CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 92

MOZIONE RUBIU - OPPI - PINNA Giuseppino - TATTI - DEDONI - PITTALIS - CHERCHI Oscar - CARTA - CRISPONI - FENU - PERU - RANDAZZO - ORRÚ - ZEDDA Alessandra - TOCCO - LOCCI sugli aggiornamenti relativi al nuovo Refresh da parte dell'Agenzia per erogazioni in agricoltura (Agea), con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che, secondo quanto emerso dalle notizie degli scorsi giorni, le aziende agricole isolane rischiano di perdere diversi milioni di euro di fondi comunitari, previsti all'interno del programma Refresh; infatti, l'aggiornamento della propria banca dati grafica, effettuato dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea), tramite l'utilizzo del Sistema informativo geografico (Gis), ogni anno interessa una porzione del territorio italiano secondo un piano definito dalla Commissione europea;

CONSIDERATO che, nell'aggiornamento della propria banca dati grafica, avvenuto lo scorso anno, infatti, seguendo direttive europee molto più restrittive rispetto all'ultimo rilevamento avvenuto nel 2010, l'Agea ha penalizzato quelle regioni che, come la Sardegna, sono caratterizzate da un'alta estensione della macchia mediterranea e aree boschive; il bosco, infatti, che in questi tre anni ha aumentato la superficie (secondo Agea) di 274.442 ettari, non è più eleggibile come superficie agricola utile (SAU), non rispettando i parametri comunitari; ma ad aumentare sono state anche le aree non coltivabili (36.309) e le tare (3.537);

ASSODATO che:
- in base all'ultima revisione i suoli dell'Isola sono classificati come non agricoli: un danno enorme, questo, per parecchie aziende, che non possono beneficiare dei contributi comunitari;
- inoltre, per le aziende che dal 2010 al 2013 hanno cambiato destinazione d'uso per alcune aree, saranno soggette al ricalcolo del fondo e di conseguenza, se nel frattempo avessero beneficiato di qualche premio, ora non più dovuto, saranno soggette al rimborso degli importi già erogati ma ora considerati non più dovuti e la mancata restituzione genera l'applicazione anche di sanzioni;

STABILITO che:
- l'ultimo aggiornamento appare non corrispondere alle esigenze ed alla realtà dell'agricoltura isolana, in quanto, secondo l'ultima versione del Refresh, le aree rientranti nei codici di pascolamento, cioè dei codici di utilizzo del suolo, sono molto più restrittivi;
- ciò non è applicabile nella realtà sarda, perché è caratterizzata da un'alta estensione della macchia mediterranea, con la conseguente esclusione dai premi per migliaia di ettari di terra;
- con il nuovo aggiornamento, infatti, quelle superfici identificate come bosco, codice 650, non sono più eleggibili a superficie agricola utilizzata (SAU), decisione, questa, aggravata dal fatto che rispetto al 2010, sono identificate come bosco anche altre superficie prima assimilate al codice 653 e 654 (pascolo arborato) e al codice 659 (pascolo cespugliato) che sono invece superfici utili e che dunque possono essere inserite nelle domande (la superficie del bosco è aumentata dal 2010 al 2013 di ben 274.442, passando da 291.152 ettari a 565.594);

RICORDATO che questo si traduce per le aziende agricole isolane e, in particolare, quelle delle zone interne, nella perdita di diversi milioni di euro e, addirittura, nella decurtazione dei premi già ricevuti e nel pagamento di eventuali sanzioni;

APPRESO che l'Agea, infatti, ha avviato, per ciascun agricoltore che presenta domande per l'accesso ad aiuti e premi comunitari, una procedura che consiste nel raffronto tra quanto dichiarato nella consistenza territoriale del fascicolo aziendale, che si basava sulle rilevazioni del 2010 della stessa Agea, e gli esiti dei suddetti rilievi tecnici del 2013, meccanismo che porterà inevitabilmente all'applicazione di sanzioni o mancato riconoscimento delle premialità previste per le aziende sarde;

RILEVATO che:
- si segnalano ripercussioni negative sull'avvio della nuova PAC, visto che i nuovi titoli verranno assegnati in base agli importi che gli agricoltori percepiranno nel 2014 e alla superficie utile dichiarata nel 2015;
- oltre alla perdita dei contributi, per il futuro si profila per diversi imprenditori agricoli anche la beffa di dover restituire premi già ricevuti e dover pagare delle sanzioni in quanto il progetto Refresh è retroattivo;
- una grande fetta di agricoltori sarà sanzionata dallo stesso ente che ha dettato le regole e che, a partita in corso, ha deciso di cambiarle;

