CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 93
MOZIONE CHERCHI Oscar - CAPPELLACCI - FASOLINO - LOCCI - PERU - PITTALIS - RANDAZZO - TEDDE - TOCCO - TUNIS - ZEDDA Alessandra - TATTI - TRUZZU - CRISPONI - PINNA Giuseppino - FENU - DEDONI - COSSA - CARTA - RUBIU sull'opportunità di un immediato intervento nei confronti di Agea al fine di evitare la modifica dell'interpretazione dei codici sull'utilizzo dei suoli, come conseguenza del "refresh", con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, su richiesta dell'Unione europea, ha provveduto all'aggiornamento della propria banca dati grafica (GIS), al fine di riscontrare eventuali variazioni sull'uso del suolo sardo rispetto all'anno 2010 (refresh);
ACCERTATO che la riclassificazione dei macrosuoli ha fatto emergere un numero elevato di particelle che risultano essere in eclatanza, comportando così una notevole perdita di superficie coltivabile in tutto il territorio sardo, come di seguito riportato (dati SIAN Agea):
- un aumento della superficie boschiva e, pertanto non coltivabile, di circa 274.400 ettari;
- una diminuzione di superficie di pascoli magri tara 50 di circa 98.300 ettari; una diminuzione di superficie di pascoli magri tara 20 di circa 207.000 ettari; un aumento della superficie delle aree non coltivabili (cod. 770) di circa 36.300 ettari;CONSIDERATO che Agea ha avviato una procedura di raffronto tra le risultanze dei rilievi fotogrammetrici effettuati e quanto dichiarato da ciascun agricoltore nella consistenza territoriale del fascicolo aziendale, ai fini dell'accesso ad aiuti e premi comunitari;
PRESO ATTO che le superfici non agricole non potranno essere oggetto di contributo comunitario e che, per le aziende sarde, si stima una perdita di circa 300 euro a ettaro (circa 80.000.000 di euro per annualità);
OSSERVATO che il refresh ha comportato un danno economico di notevole ingenza nei confronti dell'intero settore agricolo sardo;
CONSIDERATO che l'aggiornamento dei codici non solo ha arrecato grave danno agli operatori agricoli, ma ha determinato una significativa svalorizzazione del suolo sardo e delle peculiarità paesaggistiche e ambientali;
TENUTO CONTO che il terzo ciclo di refresh e la drastica diminuzione delle superfici classificate come non agricole ha portato alla rideterminazione del calcolo dell'aiuto già corrisposto e la conseguente riduzione degli importi ora ammissibili, nonché il recupero di importi già erogati e la comminazione di sanzioni,
impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
1) ad attivarsi affinché il progetto di refresh posto in essere da Agea non sortisca i suoi effetti catastrofici nei confronti degli operatori agricoli, concentrando la propria attenzione su quanto stabilito dall'articolo 4 del regolamento UE n. 1307 del 2013;
2) ad intervenire direttamente su Agea in modo tale da consentire una nuova classificazione dei suoli, tenendo conto del manuale delle procedure sottoscritto dalle parti e della natura degli interessi dei sardi in ambito agro-pastorale, certamente contrastanti con gli interessi delle regioni del nord, le quali sono orientate alla massima riduzione delle superfici ammissibili ai contributi;
3) a richiedere al Ministero delle politiche agricole e forestali l'avviamento di un tavolo nazionale sui pascoli al fine di giungere ad una precisa definizione dei terreni pascolabili rientranti "nell'ambito delle pratiche locali e tradizionali", così come previsto dal punto 2 dall'articolo 4 del regolamento UE n. 1307 del 2013.Cagliari, 27 novembre 2014