CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 391

AGUS - COMANDINI - GAIA, sulla demolizione e ricostruzione degli alloggi AREA nel quartiere Sant'Elia di Cagliari e l'ipotesi di trasferimento temporaneo degli abitanti, e sugli interventi di riqualificazione urbana del quartiere previsti nell'Accordo di programma del 23 ottobre 2014.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il quartiere di Sant'Elia di Cagliari ha sempre sofferto una grande marginalità determinata da un isolamento di natura urbanistica, non superato dai collegamenti del trasporto pubblico locale;
- gli interventi di edilizia residenziale pubblica realizzati nell'area hanno determinato la creazione di un grande quartiere di edilizia popolare con oltre 7.000 residenti, ma le scelte di natura urbanistica effettuate hanno portato, nel corso degli anni, ad un sostanziale isolamento delle comunità residenti nel quartiere dal resto della città;
- il quartiere è caratterizzato da un elevato disagio sociale ed economico della popolazione residente, e da un diffuso stato di degrado edilizio e ambientale: nonostante ciò nella comunità si sono mantenuti forti identità e senso di appartenenza ai luoghi del quartiere, e la speranza di un futuro riscatto sociale;
- l'Amministrazione comunale di Cagliari nel corso delle interlocuzione avvenute con la Regione sin dagli anni 2000 sollecitava l'intervento delle istituzioni regionali per la riqualificazione urbanistica, ambientale, sociale ed economica del quartiere;
- grazie al tracciato della nuova metropolitana di superficie e del completamento degli interventi programmati dall'Amministrazione comunale (lungomare, porticciolo della piccola pesca, Parco degli Anelli, riqualificazione case comunali), da coordinare con la realizzazione del nuovo stadio e con il Progetto guida che accompagnerà la variante già approvata, il quartiere potrà finalmente acquistare un rapporto diretto con la città;
- nel 2006 la Regione ha assegnato allo IACP di Cagliari (ora Agenzia regionale AREA) una prima dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per l'attuazione di un programma di risanamento e recupero del quartiere di Sant'Elia, da effettuarsi attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio dello IACP di Cagliari;
- sulla base delle risultanze di uno studio di fattibilità realizzato da AREA per gli interventi di risanamento nel quartiere di Sant'Elia, la Regione ha approvato l'individuazione delle fasi e degli stralci progettuali del Programma di risanamento e ha sottoscritto in data 23 ottobre 2014 con AREA e Comune di Cagliari un accordo di programma per l'attuazione degli interventi di riqualificazione del quartiere di Sant'Elia;
- nell'accordo di programma, tra le altre cose, veniva stabilito che gli interventi di riqualificazione urbana del quartiere negli ambiti di proprietà comunale (che si configurano quali opere complementari agli interventi già previsti dal masterplan) venissero realizzati direttamente da AREA, alla quale il Comune di Cagliari trasferiva risorse pari a euro 3.672.808 corrispondenti al valore del corrispettivo del trasferimento del diritto di superficie delle aree stesse, con l'obiettivo di semplificare gli adempimenti burocratici, accelerare le fasi di progettazione e avviare quanto prima i lavori in tutto il quartiere;
- oltre agli interventi di riqualificazione attuati e in atto, la decisione del Comune di reinvestire i proventi della cessione delle aree all'interno del quartiere per opere di riqualificazione di aree proprie è un chiaro segnale di volontà e impegno in questo senso da parte dell'Amministrazione comunale;
- l'agenzia AREA, individuata come soggetto titolare degli interventi previsti nel quartiere di Sant'Elia, ha programmato i lavori suddividendoli in due fasi: la fase 1 riguarda interventi relativi alle urbanizzazioni primarie (strade, reti tecnologiche, parcheggi, verde pubblico, servizi connessi alla residenza, ecc.), la fase 2 prevede i lavori di recupero primario e secondario degli edifici (parti comuni ed alloggi);

