CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 56
AGUS - COCCO Daniele Secondo - DESINI- USULA - AZARA - BUSIA - CHERCHI Augusto - LAI - MANCA Pier Mario - PERRA - PIZZUTO - SALE – UNALI - ZEDDA Paolo Flavio, sulle recenti criticità emerse nella gestione dell'Arst spa.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- l'Arst spa, società in house con il 100 per cento di capitale della Regione e soggetta a controllo analogo, rappresenta una delle più importanti aziende italiane di trasporto pubblico locale e possiede in Provincia di Cagliari diverse sedi operative site in via Zagabria 54, via Dante 1, piazza Matteotti 9 a Cagliari, e via Pompeo a Monserrato;
- in data 4 dicembre 2013 1'Arst ha stipulato un contratto di locazione per i locali della Tepor spa siti in via Posada a Cagliari con un canone di affitto di 1.135.000 euro all'anno per la durata di sei anni;
- il contratto suddetto suggella una serie di deliberazioni dell'Arst, tutte soggette a controllo analogo della Regione, tra cui quella di aggiudicazione del bando alla Tepor spa e le deliberazioni successive e modificative della stessa, che fanno riferimento alla (supposta) convenienza economica dell'operazione e alla (supposta) possibilità di locazione e vendita dei locali di proprietà dell'Azienda utilizzati sino a questo momento;
- la Regione, con nota n. 9305 del 21 novembre 2012 del Direttore generale dei trasporti nel richiamare la responsabilità dell'Arst ha espresso forti perplessità sugli stessi atti e non ha mai approvato in modo formale la procedura;
RILEVATO che:
- le citate sedi di proprietà dall'azienda appaiono di difficile collocazione sul mercato immobiliare, soprattutto in una fase di crescente crisi del settore e costante perdita del valore di vendita e locazione;
- la costruzione della sede di via Dante 1 è stata finanziata con fondi europei per cui nel caso specifico appare evidente l'insussistenza dei presupposti per l'alienazione o la locazione;
- la convenienza economica dell'intera operazione non appare supportata da condizioni oggettive minime;
CONSIDERATO che:
- il decreto del Governo Monti in materia di riduzione dei costi della politica nelle regioni e le politiche che si sono succedute negli ultimi anni hanno imposto una limitazione delle spese per le locazioni e per le acquisizioni di nuovi immobili anche da parte delle società partecipate;
- il Consiglio di amministrazione dell'Arst era stato convocato per il 9 novembre 2012 con all'ordine del giorno l'opzione dell'acquisto degli immobili della Tepor al costo di euro 18.860.000;
- nella precedente legislatura è stata presentata un'interpellanza (n. 368/A) con contenuto analogo che non ha avuto risposta;
CONSTATATO che:
- la condotta tenuta dall'Agenzia regionale, senza il preliminare né il successivo consenso dell'Assessorato controllante, appare tanto più censurabile in quanto nello scorso mese di giugno si è registrato un notevole ritardo nell'erogazione delle retribuzioni ai dipendenti, che si sono visti accreditare lo stipendio una settimana dopo la data stabilita e risulta che la società non abbia neppure provveduto al versamento dei contributi previdenziali relativi allo stesso mese di giugno;
- si è diffusa peraltro la notizia che l'Azienda avrebbe accumulato, in brevissimo tempo, debiti per un ammontare di oltre un milione di euro,
impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti
1) a riferire in Consiglio regionale sulla situazione finanziaria, patrimoniale e debitoria dell'Azienda Arst spa, anche alla luce dei recenti tagli di bilancio all'Arst quantificati dall'Assessorato regionale dei trasporti in euro 20.000.000, con la concreta possibilità di drastiche riduzioni di personale e di taglio dei servizi;
2) a verificare se esistano margini per il blocco della procedura contrattuale; infatti non può legittimarsi tanto più in un momento di grave crisi economica e di blocco alla spesa pubblica, la spendita di ragguardevoli risorse pubbliche, aggravando ulteriormente il saldo della spesa corrente della Regione nonostante gli enti regionali, e l'Arst in particolare, abbiano nella propria disponibilità sedi idonee alle loro esigenze di accorpamento, tra l'altro difficilmente reinseribili nel mercato immobiliare e con costi di edificazione di gran lunga inferiori;
3) a riferire, altresì, se siano emersi nuovi dati e considerazioni mutate negli ultimi mesi, tali da giustificare, con effetti positivi sul miglioramento del servizio di trasporto pubblico locale, il costo della citata locazione, che divisa per i 365 giorni dell'anno, risulta superiore a 3.100 euro al giorno.
Cagliari, 15 luglio 2014