CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 320

MOZIONE TRUZZU - PITTALIS - RUBIU - DEDONI - CARTA - PINNA Giuseppino - MARRAS - FASOLINO - ORRÙ - LOCCI - COSSA - CRISPONI - CONTU - TUNIS - TOCCO - PERU - TEDDE - SATTA - ZEDDA Alessandra - FUOCO sull'annunciata esternalizzazione del servizio clienti della società Wind-Tre e sulla situazione di incertezza che coinvolge i lavoratori della sede di Cagliari, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la fusione tra i due grandi operatori della telefonia mobile e delle comunicazioni "Wind" e "Tre Italia" costituisce un importante passo verso la costituzione del più grande soggetto operante nel mercato italiano; 

CONSIDERATO che:
- la nuova azienda Wind-Tre Italia ha presentato il proprio piano industriale, con un notevole stanziamento di finanziamenti destinati alle nuove tecnologie e un ambizioso programma di investimenti in 6 anni pari a 7 miliardi di euro;
- nel piano industriale, nonostante il potenziamento aziendale e del piano investimenti, sarebbe prevista l'esternalizzazione del servizio di customer care, che a oggi può contare su circa 900 dipendenti, dislocati in 4 sedi (Cagliari, Genova, Palermo, Roma); 
- in particolare, la sede del contact center in Sardegna, ubicata nell'area industriale di Cagliari da oltre dodici anni, è la principale presente in Italia, potendo contare oggi su circa 400 operatori;

RITENUTO che:
- è particolarmente preoccupante che un'azienda in piena espansione commerciale e impegnata in nuovi investimenti intenda cedere un ramo d'azienda tanto importante quanto fondamentale a oggi, mettendo a rischio l'occupazione e la professionalità di 900 lavoratori di cui più della metà operanti in Sardegna;
- la crescita della compagnia telefonica in questi anni sia dovuta in maniera importante anche alla professionalità e alle competenze degli opertori del customer care di Cagliari, che hanno fatto sì che il servizio clienti della compagnia fosse uno dei migliori nel territorio nazonale;

VISTO che il Consiglio regionale della Liguria ha approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Presidente della Regione ad attivarsi nei confronti del Ministero dello sviluppo economico per scongiurare un ulteriore emorragia di posti di lavoro in un settore che è tutt'altro che in crisi economica; 

CONSIDERATO che:
- la fusione è avvenuta con il consenso del Ministero dello sviluppo economico, dell'Agenzia per le garanzie nelle comunicazioni e successivamente dell'Unione europea, seppur a condizione che venisse garantito il perimetro occupazionale;
- è già in atto da parte dell'azienda, anche per la sede cagliaritana, un piano di alleggerimento dei livelli occupazionali attraverso politiche di incentivazione e accompagnamento alle dimissioni volontarie;
- al momento, nonostante i ripetuti annunci in merito all'esternalizzazione e alla cessione del ramo d'azienda non è ancora dato sapere chi siano i soggetti eventualmente interessati all'acquisto del servizio clienti, il che non lascia certo ben sperare circa il mantenimento dei livelli occupazionali; 

VALUTATO che la Sardegna subirebbe un vero e proprio dissesto economico e sociale nel caso il servizio venisse esternalizzato, anche perché recenti casi di esternalizzazione avvenuti proprio nel cagliaritano e nel settore dei call center hanno costituito il preludio alla mobilità e al successivo licenziamento dei professionisti fino ad allora impiegati,

impegna il Presidente della Regione

a porre in atto tutte le azioni necessarie a evitar l'esternalizzazione del servizio clienti presentata dalla Wind-Tre e a garantire i posti di lavoro in oggetto attivandosi, al pari del Presidente della Regione Liguria, con il Ministero dello sviluppo economico e le parti interessate.

Cagliari, 9 giugno 2017