CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 381
MORICONI - COZZOLINO - COMANDINI - DERIU - BUSIA - GAIA - PINNA Rossella - RUGGERI sul modello di metanizzazione della Sardegna, l'organicità strutturale e la sostenibilità degli investimenti di infrastrutturazione al momento proposti.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- la Giunta regionale, con deliberazione n. 17/14 del 13 maggio 2014, ha disposto la costituzione di un gruppo di lavoro interassessoriale per svolgere un'analisi approfondita dei possibili scenari futuri riguardo l'impiego del metano in Sardegna e delle diverse opzioni di approvvigionamento;
- il gruppo di lavoro, di cui sopra, ha analizzato le seguenti tre opzioni di approvvigionamento:
- metano gassoso via pipeline Toscana/Sardegna e dorsale di trasporto per l'alimentazione delle reti locali;
- minirigassificatore della capacità di 1-1,5 Mld di mc annui in un'area portuale da cui partirebbe una dorsale di trasporto per l'alimentazione delle reti locali, analogamente all'opzione 1;
- sistema di depositi costieri di GNL Small Scale che approvvigionerebbero le reti di distribuzione tramite truck e /o container;
- il risultato di tale analisi ha evidenziato importanti livelli di criticità sui costi e sulla complessità realizzativa relativi all'opzione 1, oltre a una serie di incertezza normative, amministrative, di convenienza e competitività sull'opzione 3;
PREMESSO ancora che:
- la Giunta regionale della Sardegna con deliberazione n. 45/40 del 2 agosto 2016 ha approvato in via definitiva il Piano energetico ambientale regionale della Sardegna 2015-2030, in cui è recepito il risultato dell'analisi di cui sopra, ma soprattutto è confermata la strategicità dell'utilizzo del metano nel sistema energetico regionale, non solo al fine dell'abbattimento dei maggiori costi energetici che, attualmente, nella nostra Isola ammontano a circa 430 milioni di euro l'anno, ma anche del raggiungimento degli obiettivi che, a livello europeo, l'Italia è chiamata a perseguire in termini di riduzione dei consumi energetici e produzione di C02, attraverso l'utilizzo proprio del metano quale vettore strategico di transizione, in attesa che lo sviluppo tecnologico e la trasformazione del sistema energetico possano consentire l'affrancamento definitivo dalle fonti fossili;
- il 29 luglio 2016 è stato siglato l'accordo di programma Stato-Regione denominato "Patto per lo sviluppo della Regione Sardegna", in cui il GNL è individuato quale vettore energetico per l'avvio della metanizzazione della Sardegna;
- lo stesso accordo di programma Stato-Regione prevede:
- la realizzazione della dorsale interna di trasporto, da considerarsi parte della rete nazionale dei gasdotti, e il suo collegamento tramite adduttori ai bacini di distribuzione già realizzati, o in corso di realizzazione, da considerarsi parte della rete di trasporto regionale italiana;
- che gli impianti di rigassificazione di Gas naturale liquefatto (GNL), anche connessi a depositi di GNL Small Scale, possano avvalersi delta "Third party access (TPA) exemption" e del contestuale riconoscimento della strategicità ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo n. 93 del 2011;
- l'adozione, anche mediante provvedimenti normativi, di meccanismi per la compensazione, a favore dei consumatori domestici dell'isola, degli eventuali maggiori costi infrastrutturali o di approvvigionamento, simili a quelli attualmente previsti per i consumatori delle altre regioni italiane per le reti isolate alimentate da gas diversi dal metano;
CONSIDERATO che:
- il fabbisogno complessivo della Sardegna è stato valutato tra i 550 e i 950 Mmc/a di gas metano;
- il 60 per cento circa del fabbisogno regionale, residenziale e industriale, sta nel sud dell'Isola, concentrato in particolare nell'area vasta di Cagliari e nelle aree industriali di Macchiareddu-Sarroch e Portovesme;
- la localizzazione baricentrica dell'area portuale di Cagliari, rispetto al traffico navale che attraversa il Mediterraneo nelle rotte Atlantico/Medio-Oriente, costituisce, in termini di potenzialità di intercettazione dello stesso traffico, una straordinaria opportunità per l'intera Isola;
- i porti di Cagliari e Foxi (Sarroch), inclusi nel "core network" della rete di trasporto trans europea (TEN-T) mediante regolamento UE1315/2013 adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea, dovranno a breve garantire la "disponibilità di combustibili puliti alternativi", tra cui il GNL per alimentazione navale;
