CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 416
TEDDE - ZEDDA Alessandra - COINU - CONTU - FASOLINO - PERU - TOCCO - TUNIS - FUOCO - LAMPIS - TRUZZU - ORRÙ - COSSA - CRISPONI - DESSÍ - GALLUS - OPPI - MARRAS - USULA - GAIA - RUBIU - LEDDA - DEDONI - LANCIONI sulle numerose e gravi criticità che affliggono la gestione del servizio idrico integrato da parte di Abbanoa spa, segnalate attraverso atti di sindacato ispettivo rimasti privi di riscontro e sulla necessità che il Presidente della Regione intervenga per porvi rimedio e accertare le responsabilità di questa gestione inappropriata del servizio idrico integrato.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che, con interrogazioni n. 1168/A del 30 giugno 2017, n. 1198/A del 27 luglio 2017, n. 1125/A del 30 agosto 2017, n. 1367/A del 24 gennaio 2018 e n. 1463/A del 13 aprile 2018, ad oggi rimaste tutte prive di riscontro, sono state segnalate numerose, importanti e gravi criticità che da tempo affliggono la gestione del servizio idrico integrato da parte di Abbanoa spa e che si ripercuotono negativamente e quotidianamente sugli utenti sardi;
PREMESSO, altresì, che in particolare tali atti di sindacato ispettivo vertono sulla condanna da parte del Consiglio di Stato al pagamento di una sanzione di euro 680.000 per una serie di pratiche commerciali gravemente scorrette e aggressive nei confronti dei sardi, quali la richiesta di somme non dovute per il subentro, la mancata trattazione di reclami, minacce ingiustificate di slaccio e ritardi nell'emissione delle fatture con pesanti conseguenze sotto il profilo dell'esigibilità dei crediti e della capacità degli utenti di farvi fronte, che hanno costretto il gestore unico a ricorrere ad un prestito obbligazionario di 180 milioni di euro per finanziare l'ordinaria attività d'impresa nonostante gli ultimi bilanci evidenzino crediti per oltre 700 milioni di euro;
EVIDENZIATO che alcuni atti di sindacato ispettivo ai quali non è stato dato seguito vertono sul mancato rispetto dei termini relativi all'approvazione del bilancio d'esercizio con grave nocumento dei diritti dei soci, cioè dei comuni della Sardegna e sulla inappropriata conduzione degli impianti di potabilizzazione del nord Sardegna che violando la legge mette a rischio l'integrità delle condutture e la potabilità delle acque distribuite presso le case dei sardi;
DATO atto che, in data 10 aprile 2018, è stata respinta la mozione n. 238 del 24 giugno 2016 relativa alle illegittime richieste di conguagli inviate da Abbanoa agli utenti sardi relativamente alle annualità dal 2005 al 2011, in ordine alle quali la Corte d'Appello di Cagliari ha respinto il ricorso di Abbanoa e confermato il provvedimento del 1° dicembre 2017 emesso dal Tribunale di Cagliari che aveva ammesso un'azione giudiziaria collettiva contro il gestore unico del servizio idrico sulla vicenda dei conguagli regolatori;
RILEVATA e RIBADITA la gravità delle criticità denunciate con gli atti di sindacato ispettivo rimasti privi di riscontro e la mancanza di azioni da parte dell'Amministrazione regionale finalizzate a porvi rimedio;
TENUTO conto dell'elevata probabilità che le possibili condanne di Abbanoa finiranno per ripercuotersi sugli utenti sardi sui quali verranno scaricati gli oneri derivanti dalle spese di giustizia e di risarcimento dei danni cagionati dalla condotta del gestore unico;
ACCLARATO che Abbanoa sta ingiustificatamente demansionando 207 lavoratori;
RICORDATO che dopo la bocciatura dell'Antitrust e dell'Anticorruzione il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale n. 25 del 2017 per carenza del necessario controllo analogo in capo ad EGAS;
SOTTOLINEATO che, nel frattempo, per motivazioni non chiare, sono stati rimossi il Presidente e il direttore generale di EGAS,
impegna il Presidente della Regione affinché
intervenga tempestivamente sulle criticità oggetto degli atti di sindacato ispettivo richiamati in premessa e ad oggi rimasti privi di riscontro, per porre rimedio, laddove sia ancora possibile, alle gravi conseguenze delle condotte tenute dal gestore unico in ordine alle pratiche commerciali scorrette poste in essere, alla gestione finanziaria, dei crediti e dei bilanci, alla conduzione degli impianti di potabilizzazione del nord Sardegna e alla mancanza di controllo analogo da parte di EGAS e rimuovere i responsabili di questa gestione dissennata del servizio idrico integrato.
Cagliari, 8 maggio 2018