CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 352
COCCO Pietro - DERIU - MORICONI - COLLU - PISCEDDA - LOTTO - COMANDINI - MELONI - SABATINI - FORMA - MANCA Gavino - COZZOLINO - PINNA Rossella - DEMONTIS - RUGGERI - SOLINAS Antonio - TENDAS su attività lesiva delle prerogative della Regione autonoma della Sardegna da parte della Soprintendenza per l'archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna.
***************
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- in forza e ai sensi del disposto del titolo II, Funzioni della Regione, articolo 3, lettera f), della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), il Consiglio regionale ha adottato la legge regionale 3 luglio 2017, n. 11 recante "Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia. Modifiche alla legge regionale n. 23 del 1985, alla legge regionale n. 45 del 1989, alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n. 28 del 1998, alla legge regionale n. 9 del 2006, alla legge regionale n. 22 del 1984 e alla legge regionale n. 12 del 1994";
- attualmente la Commissione competente del Consiglio regionale sta esaminando le diverse proposte di legge tese a disciplinare le nuove norme in materia di urbanistica e governo del territorio;
RILEVATO CHE:
- in entrambe le occasioni si è registrata un'inopportuna espressione di opinioni lesive delle prerogative costituzionali conferite in capo all'organo legislativo e a quello esecutivo della Regione sarda da parte tanto della Sottosegretaria al Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo On. Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua Buitoni che del Soprintendente per l'archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna Arch. Fausto Martino;
- la Sottosegretaria è intervenuta nel merito di scelte operate dalla Giunta e dal Consiglio Regionale nel pieno esercizio delle funzioni attribuite loro dallo Statuto speciale della Sardegna, che è legge costituzionale, e dalle sue norme di attuazione e confermate dallo stesso codice Urbani del paesaggio con l'articolo 8, esprimendo giudizi di merito sulle scelte politiche del Governo regionale e su importanti provvedimenti legislativi ancora all'esame della Quarta Commissione dell'Assemblea regionale e anticipando minacciosamente l'avocazione di competenze attribuite alla Regione;
- il Soprintendente, nella sua veste di alto funzionario dello stato, in più occasioni, sia con dichiarazioni alla stampa che attraverso l'utilizzo di blog e social networks, ha espresso pareri di merito sulle scelte politiche adottate dal parlamento regionale e dalla giunta che esorbitavano la sfera di sua competenza, finendo per costituire una grave lesione nei confronti del massimo organo di rappresentanza e di governo della Sardegna;
- sia la Sottosegretaria che il Soprintendente sono andati oltre ogni limite di competenza esprimendo, sugli organi di stampa, posizioni censorie sul disegno di legge urbanistica attualmente in esame della commissione competente del Consiglio, anticipando le conclusioni frutto del confronto fra le parti politiche che sono deputate al solo legislatore regionale nell'esercizio delle funzioni costituzionali attribuite alla sua carica;
- non da meno, rispetto a tale atteggiamento, si é accompagnata una documentata e annosa difficoltà di interlocuzione da parte dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica con gli uffici locali del MIBACT;
- ciò si è verificato con costanza nel tempo e vale per la vicenda della necropoli punica di Tuvixeddu, per la copianificazione dei beni paesaggistici, per la verifica e l'adeguamento del PPR che il Soprintendente Martino dichiara indispensabile, ma per la quale, dall'esame dell'interlocuzione formale intercorsa tra lo stesso Sovrintendente e la Regione, non si era di fatto reso disponibile; così come vale per lo stesso disegno di legge urbanistica la cui bozza, in rispetto al principio di volontaria e leale reciproca collaborazione fra enti, gli era stata trasmessa dall'Assessorato regionale dell'Urbanistica molto tempo prima della sua presentazione in Consiglio regionale, senza che prevenissero all'Assessorato competente eventuali osservazioni in merito;