- il PEARS di cui in premessa stabilisce che occorre delineare un focus specifico per la realizzazione in Sardegna di un hub-GNL per il bunkeraggio marittimo e l'alimentazione dei truck per il trasporto merci alla luce della Strategia nazionale GNL e della direttiva n. 94/2014/CE;
- a oggi non risulta delineato alcun focus specifico per la realizzazione di tale hub;
- a oggi sono stati presentati diversi progetti specifici (terminale di stoccaggio GNL, dorsale, reti), non inquadrabili in alcun modello strutturale definito e, almeno apparentemente, avulsi l'uno rispetto all'altro, come se non fossero parte di uno stesso piano strategico;
- a oggi non è stato ancora presentato alcun progetto di realizzazione di un terminale di rigassificazione a Porto Torres;
- allo stato attuale sono stati avviati presso il Ministero dello sviluppo economico i procedimenti autorizzativi di tre distinti depositi costieri di GNL di piccolo volume SSLNG (ciascuno di circa 10.000 mc) da realizzare nell'area di Oristano, presentati dalle Società HIGAS Srl, Edison Spa e IVI Petrolifera Spa, per lo scarico del GNL da navi metaniere, lo stoccaggio e il successivo caricamento su navi bettoline (bunkeraggio) e su autocisterne criogeniche per il rifornimento di clienti civili e/o industriali e di stazioni di rifornimento carburanti; il progetto della HIGAS Srl è già stato autorizzato mentre per gli altri due sono in corso i relativi procedimenti; un ulteriore progetto, proposto dalla IS GAS ENERGIT Multi-Utilities Spa, attuale gestore della rete di distribuzione ad aria propanata di Cagliari, prevede la costruzione presso il porto di Cagliari di serbatoi di GNL per un volume complessivo di 20.000 mc connessi a un mini rigassificatore da allacciare agli adduttori che già oggi alimentano la rete di distribuzione ad aria propanata di Cagliari e dei comuni vicini, rete che è già oggi compatibile con il gas naturale, nonché il collegamento con la dorsale di trasporto gas che verrà realizzata nell'Isola; nella parte nord della Sardegna sono stati annunciati ulteriori possibili progetti da parte di ENI, per la localizzazione di una nave di stoccaggio di GNL permanentemente ormeggiata a Porto Torres, e da parte del Consorzio industriale della provincia di Sassari per la realizzazione di un deposito Small scale;
- risultano già autorizzati i progetti dei depositi GNL Small Scale di Higas ed Edison presso il porto industriale di Oristano-Santa Giusta, ciascuno dei quali di circa 10.000 mc di capacità;
- il progetto ISGAS su porto industriale di Cagliari è l'unico che si configura come un terminale di stoccaggio e rigassifìcazione di GNL e con infrastrutture in grado di garantire un "Bunkering Point" (ship to ship, truck to ship, o pipe to ship) per alimentazione navale;
- sono stati presentati due progetti per la realizzazione della dorsale di trasporto, rispettivamente dalle società SGI e SNAM, e che con accordo del 29 settembre 2017 i due soggetti proponenti hanno raggiunto un accordo a identificare un soggetto unico e a procedere alla omogeneizzazione dei progetti e con un unico iter autorizzativo;
- il progetto SGI prevede che l'alimentazione della rete sia garantita da due punti di immissione principali nelle aree portuali di Cagliari e Porto Torres e un punto di immissione secondario presso il porto di Oristano, con un estensione circa 400 km;
- il progetto SNAM non indica esplicitamente i punti di immissione, ma la possibilità di funzionamento a regime anche da un solo punto di alimentazione;
- lo stesso progetto SNAM prevede una condotta principale da Porto Torres a Cagliari di grandi dimensioni (26") e linee secondarie di dimensioni inferiori per un'estensione di circa 560 km, oltre il collegamento con l'area industriale di Sarroch mediante condotta di piccolo diametro (6") tale da non consentirne l'utilizzo per l'immissione del metano in rete e neppure per il soddisfacimento del fabbisogno potenziale delle utenze civili e industriali insediate nella stessa area che da Sarroch e Capoterra si estende sino a Pula, Domus de Maria e Teulada;
- non è stato a oggi definito il meccanismo di formazione del prezzo finale del metano alle utenze domestiche ed industriali e le garanzie di accesso alle stesse condizioni economiche sostenute dagli altri cittadini italiani;
