CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 463
SOLINAS - TENDAS - CHERCHI Augusto - MARRAS - CHERCHI Oscar - DEDONI sul ventilato ridimensionamento del Museo archeologico di Cabras.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- nel 2005 la Giunta regionale della Sardegna stipulò l'accordo di programma quadro (APQ) con il MIBAC nel quale era previsto, tra l'altro, il restauro delle sculture di Mont'e Prama (con il finanziamento di euro 1.200.000, aumentato nel 2006 a 1.600.000) e la costruzione ex novo di un Museo della cultura nuragica, fenicia e dell'arte contemporanea del Mediterraneo, finalmente definito "Museo dell'Arte nuragica e contemporanea del Mediterraneo", destinato ad accogliere le statue di Mont'e Prama; la localizzazione del museo fu decisa dalla Giunta Soru nell'area di Sant'Elia - Cagliari, finanziato a più riprese fino a 83,5 milioni di euro; il museo, progettato dall'Archistar Zaha Hadid e denominato Betile, fu cancellato dalla successiva Giunta Cappellacci; conseguentemente il complesso delle sculture di Mont'e Prama rimase senza casa;
- il più grande archeologo della storia della Sardegna, che ha legato il suo nome anche alla scoperta e valorizzazione del complesso statuario di Mont'e Prama, l'Accademico dei Lincei Giovanni Lilliu, ha ribadito sempre che "il museo di Cabras deve divenire il museo delle statue di Mont'e Prama ";
- il Comune di Cabras da sempre rivendica la sede museale per l'intero patrimonio statuario e del materiale rinvenuto nel sito di Mont'e Prama;
- tale richiesta ebbe l'assenso del Ministero dei beni culturali durante il Governo Berlusconi IV (Ministri Bondi e Galan) e il Governo Monti I (Ministro Ornaghi) che portò alla firma dell'ac¬cordo tra lo stesso Ministero, la Regione e il Comune di Cabras il 12 dicembre 2011, nel quale si prevedeva che i tre soggetti si impegnassero a realizzare il "progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio di Mont'e Prama";
- nel 2012 la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici ha redatto un nuovo progetto denominato "BC2 Beni Culturali Beni Comuni - Un approccio partecipativo alla valorizzazione: il sistema museale per Mont'e Prama"; in tale progetto della Direzione regionale del MIBACT per i beni culturali e paesaggistici si stabiliva che "al Museo Civico Archeologico di Cabras... verrà esposto il complesso scultoreo originale di Mont'e Prama, ad eccezione di un reperto per ogni tipologia scultorea rinvenuta (tre statue e un modello di nuraghe) che verranno esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Cagliari);
- nel 2012 un finanziamento CIPE di 2 milioni di euro è stato deliberato relativamente alla musealizzazione in Cabras delle sculture di Mont'e Prama e per il relativo piano di gestione (deliberazione CIPE n. 93 del 3 agosto 2012);
- il Comune di Cabras ha avviato sin dal 28 luglio 2011 un concorso di idee per l'ampliamento del museo in funzione della esposizione del complesso statuario di Mont'e Prama, aggiudicato il 21 dicembre 2011 al progetto W. Enwer Domenico Deiana, Simone Lumbau e Fiamma Rachele Chelo, tuttora in corso di realizzazione;
- la direttrice del polo museale della Sardegna, Giovanna Damiani, con proprie dichiarazioni a mezzo stampa, ignorando il Progetto BC2 Beni Culturali Beni Comuni - Un approccio partecipativo alla valorizzazione: il sistema museale per Mont'e Prama, elaborato dalla Direzione regionale beni culturali e paesaggistici della Sardegna, che definisce la destinazione dell'intero complesso statuario al Museo di Cabras, ad eccezione di quattro sculture (tre guerrieri e un modello di nuraghe, destinati al Museo Nazionale di Cagliari) ha dichiarato di voler procedere ad una esposizione più "articolata" delle statue di Mont'e Prama nel museo archeologico di Cagliari anche quando sarà completato il museo di Cabras, sconfessando, le scelte fatte dai vari ministri dei Beni culturali e dagli organi dei MIBAC, anteriormente al decreto del presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 (e successive modifiche ed integrazioni) istitutivo dei poli museali regionali;
- ferma restando la competenza statale nella musealizzazione dei beni archeologici sancita dall'articolo 121 del regio decreto 30 gennaio 1913, n. 363, "Le cose provenienti da scavo saranno destinate ad Istituti governativi della regione donde provengono. In casi eccezionali il Ministro dell'Istruzione, su parere conforme del consiglio superiore, potrà destinarle ad altro Istituto" e dell'articolo 89 del Codice Urbani (decreto legislativo n. 42 del 2004): "I1 Ministero può consentire, a richiesta, che le cose rinvenute rimangano, in tutto o in parte, presso la Regione od altro ente pubblico territoriale per fini espositivi, sempre che l'ente disponga di una sede idonea e possa garantire la conservazione e la custodia delle cose medesime", si deve considerare, secondo le parole dell'Accademico dei Lincei Mario Torelli, nell'introduzione degli Atti della giornata lincea di Mont'e Prama, del 21 gennaio 2015, la suddivisione del contesto statuario di Mont'e Prama "una vera e propria iattura e un colossale errore in termini museografici";
- tale concetto è ribadito dall'Archeologo Raimondo Zucca, nel volume Tharros Felix 5, dal titolo "Monte Prama (Cabras - OR) Storia della ricerca archeologica e degli studi;
CONSIDERATO che:
- il Comune di Cabras sta procedendo alla realizzazione della nuova ala del Museo attrezzato, esclusivamente, per ricevere tutti i "Giganti" di Mont'e Prama;
- in questi ultimi anni sia il Comune di Cabras, ma anche l'Unione dei comuni Costa del Sinis Terra dei Giganti hanno individuato nella valorizzazione del sito di Mont'e Prama il volano del proprio sviluppo turistico ed economico;
- il ridimensionamento del Museo di Cabras sarebbe un errore colossale per la promozione stessa del grande valore archeologico che i ritrovamenti di Mont'e Prama rappresentano;
PRESO ATTO che la Regione, anche nell'annualità 2018, ha continuato a finanziare con risorse proprie, in accordo con la Sopraintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Cagliari, l'amplia¬mento e gli scavi di Mont'e Prama nel Sinis,
impegna la Giunta regionale
1) ad aprire un confronto con il MIBAC per il rispetto degli accordi intercorsi dal 2005 al 2017 tra lo stesso Ministero, la Regione e il Comune di Cabras;
2) a porre in essere tutte le azioni possibili per la completa valorizzazione del Museo archeologico di Cabras e del sito archeologico di Mont'e Prama.
Cagliari 20 novembre 2018