CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Mozione n. 74

MOZIONE RUBIU - OPPI - PINNA Giuseppino - TATTI - PITTALIS - LOCCI - CHERCHI Oscar - PERU - TEDDE - FASOLINO - CRISPONI - FENU - TUNIS - COSSA - DEDONI - RANDAZZO sulla proroga del "piano casa", con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che, in data 29 novembre 2014, è prevista la scadenza del cosiddetto "piano casa" della Sardegna, malgrado diverse associazioni di categoria abbiano rinnovato l'appello alla Giunta e al Consiglio per una sua proroga, in considerazione delle enormi difficoltà in cui si imbatte da tempo il settore, bloccato dalla crisi economica e da numerosi divieti e visto che il PPR è in corso di revisione e, inoltre, necessita di una rimodulazione la legge urbanistica, pertanto il piano casa rimane l'unico strumento urbanistico certo;

ACCERTATO che lo strumento del "piano casa" consente di usufruire dell'opportunità di ampliare la propria abitazione, o un qualsiasi altro immobile, presentando la DIA o richiedendo la concessione edilizia al relativo comune di appartenenza;

RILEVATO che:
- secondo gli studi resi noti dalla Confartigianato Sardegna, si registra un boom di ristrutturazioni, ci sono stati infatti 100 mila interventi per 54 milioni di euro detratti che hanno generato un valore aggiunto del 3,7 per cento;
- il programma produce, inoltre, uno strumento normativo certo per il lavoro;

VALUTATO che la proroga del "piano casa" è stata già attuata in molte altre regioni italiane e si tratta, inoltre, di un provvedimento a costo zero che potrebbe rappresentare un'importante opportunità per le casse dei comuni e per le imprese dell'edilizia;

ANNOTATO che il "piano casa" è al momento, in assenza del Piano paesaggistico, l'unica certezza normativa che permette ancora la possibilità di realizzare qualche opera edilizia, per cui, alla scadenza del 29 novembre, tantissime imprese del comparto, potrebbero risentire l'impossibilità di poter operare sui piccoli incrementi volumetrici previsti;

PRESO NOTA che le analisi delle associazioni di categoria convergono sulla chiusura o modifica del piano, a condizione che vengano previsti ulteriori strumenti normativi certi, capaci di permettere alle aziende di continuare a operare e alle famiglie di programmare gli interventi strutturali nel tempo, viste le attuali condizioni economiche, da questa analisi, emerge che il "piano casa" apre opportunità reali di lavoro;

DATO ATTO che i dati relativi a giugno 2013, riportano un numero di istanze relative al "piano casa"pari a 21.853 nei comuni direttamente censiti, mentre si arriverebbe a 35.180 pratiche per i comuni non direttamente censiti, con un incremento di 2.553 istanze, tra dicembre 2012 e giugno 2013;

APPRESO che:
- nel contempo, Confartigianato imprese Sardegna evidenzia il boom che nel 2012 (ultimi dati disponibili) ha portato quasi 100mila sardi a usufruire delle detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio e per il risparmio energetico, generando per il settore un valore aggiunto del 3,7 per cento e per i contribuenti un risparmio di 54 milioni di euro;
- secondo il dossier elaborato dall'Ufficio studi di Confartigianato nel 2011, le detrazioni hanno superato i 42 milioni, i contribuenti sono stati 82.600 e l'incidenza sul valore aggiunto sulle costruzioni è arrivato al 2,4 per cento; se ne deduce che sono stati 77.559 i contribuenti sardi (il 7,2 per cento dei residenti) che nel 2012 anno portato in detrazione circa 34 milioni euro per il recupero del patrimonio edilizio, contribuendo così a generare un valore aggiunto sulle costruzioni del 2,3 per cento (nel 2011 furono 67mila per oltre 29 milioni) e, pertanto, questi dati rendono chiara l'incidenza del "piano casa" sul sistema edilizio ed economico della Sardegna;

CONSTATATO che il sistema fiscale, la macchina burocratica e il blocco del credito hanno prodotto gravissimi ostacoli che scoraggiano, e talvolta impediscono, coloro i quali vorrebbero effettuare gli interventi nella propria abitazione, rallentando così gravemente, i benefici potenziali del "piano casa";

OSSERVATO che, quindi, il "piano casa" incrocia le necessità, fortemente ribadite dalle associazioni di categoria, di rendere stabili e permanenti gli incentivi e le detrazioni per raggiungere più obiettivi quali: rilancio delle imprese, degli studi tecnici, di tutto l'indotto, riqualificazione del patrimonio immobiliare, risparmio energetico e difesa dell'ambiente, emersione di attività irregolari,

impegna il Presidente della Regione
e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica

1) a osservare il disegno di programmazione di un nuovo rilancio del settore che ruota attorno all'edilizia, mediante la proroga del "piano casa";
2) a valutare la possibilità, visti gli effetti positivi determinati dal "piano casa" sul sistema economico isolano, di una proroga immediata dello strumento al fine di incentivare anche i piccoli interventi nei centri abitati isolani;
3) a conoscere ulteriori progetti e programmazioni sul settore, in grado di rilanciare effettivamente un concreto sviluppo economico per un settore trainante dell'economia della Sardegna.

Cagliari, 19 settembre 2014