- il coacervo di progetti presentati è indicativo di una carenza nella definizione del modello di metanizzazione, ragion per cui allo stato attuale appaiono poco chiare l'organicità strutturale e la sostenibilità dell'intervento, anche in funzione della scelta del punto di immissione del metano in rete da cui dipende la localizzazione del terminale di rigassificazione e dei serbatoi di stoccaggio del GNL;
- per le stesse ragioni di razionalità della spesa pubblica, occorrerebbe valutare con attenzione se sia sostenibile la realizzazione di più impianti di stoccaggio e rigassificazione nell'Isola, considerati gli inevitabili maggiori volumi di extracosti che a ciò conseguirebbe e la limitatezza del fabbisogno regionale calcolato dallo stesso PEARS;
- la decisione della localizzazione dei serbatoi di stoccaggio non può prescindere dalla scelta della localizzazione del terminale di rigassificazione e neppure da quella tanto attesa, ma ancora non definita, del hub-GNL per il bunkeraggio marittimo e per l'alimentazione dei truck per il trasporto delle merci, o ancora meno può prescindere da ciò che consegue la decisione assunta dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea dell'inclusione dei porti di Cagliari e Foxi (Sarroch), nel "core network" della rete di trasporto trans europea (TEN-T),
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) a definire e adottare un progetto strutturale, organico e definitivo per il compimento della metanizzazione della Sardegna, considerando:
a) le risorse in gioco per l'infrastrutturazione energetica dell'Isola;
b) gli obiettivi stabiliti nel PEARS, tra cui la necessità e l'opportunità di realizzazione del hub-GNL per il bunkeraggio marittimo e per l'alimentazione dei truck per il trasporto delle merci anche in virtù delle ragioni di opportunità strategica derivanti dal riconoscimento del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea dei porti di Cagliari e Foxi (Sarroch) nel "core network" della rete di trasporto trans europea (TEN-T);
c) i termini di compatibilità e coesistenza di un modello di alimentazione che garantisca una soluzione strutturale al tema della metanizzazione (stoccaggio - rigassificazione - dorsale di distribuzione) con i depositi costieri di GNL;
d) i termini tecnico-economici e di sostenibilità degli investimenti di infrastrutturazione proposti e ipotizzabili (depositi, rigassificatori, dorsale e adduttori) in considerazione dei costi della logistica del GNL, dei fabbisogni di gas metano e del prezzo di vendita;
2) a verificare i termini di adeguatezza del progetto Snam che, viste la scelte progettuali proposte e i diametri delle condotte, preclude, nei fatti, qualsiasi ipotesi di creazione di un polo della metanizzazione nell'area industriale di Macchiareddu - Sarroch, decidendo, prima ancora della Regione, sulle soluzioni strategiche e infrastrutturali da adottare per l'Isola;
3) a valutare, nel caso in cui fosse presentato il progetto già annunciato da parte di ENI, gli effetti della realizzazione di un Floating Storage and rigasification unit (FSRU), cioè di un terminale di stoccaggio e rigassificazione a Porto Torres, come indicato nella revisione del SEN 2017 Alt. 2, e che impatto tale iniziativa avrebbe sul modello di metanizzazione regionale e se questo possa condizionare le prospettive strategiche derivanti dall'inclusione dei porti di Cagliari e Foxi (Sarroch) nel "core network" della rete di trasporto transeuropea (TEN-T), così come stabilito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea;
4) a valutare quali vantaggi e opportunità deriverebbero dalla creazione di un polo della metanizzazione nell'area CACIP, servita dai porti industriali di Cagliari e Foxi (Sarroch) inclusi nel "core network" della rete di trasporto transeuropea (TEN-T) e situati in corrispondenza della massima concentrazione delle utenze e la più immediata possibilità di connessione;
5) a valutare le ricadute in termini di volumi di traffico e di incremento delle capacità operative del Porto terminal di Cagliari, nel caso in cui fossero realizzate nella sua prossimità, infrastrutture (bunkering point) atte al rifornimento di GNL per le navi che a partire dai 2020 dovranno ottemperare alle direttive comunitarie sui limiti di emissione (SECA).
Cagliari, 11 gennaio 2018