APPURATO che:
- i riflessi negativi di questo aggiornamento si stanno già facendo sentire nelle aziende agricole sarde che si sono viste bloccate le domande del Piano di sviluppo rurale e del Premio unico: queste vanno ad aggiungersi alle già tante domande ferme da anni;
- in base alle ultime statistiche provenienti dalle associazioni di categoria del settore, su 29 mila domande di PSR e PAC, ben 4.657 sono bloccate per anomalie particellari, la maggior parte derivanti proprio dal nuovo Refresh;
- si ritiene che questa sia un'ingiustizia che va rigettata in quanto, se si materializzasse, comprometterebbe il futuro di molte imprese agricole;
- l'effetto immediato per molte aziende è quello del blocco delle domande del PSR e sul Premio unico, che vanno ad aggiungersi alle già numerose pratiche ferme per altri motivi, spesso astrusi;

CHIARITO che si profila ancora una volta il fatto che Agea sia un'entità estranea e avversa agli interessi e alle peculiarità dell'agricoltura sarda, poiché si penalizzano le specificità e le prerogative del territorio sardo, in quanto vengono esclusi da terreno agricolo pascolativo migliaia di ettari di superficie adibita al pascolo per il bestiame; una pratica, tra l'altro, che ben si concilia con la filosofia agroambientale dell'Unione europea, volta a incentivare un'agricoltura estensiva e fortemente impattante sull'ambiente;

PRESO ATTO che:
- i nuovi codici sono tutti a sfavore degli agricoltori (diminuiscono le superfici seminabili e a pascolo mentre aumentano bosco, aree non coltivabili e tare), ma è difficile fare delle stime su quanti fondi saranno persi dalle aziende agricole sarde;
- oltre ai danni immediati, si potrebbero avere ripercussioni negative anche sull'avvio della nuova PAC, visto che i nuovi titoli verranno assegnati in base agli importi che gli agricoltori percepiranno nel 2014 e la superficie utile dichiarata nel 2015; si evince, dunque, la decurtazione di importanti risorse per lo sviluppo dell'agricoltura isolana;

CONSTATATO che appare opportuno far emergere e riconoscere in sede parlamentare la peculiarità del territorio sardo, dove la presenza di macchia mediterranea e di pascoli arborati caratterizza il paesaggio rurale e dove l'attività agricola ben si integra con questi endemismi; perciò, per la Sardegna devono essere utilizzati criteri diversi per l'attribuzione dei codici;

VERIFICATO, peraltro, che l'attività posta in essere da Agea, come emerge dalle motivazioni suddette, sta continuando a provocare danni economici consistenti agli agricoltori ed ai contadini sardi, vittime della burocrazia ministeriale e della scellerata scelta della Regione, con la legge regionale n. 2 del 2007 con la legge regionale n. 1 del 2009, di affidare i controlli locali a tale agenzia, anziché procedere con entità propria;

ANALIZZATO che:
- la mancanza di sovranità e autonomia in materia di gestione finanziaria ed erogazioni per il mondo agricolo vanno a danneggiare, per l'ennesima volta, gli interessi della Sardegna e della specificità del mondo rurale;
- occorrono, quindi, misure volte a bloccare l'attività posta in essere da Agea con il nuovo Refresh, difendere le peculiarità delle nostre campagne e della biodiversità isolana, salvaguardando il territorio sardo e le produzioni agricole nostrane;

CONDIVISE le preoccupazioni delle organizzazioni di categoria per l'aggiornamento del nuovo Refresh che potrebbe dare un ulteriore duro colpo alle possibilità di ripresa dell'attività produttiva nelle campagne isolane, accentuando così il malessere generalizzato che vivono diverse aziende agricole sarde,

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale
e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

1) ad attivare con la massima urgenza tutte le procedure per una revisione degli aggiornamenti del progetto Refresh da parte dell'Agea, che provoca una serie di ricadute negative sull'agricoltura isolana, mediante la Conferenza Stato-Regioni, sollecitando la riapertura di tutti gli usi del territorio in modo da poter effettuare una nuova mappatura, rispettosa della specificità delle campagne, della biodiversità e degli interessi della Sardegna;
2) a riconoscere immediatamente un ruolo primario ad Argea, a distanza di otto anni dall'approvazione della legge regionale n. 13 del 2006, per la classificazione dei suoli sardi, dando all'ente suddetto la competenza in merito alle nuove mappature effettuate in Sardegna (in virtù della specificità della nostra Isola) e attribuendo all'Agenzia le funzioni di organismo pagatore degli aiuti, contributi o premi finanziati dall'Unione europea.

Cagliari, 26 novembre 2014