CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 207
RUBIU - OPPI - TATTI - PINNA Giuseppino - LAMPIS - TRUZZU - CHERCHI Oscar - TOCCO - TEDDE - FASOLINO - CRISPONI - ZEDDA Alessandra - DEDONI - PERU - LOCCI - TUNIS con la richiesta di un intervento immediato per dare soluzione alla vertenza dei lavoratori Ati-Ifras impegnati nell'ambito del Parco geominerario della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che con legge 23 dicembre 2000, n. 388 (ed in particolare con l'articolo 114, comma 10), si è dato atto dell'esigenza di conservare e valorizzare i siti dell'attività mineraria con rilevante valore storico, culturale ed ambientale, con la previsione di una normativa per l'istituzione e la gestione del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna;
CONSIDERATO che con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, di concerto con il Ministero delle attività produttive e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. DEC/SCN/990 del 16 ottobre 2001 è stato istituito il Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna, affidando la gestione ad un apposito consorzio;
RICORDATO che con convenzione quadro sottoscritta il 23 ottobre ed il 4 dicembre 2001 tra lo Stato - attraverso i Ministri del lavoro e politiche sociali, dell'ambiente e della tutela del territorio, per i beni e le attività culturali ed il Ministro delle attività produttive - e la Regione autonoma della Sardegna, si è proceduto a disciplinare l'avvio del progetto interministeriale denominato Parco geominerario della Sardegna, attraverso la stabilizzazione occupazionale di soggetti impegnati in lavori socialmente utili; il provvedimento è stato poi recepito dalla Giunta regionale con atto deliberativo n. 47/1 del 21 dicembre 2001, a cui faceva poi se¬guito atto convenzionale con soggetto privato, denominato Ati-Ifras;
APPURATO che all'interno della società Ati-Ifras operano 527 lavoratori, impegnati nelle attività di bonifica dei siti inquinati, negli interventi di recupero degli immobili minerari, nelle attività museali ed archeologiche, nei cantieri comunali (con attività di valorizzazione ambientale e di manutenzione delle aree urbane e della viabilità, nella realizzazione degli ecocentri e nei servizi agli enti);
CONSTATATO che gli scorsi giorni i lavoratori hanno manifestato il loro malessere dovuto alle ina-dempienze nel pagamento degli stipendi, con lo spettro della cassa integrazione a zero ore per novembre e dicembre, che potrebbero preludere al licenziamento degli operai impegnati nei diversi progetti;
PRESO ATTO che lo scorso 12 ottobre 2015 l'azienda ha incontrato le organizzazioni sindacali esponendo le difficoltà finanziarie in atto per poter proseguire l'attività con il mantenimento dei livelli occupativi; si tenga peraltro conto che per il Parco geominerario la Regione stanzia 28 milioni di euro per ogni anno dal 2013, ma le risorse non bastano più secondo la società;
VERIFICATO che la Regione, in relazione al rinnovo della convenzione con l'Ati-Ifras, ha provveduto a porre in essere i relativi provvedimenti con deliberazione n. 43/16 del 31 ottobre 2012 con l'adozione delle linee generali per la prosecuzione delle attività e l'approvazione del disegno di legge concernente interventi finalizzati ad agevolare il conseguimento delle finalità costitutive del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna, mediante azioni di riorganizzazione e di raccordo delle risorse operative presenti nell'ambito dei territori interessati;
ANALIZZATO che è stata avvertita la necessità di garantire la prosecuzione delle attività in vista di una effettiva valorizzazione delle previsioni convenzionali, quali elementi prodromici alla effettiva fruibilità dei territori del parco;
ESAMINATO che la valorizzazione dei territori e la loro fruibilità assumono una valenza più strategi¬ca, in ordine alla creazione di virtuosi contesti occupativi direttamente funzionali allo sviluppo economico e sociale dei medesimi;
VAGLIATO che con la delibera n. 24/12 del 27 giugno 2013 si dava corso all'accordo di programma quadro tra la Regione, il Consorzio parco geominerario e Ati-Ifras, un'intesa poi sancita in data 22 luglio 2013 con accordo di programma quadro n. 48;
CONDIVISE le preoccupazioni per la complessa situazione della vertenza portata avanti dagli operai dell'Ati-Ifras, che da mesi denunciano inadempienze inerenti i ritardi nel pagamento degli stipendi e la previsione della cassa integrazione propedeutica al licenziamento; una grande fetta dei 527 dipendenti si trova nei territori del Sulcis Iglesiente, un angolo di Sardegna già falcidiato dalla crisi sociale ed economica che sta attanagliando l'Isola; si paventa dunque il rischio di eventi di forte protesta e disagio sociale, che nel caso di una mancata soluzione alla vertenza potrebbero sfociare in drammatiche manifestazioni di dissenso generalizzato su tutto il distretto del Sulcis Iglesiente e non solo;
VISTO che ad oggi si sono susseguiti rinvii su rinvii e non vi sono stati passi avanti credibili per la risoluzione della vicenda l'Ati-Ifras del Parco geominerario; la vertenza è arrivata infatti ad un punto di non ritorno senza che ci sia stata la dovuta interlocuzione con la Regione, che dovrebbe svolgere un importante ruolo nella mediazione della vertenza per evitare il tracollo dell'ennesima azienda;
CONSTATATO non sufficiente, a giudicare dai fatti, l'impegno della Regione per salvaguardare tali posti di lavoro della società Ati-Ifras,
impegna il Presidente della Regione
1) a mettere in campo tutte le strategie per provvedere all'immediato pagamento degli stipendi arretrati ai lavoratori dell'Ati-Ifras, così da ridare ossigeno alle famiglie già in grave difficoltà economica, definendo con le organizzazioni sindacali i metodi e le date di erogazione degli emolumenti dovuti;
2) a predisporre in tempi certi soluzioni alla vertenza degli operai facenti parte dell'azienda, con progetti per garantire la prosecuzione dell'attività inerente il Parco geominerario della Sardegna;
3) ad assicurare ai dipendenti - impegnati da anni nei progetti riguardanti le bonifiche ed il recupero dei siti minerari, con specializzazioni all'interno dell'azienda - garanzie per il mantenimento dei posti di lavoro, onde scongiurare il decadimento di un altro tassello fondamentale per la valorizzazione dei siti minerari;
impegna inoltre il Presidente del Consiglio regionale
1) ad esprimere la dovuta vicinanza ai lavoratori ed alle loro famiglie, anche mediante una riunione informale del Consiglio regionale nei siti minerari che vedono impegnati i lavoratori dell'Ati-Ifras.
Cagliari, 25 novembre 2015