CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAMozione n. 32
MOZIONE SOLINAS Antonio - AGUS - ANEDDA - ARBAU - AZARA - BUSIA - CHERCHI Augusto - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - COLLU - COMANDINI - COZZOLINO - DEMONTIS - DERIU - DESINI - FORMA - LAI - LEDDA - LOTTO - MANCA Gavino - MANCA Pier Mario - MELONI - MORICONI - PERRA - PINNA Rossella - PISCEDDA - PIZZUTO - RUGGERI - SABATINI - SALE - TENDAS - UNALI - USULA - ZEDDA Paolo Flavio, sul ventilato inserimento della Sardegna tra le aree idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il 4 marzo scorso č stato approvato il decreto legislativo n. 45 (Attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, che istituisce un quadro comunitario per la gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi), con il quale viene fissata al 31 dicembre 2014 la scadenza per la definizione di un "programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi", cosa che rende di fatto stringente l'individuazione del sito unico;
OSSERVATO che il 14 aprile Riccardo Casale, amministratore delegato della Sogin, (la societą dello Stato incaricata dello smantellamento delle ex centrali nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi), in occasione della visita alla centrale di Borgo Sabotino a Latina di una delegazione delle Commissioni ambiente e attivitą produttive di Camera e Senato, ha annunciato che entro maggio saranno pubblicati "i criteri rilasciati dall'Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale) per la mappatura del territorio nazionale e l'identificazione di una decina di siti idonei per il deposito";
EVIDENZIATO che:
- in data 16 aprile il Ministro dell'ambiente Galletti ha ripercorso, rispondendo a una interpellanza proposta dall'on. Pili, tutto il processo sulla via della definizione dei criteri per l'individuazione del sito unico, ricordando come, su incarico del Ministero dello sviluppo economico, l'ISPRA avesse predisposto, gią nel dicembre 2012, una versione preliminare dei criteri richiesti, elaborandoli sotto forma di guida tecnica, sottoposta poi al vaglio dei Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente e a un processo di revisione internazionale, affermando che la versione aggiornata della guida tecnica č stata trasmessa nel dicembre del 2013 ai Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente e agli altri enti coinvolti e che le ultime osservazioni sono giunte, alla fine di marzo 2014;
- la guida tecnica sarebbe pertanto pronta per la pubblicazione sul sito web, ma attenderebbe un ultimo nulla osta da parte del Ministero dello sviluppo economico;
- a seguire, la Sogin dovrebbe provvedere a elaborare una carta nazionale delle aree idonee a ospitare il sito sul quale sorgerą il parco tecnologico, comprendente il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, redatta sulla base dei criteri tecnici individuati;
RICORDATO che, gią nella XII legislatura di questo Consiglio regionale, fu approvata la mozione n. 110 sul reale pericolo che alcuni territori della Sardegna fossero individuati come siti idonei a conservare le scorie radioattive provenienti dagli impianti nucleari della penisola, con l'impegno di ricorrere (qualora le informazioni confermassero la scelta del territorio della Sardegna quale sede del deposito unico delle scorie nucleari) in tutte le sedi legali contro la violazione delle prerogative statutarie della Regione;
SOTTOLINEATO che i criteri in realtą sono in larga massima gią conosciuti, in quanto anticipati nell'audizione dell'ISPRA davanti alle Commissioni permanenti 10° e 13° del Senato, ovvero:
- stabilitą geologica, geomorfologica e idraulica;
- confinamento dei rifiuti radioattivi mediante barriere naturali offerte dalle caratteristiche idrogeologiche e chimiche del terreno;
- compatibilitą della realizzazione del deposito con i vincoli normativi di tutela del territorio e di conservazione del patrimonio naturale e culturale;
- isolamento del deposito da infrastrutture antropiche e attivitą umane, da risorse naturali del sottosuolo gią sfruttate o di prevedibile sfruttamento, protezione del deposito da condizioni meteorologiche estreme;
RIBADITO che sull'ipotesi che la Sardegna possa essere individuata come sito atto a ospitare il deposito di stoccaggio di "combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi" i sardi si sono espressi gią molto chiaramente in occasione del referendum del 15 e 16 maggio 2011, con un quorum del 60 per cento e una percentuale del 97,64 per cento dei voti, contro "l'installazione di centrali nucleari e siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistente",impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente
a mettere in campo tutte le azioni necessarie atte ad avviare un confronto con il Governo e, in particolare, con i Ministeri dello sviluppo economico e dell'ambiente, finalizzato a evitare che la Sardegna venga inserita tra le aree idonee a ospitare il sito sul quale sorgerą il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Cagliari, 15 maggio 2014