CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 349

RUBIU - OPPI - PINNA Giuseppino - MARRAS sulla chiusura di alcune sedi di Abbanoa.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- Abbanoa Spa è il gestore unico del Servizio idrico integrato a seguito dell'affidamento "in house providing" avvenuto con deliberazione n. 25/2004 dell'Assemblea dell'Autorità d'ambito, oggi Ente di governo dell'ambito della Sardegna per effetto della legge regionale di riforma del settore (legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni);
- tale società è poi stata costituita il 22 dicembre 2005, in seguito alla trasformazione di Sidris Scarl a seguito della fusione delle società consorziate, è interamente partecipata da enti pubblici, attualmente è costituita da 342 comuni soci e dal socio Regione;
- con un atto unilaterale l'azienda ha palesato il progetto di chiusura di alcune sedi periferiche di Abbanoa, distribuite in diversi territori della Sardegna;

SOTTOLINEATO che:
- con processo di soppressione degli uffici distrettuali è stato ormai avviato, con il pericolo che si acceleri nel giro di breve tempo con la cessazione di importanti attività sul territorio;
- tali strutture rappresentano un importante ed indispensabile presidio sul territorio, inteso a promuovere valori di tutela, salvaguardia e sostenibilità della risorsa idrica, un compito fondamentale in capo ad Abbanoa nella gestione del servizio idrico integrato;
- questi uffici distrettuali svolgono un rilevante servizio per gli utenti, con la stipula dei contratti per l'erogazione della risorsa idrica, la verifica delle diverse fatture, l'inoltro dei reclami e ulteriori funzioni in capo all'ente;
- la cancellazione delle sedi risulta dunque immotivata e senza un criterio di logica;

RILEVATO che:
- si tratta di uno smantellamento selvaggio dei servizi della Sardegna, frutto di scelte scellerate prive di razionalità;
- non sembra possibile governare con il solo obiettivo di risparmiare a tutti i costi, con tagli e sforbiciate che incidono negativamente sugli utenti, che andrebbero a riflettersi nella riduzione dei servizi; 
- la Sardegna in ginocchio di fronte ad una politica del distruggere, che non tiene conto delle esigenze più semplici dei sardi e dei servizi per gli utenti;

OSSERVATO che il disegno in argomento è inteso a cancellare decine di uffici periferici di Abbanoa, lasciando operative solo 5 sedi; si tenga presente che l'ente in parola ha più volte disatteso i principi dell'efficacia e dell'efficienza, cui si dovrebbe attenere la pubblica amministrazione, visto che per stipulare un contratto occorrono interminabili attese e che la soppressione degli uffici periferici della società aggraverà questa situazione, producendo delle lungaggini senza fine;

RIMARCATO che:
- per illustrare il progetto inerente la possibile soppressione sono state già convocate le rappresentanze sociali; il taglio riguarderà il settore clients, punto di riferimento per migliaia di utenti per diverse operazioni; tra settembre e dicembre 2017 verranno gradualmente chiuse le sedi secondarie dell'ente; tra gli altri uffici distrettuali che cesserà la sua operatività figura anche la sede di Iglesias;
- su tutto il territorio regionale resteranno aperte solo 5 sedi: Cagliari, Nuoro, Sassari, Oristano e Carbonia, questo per ottemperare ad una normativa nazionale dell'Autorità che, per ridurre i costi della tariffa, ha sollecitato drastici tagli alle spese (sedi, corrente elettrica); un intervento strutturale di riorganizzazione che consentirà di soddisfare una misura di ridimensionamento decisa a livello nazionale;

ESAMINATO altresì che, nonostante le rassicurazioni, si temono delle ripercussioni negative sotto il profilo occupazionale; si prevede che gli operatori di sportello che lavorano nelle sedi da chiudere, vengano momentaneamente spostati in una delle 5 sedi di cui sopra e, in seguito, utilizzati con il telelavoro e lo smart working (lavoro da casa e su appuntamento a domicilio dai clienti stessi);

EVIDENZIATO che:
- sarebbe opportuno utilizzare a rotazione il personale preposto negli uffici comunali, così da evitare comunque i costi della sede e salvaguardare il contatto diretto azienda-utente;
- per tanti dipendenti si profila il trasferimento della sede lavorativa, senza nessuna concertazione;

ATTESO che si tagliano le sedi per tagliare posizioni considerate inutili e riorganizzare l'azienda in funzione di un possibile risparmio, senza tenere conto dell'efficienza ed efficacia a favore degli utenti, che verranno così privati dei servizi sul territorio;

VALUTATO che:
- la scelta, sicuramente drastica, è legata al piano di riorganizzazione suggerito a li¬vello nazionale e controllato dalla galassia di autorità che seguono, passo dopo passo, l'evoluzione di Abbanoa per governarne il tentativo di uscita dalla palude finanziaria; 
- si tratta del classico piano di razionalizzazione, che in qualsiasi azienda contiene prospettive teoriche di rilancio agganciate a sacrifici sicuri, senza tenere conto delle eccellenze dell'azienda e del fatto che gli uffici periferici assicurano un contatto diretto con gli utenti;

CONSTATATO che tale semplificazione organizzativa e strutturale appare insufficiente a garantire risultati di efficienza e minori costi di funzionamento, ma piuttosto si rischia di aumentare la confusione ed il caos tra gli utenti, con impatti negativi sotto il profilo occupazionale;

CONDIVISE le preoccupazioni delle rappresentanze sindacali in merito alla soppressione in argo¬mento, in un'azienda che conta 1.400 dipendenti, con decisioni che sono destinate a produrre solo incertezza poi su quanto potrà accadere in seguito alla chiusura delle sedi periferiche o alla diversa destinazione operativa del personale, che risulterebbe per la gran parte dei casi demansionato, con il pericolo di aprire dei contenziosi interminabili;

VISTO che ad oggi sembra ormai avviato il percorso verso la soppressione degli uffici distrettuali periferici;

CONSTATATO non sufficiente, a giudicare dai fatti, l'impegno della Regione per rilanciare l'azienda in argomento con progetti intesi a tutelare gli utenti, con un impegno volto ad incrementare i servizi ed adeguare i sistemi relazionali tra l'azienda e i cittadini,

impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici

1) ad evitare la chiusura delle sedi periferiche di Abbanoa, che rappresentano un importante punto di riferimento per i cittadini e gli utenti per l'attivazione di importanti servizi riguardanti l'utilizzo della risorsa idrica;
2) ad intraprendere immediatamente un tavolo di confronto con le rappresentanze sindacali, con l'intento di scongiurare la sottrazione di servizi sul territorio;
3) ad assicurare agli utenti uno standard adeguato dei servizi offerti, per non venire meno ai compiti di Abbanoa sulla gestione delle risorse idriche;
4) a salvaguardare i diritti acquisiti dei lavoratori dell'ente in argomento, evitando un trasferimento selvaggio del personale a seguito della soppressione degli uffici territoriali.

Cagliari, 13 settembre 2017