CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 204
LAMPIS - PITTALIS - RUBIU - DEDONI - CARTA - TRUZZU - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - FASOLINO - LOCCI - PERU - TEDDE - RANDAZZO - TOCCO - TUNIS - ZEDDA Alessandra - COSSA - CRISPONI - ORRÙ - OPPI - TATTI - PINNA Giuseppino - SOLINAS Christian sulla decisione della Commissione europea di voler sostenere l'economia tunisina, a discapito del comparto oleario nazionale e isolano, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli si constata il proliferare della mosca olearia nonché di altre patologie che, unitamente alla forte concorrenza dei paesi europei, determinano una riduzione della produzione di olio extravergine quantificabile a livello nazionale con punte del 40 per cento, registrando altresì una leggera inversione di tendenza nella nostra Regione;
- in Sardegna, nel corso degli anni, ci sono stati dati contrastanti con l'andamento della produzione nazionale di olio extravergine ma si può, comunque, affermare che potenzialmente, nella nostra isola, il comparto olivicolo rappresenta un settore chiave per il rilancio economico e occupazionale nei settori agricolo e commerciale;
- il fabbisogno italiano di olio extravergine è stimato in circa un milione di tonnellate;
CONSIDERATO che:
- oltre ai fattori sia climatici che legati alla concorrenza, si assiste a una capillare diffusione dell'olio di palma nell'industria dolciaria e alimentare, considerato più economico e redditizio dai mercati nazionali e internazionali;
- le analisi di mercato evidenziano una riduzione consistente del maggior produttore europeo di olio, la Spagna, che ha comportato un aumento dei prezzi all'ingrosso;
- la riduzione della produzione dell'olio extravergine comporterebbe un preoccupante abbandono delle campagne, un aumento della disoccupazione e un allarmante campanello di allarme per la stabilità sociale della nostra comunità regionale;
VALUTATO che è opinione ampiamente diffusa considerare l'olio extravergine quale prodotto alimentare di primaria importanza nella comunemente denominata "dieta mediterranea", in quanto alimento benefico contro l'aumento del colesterolo nel sangue, l'invecchiamento e ha, inoltre, una funzione antinfiammatoria per l'intero organismo umano;
VISTO che:
- la Commissione europea vuole facilitare misure straordinarie di export di tonnellate di olio extravergine dalla Tunisia verso i Paesi dell'Unione europea con l'esenzione di dazi doganali sino e oltre il 2017 per, usando le parole dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, "dare un forte segnale di solidarietà dell'Ue nei confronti della Tunisia, in gravi difficoltà economiche dopo gli attentati terroristici";
- la grave crisi economica che investe l'Italia, in particolar modo la Regione, che da anni subisce passivamente le decisioni della Commissione europea e dai burocrati della cosiddetta Troika;
- mai sino a ora le istituzioni europee hanno emesso provvedimenti di "forte solidarietà nei confronti della Sardegna e dei suoi produttori";
- l'Italia, come denunciano le associazioni di categoria, è il primo importatore di oli stranieri che spesso vengono mescolati con quelli nazionali per acquisire quella parvenza di qualità italiana tanta ricercata dai mercati;
RITENUTO che:
- sia doveroso non solo tutelare i coraggiosi operatori che ancora oggi coltivano e producono olio in Sardegna, fulgidi esempi di custodia di una tradizione secolare che garantisce il benessere ambientale della nostra terra, ma soprattutto per incentivare una ripresa del settore con un ritorno alla produzione ai livelli precedenti, cercando di garantire risposte certe al fabbisogno di olio extravergine isolano e nazionale;
- la Regione, oggi più che mai, debba porre in essere iniziative politiche mirate ad agevolare coloro i quali coltivano un uliveto o vogliono incominciare un'attività agricola imprenditoriale finalizzata in tal senso;
CONSIDERATO che:
- nella zona del Medio Campidano, in particolar modo tra Gonnosfanadiga e Villacidro e nel sud Sardegna, nei territori tra Serdiana e Dolianova, sono attive aziende operanti nel settore delle olive da mensa che raggiungono livelli di eccellenza del prodotto, seppur a oggi non riescano a soddisfare in termini quantitativi il fabbisogno richiesto dal mercato isolano;
- anche nella coltivazione di olive da mensa esiste lo spazio commerciale per poter aumentare la produzione con nuovi impianti e la potenziale nascita di nuove imprese che diano risposta alle richieste del mercato,
impegna il Presidente della Regione
e l'Assessore regionale all'agricoltura e riforma agro-pastorale
1) a inoltrare formale protesta, tramite l'invio della presente mozione, al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle politiche agricole, circa la decisione della Commissione europea di voler sostenere l'economia tunisina, con la creazione di nuovi posti lavoro in paesi extraeuropei, a discapito del comparto oleario nazionale e isolano sardo;
2) a ribadire con forza, all'interno dei rapporti istituzionali e politici con lo Stato, la necessità di azioni e politiche a favore della coltivazione e produzione di olio di oliva e olive da mensa mediante tavolo tecnico ad hoc convocato così come già richiesto dalle maggiori associazioni di rappresentanza del comparto;
3) a prevedere, all'interno delle misure di investimenti per le aziende agricole previste dal Piano regionale di sviluppo, apposita premialità per coloro che prevedano un ampliamento, o un nuovo impianto, della superficie dedicata a oliveto.
Cagliari, 19 novembre 2015