CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 137

PITTALIS - DEDONI - CARTA - RUBIU - FENU - TRUZZU - ZEDDA Alessandra - PERU - TEDDE - CAPPELLACCI - COSSA - CHERCHI Oscar - FASOLINO - LOCCI - RANDAZZO - SOLINAS Christian - TOCCO - TUNIS sulle questioni riguardanti lo stabilimento E.On di Fiumesanto.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- l'accordo del giugno 2009 sottoscritto fra la Regione e la società E.On prevedeva, fra l'altro, la demolizione dei gruppi 1 e 2, con la restituzione di una importante porzione di spiaggia alla collettività sarda e l'apertura di una prospettiva di riduzione dell'impatto dell'attività industriale sull'ambiente e sulla fruibilità del territorio;
- nella scorsa legislatura, in ordine al rispetto di tali impegni, la Giunta regionale ha più volte sollecitato sia l'azienda che il Ministero, considerando, come scritto in una delle comunicazioni, "inaccettabile qualsiasi decisione che non preveda la costruzione della nuova Unità" e "irrinunciabile la difesa dell'ambiente e l'opportunità di occupare 1.000 lavoratori nei cinque anni necessari per la realizzazione dell'opera";
- all'inizio del 2014, a seguito delle pressioni della Regione, la società E.On ha finalmente dismesso i gruppi 1 e 2, obsoleti e altamente inquinanti;
- la società ha presentato l'istanza per la demolizione dei gruppi di cui sopra, ma l'autorizzazione da parte della Regione non è ancora arrivata;
- ciò finora ha pregiudicato il recupero ambientale della porzione di spiaggia sulla quale insistono gli impianti e contribuisce ad aggravare il degrado dell'area in questione;
- come sottolineato già in precedenza, i gruppi 3 e 4, ancora operativi, sono anch'essi datati e fra qualche anno occorrerà fermarli;
- la multinazionale tedesca ha finora disatteso il comma 3 dell'intesa, ove si sancisce che il gruppo E.On si impegna a sviluppare la realizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile in aggiunta all'investimento sul gruppo a carbone di 410 Mw;
- il fotovoltaico è stato realizzato, ma la centrale a carbone ancora no;
- sarebbe pertanto necessaria la realizzazione del quinto gruppo di Fiumesanto;
- in materia di imposte e di utili occorre verificare il rapporto tra E.On produzione e E.On energy trading in ordine ai gruppi 3 e 4;
- in data dicembre 2014 è scaduta la proroga per la costruzione del quinto gruppo a carbone presso Fiumesanto, concessa dal Ministero dello sviluppo economico;
- E.On ha presentato la richiesta di autorizzazione per la demolizione dei gruppi 1 e 2;
- è oramai risaputo che E.On non intende più porre in essere alcun investimento in Sardegna;
- il Governo nell'ultimo anno è rimasto assente sul piano politico e operativo;
- alla luce delle notizie riportate dalla stampa e riguardanti i provvedimenti dell'autorità giudiziaria per l'inquinamento ambientale causato dalla centrale termoelettrica di Fiumesanto occorre richiamare il Governo ad esercitare un ruolo attivo, con particolare riguardo agli aspetti della tutela ambientali delle aree circostanti gli stabilimenti,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad attivare un confronto immediato con il Governo per fronteggiare quella che appare una situazione di grave emergenza ambientale;
2) a riferire sui soggetti preposti ai controlli e se siano state accertate omissioni o inadempienze al riguardo;
3) a richiamare l'esecutivo nazionale a svolgere un ruolo attivo e di vigilanza circa gli impegni assunti con l'accordo del 2009 e per fronteggiare e offrire un'alternativa a 1.000 operai che rischiano di rimanere senza futuro.

Cagliari, 16 aprile 2015