CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 377
FUOCO - TRUZZU - TOCCO - CONTU - ORRÙ - RUBIU - PITTALIS - FASOLINO - PERU - ZEDDA Alessandra - TEDDE - MARRAS - LEDDA - CRISPONI - GALLUS - CARTA - LAMPIS sul riconoscimento della piena rappresentanza sindacale aziendale all'ORSA Trasporti Autoferro TPL nell'azienda Consorzio trasporti e mobilità (CTM).
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- l'articolo 39 della Costituzione, nel più ampio concetto della libertà di associazione, garantisce i sindacati che sono deputati alla redazione e all'approvazione dei contratti collettivi di lavoro. La libertà dei sindacati descritta dal comma 1, dell'articolo 39 si sostanzia non solo in relazione all'attività svolta in forma collettiva e coinvolgente una pluralità di soggetti organizzati, ma anche in relazione al singolo lavoratore come possibilità di poter aderire o meno ad un'organizzazione sindacale o cessare di farne parte;
- quello sindacale è un modo di esercizio della rappresentanza collettiva degli interessi esplicandosi come legittimazione del potere in capo a chi agisce per conto di altri, mentre la rappresentatività attiene ad un parametro quali-quantitativo di misurazione e di selezione di chi esercita la rappresentanza;
- ogni sindacato è tenuto a relazionarsi con i propri membri, con i lavoratori, coi datori di lavoro in una rete interrelazionale che richiede riconoscimento e giustizia distributiva;
- l'articolo 19 della legge 20 maggio 1970, meglio nota come Statuto dei lavoratori, al comma 1, lettera b) non prevede che la rappresentanza sindacale aziendale possa essere costituita anche nell'ambito di associazioni sindacali che pur non firmatari dei contratti collettivi di lavoro applicati all'unità produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell'azienda;
EVIDENZIATO che la Corte costituzionale, con sentenza del 31 luglio 2013, n. 231, è intervenuta a proposito della compatibilità dell'articolo 19 dello Statuto dei lavoratori con la Costituzione, riconoscendo la legittimazione delle organizzazioni sindacali fondata sulla rappresentatività riscontrabile in concreto; la sentenza riconosce il diritto di ciascun lavoratore ad eleggere rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro e, tale principio cardine che la Consulta afferma, si pone in connessione con la Costituzione stessa e in particolare, rileva il contrasto con l'articolo 2 (la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo …), l'articolo 3 (Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge) e l'articolo 39 (L'organizzazione sindacale è libera); pertanto, a godere dei diritti sindacali previsti dal titolo III dello Statuto dei lavoratori e, quindi il diritto di costituire una rappresentanza sindacale aziendale, non è soltanto il sindacato "firmatario" di un contratto collettivo applicato all'unità produttiva, ma il sindacato che, in quanto rappresentativo, sia stato attore della vicenda contrattuale, anche senza firmare alcun accordo;
APPURATO che:
- il sindacato ORSA Trasporti Autoferro TPL, si è costituito in RSA in data 5 novembre 2013 e, oggi risulta il secondo sindacato rappresentato nell'azienda Consorzio trasporti e mobilità (in seguito denominato CTM);
- in data 12 febbraio 2013, è stato siglato un protocollo sulle relazioni industriali tra ASSTRA e ORSA nazionale, riconoscendo quest'ultimo come soggetto sindacale rappresentativo delle istanze del personale dipendente delle aziende autoferrotranviarie e, con il quale, intrattenere relazioni industriali sulle tematiche inerenti il settore;
- il CTM, richiesto un parere ad ASSTRA nel merito del protocollo sottoscritto con ORSA nazionale, non riconosce il grado di rappresentatività di tale sindacato, ribadendo, come risulta da verbale del consiglio di amministrazione n. 1 del 28 gennaio 2015, che tale organizzazione sindacale non risulta possedere i requisiti per essere riconosciuta e sedere ai tavoli di concertazione, affermando di poter intrattenere con la stessa, solo un rapporto di informazione-consultazione periodica su alcuni temi escludendo la gestione del personale e l'organizzazione del lavoro;
- per tale atteggiamento, è nato fra le parti un clima conflittuale che è sfociato in più azioni di sciopero e, lo stesso Consiglio comunale di Cagliari è stato investito del problema a più riprese, discutendo un ordine del giorno (nel 2014 e, successivamente nel 2015) avendo ad oggetto un'interrogazione sull'argomento in questione che impegnava il sindaco a porre in essere tutte le iniziative necessarie per creare un clima di collaborazione tra il personale e tutte le organizzazioni sindacali all'interno del CTM, affinché l'erogazione del servizio fosse ancora più efficiente e attenta alle esigenze del cittadino. Tuttavia, ad oggi il clima sindacale, riguardante l'organizzazione ORSA e l'azienda CTM risulta ancora conflittuale non avendo dato seguito ai mandati del Consiglio comunale di Cagliari;
- si evidenzia che il CTM è un'azienda partecipata dal Comune di Cagliari al 67,5 per cento, dalla Città metropolitana di Cagliari al 25 per cento e dal Comune di Quartu al 7,5 per cento svolgendo un ruolo strategico nel campo della mobilità dell'intera area metropolitana;
- il nuovo ente Città metropolitana di Cagliari si apre a futuri scenari rispetto alla gestione del Trasporto pubblico locale affidato al predetto Consorzio trasporti e mobilità, azienda che ha conseguito risultati eccellenti in termini di bilancio e gestionali anche per la professionalità delle maestranze che hanno collaborato alla realizzazione dell'obiettivo; il sindaco metropolitano Massimo Zedda, nell'incontro con le organizzazioni sindacali del 3 ottobre 2017, ha ribadito che le relazioni sindacali, all'interno dell'Azienda, devono essere improntate al dialogo e confronto;
CONSIDERATO che:
- tutte le organizzazioni sindacali debbono avere la stessa dignità, in quanto, come recita la Costituzione all'articolo 2 deve essere riconosciuta l'uguaglianza formale e sostanziale e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese;
- la RSA ORSA Trasporti Autoferro TPL, ha acquisito all'interno dell'azienda Consorzio trasporti e mobilità, la seconda maggiore rappresentatività in termini di adesione dei lavoratori e, quindi è imprescindibile che alla stessa sia riservato un trattamento analogo a quello riconosciuto alle altre organizzazioni sindacali presenti in Azienda in osservanza del principio fondamentale di democrazia e uguaglianza sostanziale alla base della Carta costituzionale,
impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti
1) a chiedere di includere ORSA, a pieno titolo e pari dignità, a partecipare ai tavoli delle trattative sindacali all'interno dell'Azienda trasporti di Cagliari (CTM);
2) ad applicare una trattenuta, a titolo di sanzione, pari all'1 per cento del finanziamento regionale concesso all'Azienda consorzio trasporti e mobilità, qualora la stessa non revochi l'esclusione del riconoscimento pieno della rappresentanza sindacale aziendale all'ORSA Trasporti Autoferro TPL all'interno dell'Azienda.
Cagliari, 28 novembre 2017