EVIDENZIATO che:
- la proposta di intervento è circoscritta al perimetro del quartiere nuovo, dove si concentrano gli alloggi realizzati dall'ex IACP, oggi AREA, e non si pone obiettivi di trasformazione urbanistica rispetto all'attuale pianificazione, ma si propone di utilizzare il completamento delle previsioni volumetriche del Piano di zona per creare un sistema urbano più vivibile e sicuro per gli abitanti, dotato dei servizi necessari alla vita quotidiana, la cui mancanza è diventata la causa prima del malessere del quartiere;
- l'accordo di programma per la riqualificazione del quartiere di Sant'Elia integra, come ulteriore tassello, tutti gli interventi di riqualificazione urbana, culturale e sociale, opportunità di sviluppo e modernizzazione per l'intera città che l'Amministrazione comunale sta portando avanti in maniera sistematica e si configura come un'occasione di riflessione sulle potenzialità del quartiere stesso anche in termini di sviluppo sociale e imprenditoriale;
- il piano rappresenta una grande opportunità di riqualificazione del quartiere, non solo per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, ma anche per gli aspetti di sviluppo sociale ed economico che la dotazione dei servizi, distribuita su tutto il quartiere, può innescare;
- il masterplan deve essere, quindi, vissuto come un'occasione per sviluppare un vero e proprio laboratorio partecipato di quartiere, inteso a porsi come modello di sviluppo economico, di inclusione sociale e di trasformazione urbana scalabile e replicabile in altri contesti territoriali, in cui si potrebbe immaginare la partecipazione di un istituto di ricerca o di una facoltà universitaria che monitori il processo creando degli indicatori di valutazione dei risultati ottenuti;

RILEVATO che:
- la realizzazione degli interventi sulle reti tecnologiche, e in generale sui servizi connessi alla residenza, è notevolmente rallentata a causa di problematiche di natura burocratica come, ad esempio, la definizione esatta delle proprietà delle infrastrutture e delle reti tecnologiche, che non potrà avvenire prima della definizione della progettazione definitivo-esecutiva;
- le difficoltà riscontrate nell'avanzamento dei lavori sono fonte di forte preoccupazione e disagio in tutta la popolazione del quartiere, sia per quanto riguarda la qualità degli stessi lavori in corso d'esecuzione, che sull'effettiva conclusione di tutti gli interventi previsti;

RILEVATO inoltre che:
- la Giunta regionale, con la deliberazione n. 13/8 del 14 marzo 2017, ha approvato l'atto di indirizzo per la "Realizzazione del programma di interventi di edilizia residenziale pubblica a valere sui fondi di bilancio dell'Azienda regionale per l'edilizia abitativa (AREA)", stabilendo che per la riqualificazione nel quartiere di Sant'Elia si prevedesse l'utilizzo di alloggi di scambio per consentire l'attività di recupero di quegli immobili fortemente degradati ma attualmente abitati;
- a seguito di tale deliberazione, l'Agenzia AREA ha pubblicato in data 28 dicembre 2017 un "Bando di concorso per l'acquisizione di alloggi di scambio per l'attuazione del programma di recupero del quartiere di Sant'Elia nel comune di Cagliari", senza aver preliminarmente attivato un processo di coinvolgimento del quartiere;
- nelle intenzioni della Regione e dell'agenzia AREA gli alloggi di scambio avrebbero come obiettivo quello di consentire agli abitanti dei palazzi (per i quali risulta tecnicamente ed economicamente complicato la sola ristrutturazione) di poter disporre di un alloggio dove risiedere temporaneamente, in attesa del completamento di quegli interventi che prevedono la completa demolizione e ricostruzione dei fabbricati del complesso "Del Favero";

CONSIDERATO che
- l'ipotesi di trasferimento dei residenti riguarda circa 265 famiglie; ciò sta creando forte disagio nella popolazione del quartiere di Sant'Elia, anche a causa dall'assenza di informazioni sulle volontà e decisioni di AREA sull'ubicazione degli alloggi temporanei e sui tempi necessari per completare tutti i lavori di ricostruzione dei fabbricati e la conseguente messa a disposizione dei nuovi alloggi;
- è infatti diffuso tra gli abitanti il timore che il trasferimento temporaneo disposto da AREA presso altre zone della città, o addirittura in altri comuni, sia invece il preludio a un loro trasferimento definitivo e che non sarà più permesso loro di ritornare a vivere nel quartiere di Sant'Elia;

CONSIDERATO inoltre che sia nei tavoli tecnici che si sono tenuti presso l'Assessorato regionale dei lavori pubblici, sia più recentemente in occasione di un'assemblea pubblica, il sindaco di Cagliari ha ribadito la necessità che tutti gli abitanti di Sant'Elia che verranno temporaneamente trasferiti in altri alloggi dovranno poter tornare nei nuovi alloggi del quartiere;

RITENUTO necessario:
- che la Regione e AREA rassicurino gli abitanti a garanzia del diritto di ritornare nel quartiere di Sant'Elia a conclusione dei lavori previsti da AREA per tutte le famiglie che dovessero esprimere questa esigenza;
- valutare eventuali casi di famiglie con persone anziane particolarmente vulnerabili, per le quali può rendersi necessario trovare soluzioni temporanee non distanti dai luoghi della vita quotidiana;