VISTI i numerosi tentativi, purtroppo privi di riscontro, intrapresi alla ricerca di leale collaborazione da parte degli uffici dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e indirizzati agli uffici locali del MIBACT, reiterati con insistenza e specifiche richieste di cooperazione effettuate in data 1° luglio 2014 - prot. n. 291132 - 11 settembre 2014, prot. n. 38676, 16 ottobre 2014 - prot. n. 44164;
RILEVATO che:
- in assenza di riscontri da parte degli uffici locali del MIBACT, la direzione generale dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica riproponeva le richieste di collaborazione segnalando le criticità più urgenti in data 27 novembre 2014 - prot. n. 51750, a cui seguiva una risposta tardiva, in data 23 gennaio 2015 - prot. n. 486, nella quale il MIBACT adduceva difficoltà organizzative per la definizione del calendario degli incontri;
- seguirono, da parte degli uffici regionali, ulteriori e nuove sollecitazioni con richiesta di incontro sia in data 23 gennaio 2015 - prot. n. 3061 che in data 13 marzo 2015 - prot. n. 11745, con le quali si chiedeva al MIBACT la condivisione delle NTA del PPR in materia di siti idonei agli impianti eolici, richieste cadute per l'ennesima vola nel vuoto;
- la trafila di richieste di collaborazione e cooperazione da parte degli uffici regionali nei confronti del MIBACT è proseguita, senza fortuna, con ulteriori note su una lunga serie di criticità alle quali il Soprintendete risulta non abbia mai dato riscontro;
- il 12 aprile 2016 il segretariato regionale del MIBACT ha convocato, per il giorno successivo, un incontro volto a programmare le complesse attività oggetto di specifici protocolli d'intesa; di quell'incontro è stato redatto un verbale che, inviato con alcune modifiche al Segretariato, non è stato mai sottoscritto quest'ultimo;
EVIDENZIATO che in pari data, rispetto alla stessa convocazione del 12 aprile 2016, la direzione generale del MIBACT inviava una nota alla direzione generale dell'Assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica nella quale denunciava l'atteggiamento unilaterale in merito a diverse iniziative assunte negli ultimi tempi dalla Regione autonoma della Sardegna, in modo palesemente contrario ai fatti come sopra documentati;
ATTESO che:
- è ampiamente quanto facilmente dimostrabile che da parte degli organi regionali, sia legislativo che esecutivo, non è mai venuta meno la volontà, seguita con pervicace insistenza, di creare col MIBACT un clima di fattiva reciproca leale collaborazione ;
- l'atteggiamento posto in essere dalla Sottosegrataria e dall'alto funzionario dello Stato lede il ruolo e l'autonomia della Regione autonoma della Sardegna, proprio in merito a tante questioni particolarmente critiche in materia urbanistica e ambientale che nell'Isola, anche a causa di questo atteggiamento, sono ancora in attesa di risposta;
CONSIDERATO che, in armonia con la Costituzione e i principi dell'ordinamento giuridico della Repubblica, la potestà legislativa della Regione autonoma della Sardegna non può essere messa in discussione, tantomeno rallentata o assoggettata al sindacato espresso in maniera inopportuna, da parte di altri organi costituzionali se non nelle forme e nei modi previsti dalla Carta,
impegna il Presidente della Regione
1) a rappresentare con urgenza al Presidente del Consiglio dei ministri lo sdegno per l'inaccettabile atteggiamento, qui riportato puntualmente, assunto dagli uffici territoriali del MIBACT nei confronti della Regione, con inevitabili gravi conseguenze e nocumento per le scelte istituzionali regionali, oltre al blocco di importanti provvedimenti finalizzati alla protezione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico dell'Isola;;
2) a chiedere al Presidente del Consiglio dei ministri quali siano le ragioni di tale atteggiamento degli uffici territoriali del MIBACT nei confronti della Regione, come descritto dalle diverse missive richiamate;
3) a chiedere al Presidente del Consiglio dei ministri se le dichiarazioni pubbliche della sottosegretaria Borletti Dell'Acqua Buitoni, nel merito di provvedimenti sui quali si deve pronunciare la corte costituzionale e su altri per i quali sarebbe stato richiesto, e non dato, il parere preventivo da parte degli uffici territoriali del MIBACT, corrispondano al parere del Consiglio dei ministri.
Cagliari, 18 settembre 2017