CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 205

CHERCHI Oscar - CAPPELLACCI - PITTALIS - LOCCI - ZEDDA Alessandra - TEDDE - RANDAZZO - TUNIS - FASOLINO - PERU - TOCCO sulle misure di prevenzione e contrasto degli attentati terroristici da adottare in Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- a partire dall'11 settembre 2001 il terrorismo di matrice islamica, che già si era distinto per la sua pericolosità mettendo a segno attentati in tutto il mondo, ha dimostrato di poter colpire con estrema ferocia ed efficacia anche in territorio occidentale; addirittura dentro i confini della principale potenza mondiale: gli Stati Uniti d'America; a seguito dei quattro attentati che colpirono gli USA la mattina dell'11 settembre morirono 2.974 persone: 246 su quattro aeroplani, 2.603 a New York e 125 al Pentagono; altre 24 persone risultano ancora elencate tra i dispersi; salvo 55 militari uccisi al Pentagono tutte le altre vittime erano civili; si contarono vittime appartenenti a più di 90 paesi del mondo;
- il terrorismo islamico ha dimostrato, in seguito agli episodi su riportati, di poter colpire con estrema efficacia anche in territorio europeo; si ricordano a tal proposito gli attentati più cruenti compiuti nel vecchio continente:
- 11 marzo 2004: una serie di bombe posizionate sui binari e sui treni regionali di Madrid nelle stazioni di Atocha, El Pozo, Santa Eugenia uccidono 191 persone e ne feriscono 2.050;
- 7 luglio 2005: sono 52 i pendolari uccisi in quattro attentati suicidi che colpiscono tre diverse stazioni della metropolitana e un autobus a Londra;
- 2 novembre 2011: gli uffici della redazione di Charlie Hebdo a Parigi sono distrutti da una bomba molotov dopo la pubblicazione di una vignetta satirica sul profeta Maometto, nessun ferito;
- 11-19 marzo 2012: un uomo armato che afferma di avere legami con Al Qaeda uccide tre studenti ebrei, un rabbino e tre militari a Tolosa, nel sud della Francia;
- 24 maggio 2014: quattro persone sono uccise al museo ebraico di Bruxelles per mano di un uomo armato di kalashnikov; l'accusato è un ex militare francese legato al gruppo terroristico dello Stato islamico in Siria;
- 7 gennaio 2015: alcuni uomini armati hanno attaccato con armi da guerra la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, in Francia; il bilancio delle vittime è di almeno 12 morti e dieci feriti, di cui alcuni gravi;
- 13 novembre 2015: a Parigi un commando di terroristi ha ucciso 129 persone di 26 nazionalità diverse e ne ha ferite 433 attaccando degli obbiettivi atipici: i luoghi del divertimento quali il teatro Bataclan, lo Stade de France nel quale si giocava un'amichevole della nazionale transalpina, nonché bar e ristoranti quali Le Carillon, Le Petit Cambodge, Café Bonne Bière, La Casa Nostra, La Belle Équipe;
- proprio quest'ultimo attentato ha fatto percepire un salto di qualità nella tattica stragista del terrorismo islamico sia in termini di metodo militare che di obbiettivi da colpire; per la prima volta gli attacchi sono stati rivolti ai luoghi di svago;

RICORDATO che il nostro territorio regionale non è immune da infiltrazioni di terroristi, tanto che il 24 aprile 2015, grazie all'attività della Procura di Cagliari e della Questura e della Digos di Sassari, una cellula di Al Qaeda composta da 18 persone è stata sgominata a Olbia; la cellula jihadista è stata definita come "una delle peggiori fra quelle scoperte in Italia negli ultimi anni" tanto che oltre ad aver organizzato un attentato compiuto a Peshawar, in Pakistan, nel 2009, ne stava pianificando un altro da compiere in Piazza San Pietro contro il Pontefice Papa Francesco;

CONSIDERATO che:
- già nel 2004, l'allora Ministro dell'interno, Giuseppe Pisanu, dichiarò che i luoghi a rischio attentati e perciò sottoposti a speciale sorveglianza in Italia erano 13.421, tra questi 8.069 erano considerati come ad alto rischio; tra gli obbiettivi sensibili compaiono dicasteri, sedi governative e ambasciate, multinazionali e gruppi finanziari USA, basi Nato, scuole americane, compagnie aeree, ma anche luoghi di aggregazione, aeroporti, stazioni ferroviarie e della metropolitana, simboli culturali ed edifici religiosi (soprattutto le sinagoghe);
- da allora la minaccia sembra aver cambiato volto e forma, tanto da far credere che i pericoli per la Sardegna siano aumentati; in primo luogo per la numerosa presenza di basi Nato nella nostra Isola, ma non solo; il traffico passeggeri, da e per la Sardegna, che si registra nella stagione estiva è uno dei più rilevanti a livello europeo e questo fa sì che i nostri porti e i nostri aeroporti possano subire attacchi terroristici secondo quanto segnalato dal Ministero degli interni; infine, non si può non tener conto della nuova strategia stragista volta a colpire i luoghi del divertimento; in tal senso la preoccupazione è che possano essere presi di mira i luoghi del turismo, in particolare la Costa Smeralda, considerato che è una meta turistica universalmente nota; dato che è frequentata da numerosi russi e francesi (cittadini delle due nazioni che hanno intrapreso azioni di guerra contro lo Stato Islamico che ha rivendicato gli attentati di Parigi e l'abbattimento dell'aereo russo nel Sinai) e visto che tale pratica non sarebbe nuova: a luglio è stato perpetrato un attentato contro i turisti presenti negli hotel di lusso di Sousse in Tunisia che ha causato 39 vittime,

invita il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a porre in essere quanto necessario per garantire la sicurezza dei sardi adottando ogni misura di prevenzione e contrasto degli attentati terroristici in particolare confrontandosi col Governo per ottenere un rafforzamento della presenza dello Stato nel territorio attraverso l'incremento delle forze dell'ordine e delle forze di sicurezza operative sul territorio e impedendo la chiusura o il ridimensionamento delle prefetture e delle questure presenti nell'Isola in quanto strumenti fondamentali per contrastare i nuclei jihadisti.

Cagliari, 23 novembre 2015