RITENUTO pertanto di dover stabilire in modo univoco e inequivocabile l'orientamento al quale AREA dovrà necessariamente attenersi nella pianificazione degli interventi previsti nel quartiere di Sant'Elia con particolare riguardo alla gestione di tali problematiche,

impegna il Presidente della Regione a

1) intervenire nei confronti dell'Agenzia regionale AREA affinché:
a) si stabilisca che gli interventi di riqualificazione portati avanti dall'Agenzia siano finalizzati al miglioramento delle condizioni di vita degli attuali residenti e che gli eventuali trasferimenti di inquilini disposti da AREA presso altri alloggi abbiano esclusivamente carattere momentaneo e siano necessari per consentire, anche mediante demolizione e ricostruzione dei fabbricati, il completamento dei lavori di riqualificazione del quartiere;
b) prioritariamente a qualsiasi altra decisione, conduca un censimento su tutta la popolazione potenzialmente destinata alle procedure di trasferimento per conoscerne le loro intenzioni in merito al ritorno nel quartiere successivamente alla conclusione dei lavori previsti dall'agenzia;
c) nella pianificazione dei trasferimenti venga prestata adeguata attenzione agli eventuali casi di famiglie con persone anziane particolarmente vulnerabili, e venga garantito loro un alloggio temporaneo non distante dei luoghi e dalle abitudini della vita quotidiana;
d) venga assicurato che nel caso in cui gli alloggi temporanei dovessero essere successivamente messi a disposizione come alloggi per gli aventi diritto a canone agevolato, questi non ricadano in quartieri della città di Cagliari che accolgano già una grande presenza di edilizia residenziale pubblica;
e) realizzi un piano che, tenendo conto degli esiti del censimento e di tutte le problematiche finora emerse:
1) specifichi le future azioni che verranno attuate da AREA per il completamento dei lavori di riqualificazione del quartiere e le modalità di gestione del problema dei trasferimenti;
2) indichi il cronoprogramma di tutte le attività previste comprese quelle riguardanti la gestione dei trasferimenti;
3) fornisca ai residenti che hanno espresso volontà di ritornare nel quartiere tutte le informazioni necessarie per poter pianificare con largo anticipo tempi e modalità per il ritorno nel quartiere;
4) definisca le modalità di informazione che verranno adottate da AREA per esporre i contenuti del Piano alla popolazione residente del quartiere;

2) ad attivare le procedure per la modifica dell'Accordo di Programma stipulato con AREA e Comune di Cagliari per assicurare che:
a) sia garantita l'accessibilità al quartiere e ai suoi alloggi e che l'assetto urbanistico del nuovo complesso "Del Favero" sia integrato con le altre preesistenze del quartiere e con gli interventi di riqualificazione in corso e programmati dall'Amministrazione comunale nel lungomare di Sant'Elia, nel Parco degli Anelli e nell'area dello Stadio, anche prevedendo una nuova viabilità;
b) il nuovo complesso immobiliare sia ricostruito secondo un impianto edilizio che preveda la realizzazione di piccoli condomini dotati di accessibilità e visitabilità per consentire il completo rientro nel quartiere degli attuali occupanti il complesso "Del Favero" (702 abitanti distribuiti su 265 alloggi);
c) sia garantita la qualità del nuovo assetto urbanistico dell'area, la cui progettazione dovrà essere coerente con tutti i valori paesaggistici del contesto e soddisfare tutti gli indirizzi di assetto urbanistico già espressi per le parti contermini al complesso "Del Favero";
d) sia garantita la qualità dei nuovi edifici, che dovranno rispettare i canoni dell'urbanistica sostenibile, dell'architettura di qualità e della bioarchitettura, favorendo il recupero delle tecniche costruttive tradizionali con l'impiego dei materiali locali e promuovendo modalità costruttive finalizzate a conseguire un risparmio energetico e a migliorare le condizioni di benessere naturale e del comfort abitativo all'interno degli edifici;
e) siano realizzati i 10 mila mq di servizi previsti, insediandoli possibilmente nei piani terra dei nuovi edifici e nei piani pilotis del blocco degli anelli, dove dovrà essere garantita una accessibilità pedonale di attraversamento verso il realizzando Parco degli Anelli;
 
3) reperire le risorse necessarie al completamento di tutti gli interventi previsti dal masterplan (fase 1 e fase 2).

Cagliari, 7 febbraio 2018