deliberata da varie amministrazioni locali e con i timori espressi, soprattutto in relazione alla salute pubblica, da cittadini e movimenti d'opinione;
VERIFICATO che la nuova linea di incenerimento porterebbe la potenzialità di trattamento ad almeno 60.000 tonnellate annue di rifiuti indifferenziati, ben oltre le attuali capacità delle due linee di termovalorizzazione esistenti, con quantitativi necessari per portare a reddito l'esercizio della nuova linea di termodistruzione, non più raggiungibili, andando sicuramente a discapito dell'impatto tariffario a cui sarebbero obbligate le comunità che conferiscono nell'impianto di Tossilo;
CONSTATATO che viene registrato, da anni, il calo della produzione di rifiuti "secco-indifferenziato" e che, al contempo, il bacino del Nuorese, dell'Ogliastra e di Oristano, che conferiscono a Tossilo, registrano una raccolta differenziata di circa il 60 per cento, con una previsione di conferimento inferiore a 48.000 tonnellate all'anno, che non giustificherebbero una nuova linea di incenerimento - peraltro in netto contrasto con le direttive dell'Unione europea e con le disposizioni vigenti in materia di raccolta differenziata - il recupero e il riciclo dei materiali post-consumo;
CONSIDERATO che anche vari amministratori locali ed esperti di sanità sono intervenuti nell'acceso dibattito di queste settimane, richiamando l'assenza di rigore metodologico sui dati relativi alla salute pubblica, nonché sulla preoccupazione che gli inquinanti atmosferici e del suolo, quali diossine, ossidi di azoto e zolfo e polveri sottili, possano, con il potenziamento delle linee di incenerimento, contaminare aree, pascoli e allevamenti e, quindi, l' intera filiera alimentare e produttiva del territorio;
ATTESO che il sovradimensionamento dell'impianto di Tossilo, valutate le mutate condizioni rispetto al 2008, anno di elaborazione del vigente Piano regionale dei rifiuti e dei successivi conseguenti atti deliberativi e amministrativi via via adottati dalla Regione, parrebbe, oggi, porsi in antitesi con i buoni risultati raggiunti con la raccolta differenziata e con le possibilità offerte dalla direttiva quadro n. 2008/98/CE,
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a portare all'attenzione e alla discussione in Consiglio regionale un così delicato provvedimento;
2) a coinvolgere l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per l'avvio di un'indagine rigorosa sul territorio del Marghine sui dati relativi alla salute pubblica;
3) ad avviare lo studio per individuare concrete soluzioni alternative alla termodistruzione;
4) ad assicurare la tutela e salvaguardia delle figure professionali attualmente impegnate.Cagliari, 26 marzo 2015