CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 134
RUBIU - OPPI - PINNA Giuseppino - TATTI - PITTALIS - DEDONI - CARTA - FENU -ORRÙ - CRISPONI - COSSA - CHERCHI Oscar - TUNIS - TEDDE - FASOLINO - PERU - CAPPELLACCI - ZEDDA Alessandra - TRUZZU su un piano che miri alla prevenzione e alla salvaguardia del patrimonio olivicolo della Sardegna che rischia di essere colpito dal batterio della xylella fastidiosa, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il batterio della xylella fastidiosa, che si è sviluppato in Florida, Messico, America centrale e Brasile, si è propagato in Italia, distruggendo migliaia di piante di ulivo in Puglia; si tratta di un agente patogeno trasmesso attraverso un insetto che, prima attaccava la vite, poi ha iniziato a infestare più di 300 specie di piante coltivate e selvatiche (viti, agrumi, olive, mandorle, foglie di alloro, erba medica, querce); é stato poi introdotto in Europa e individuato nel 2013 nella nostra Penisola, dove ha già divorato gli ulivi della Puglia, coltivazione per eccellenza della Regione meridionale;
CONSIDERATO che:
- da quando è apparso a Brindisi, nel febbraio di quest'anno, oltre un centinaio di alberi di ulivo sono stati disseccati;
- non esiste un trattamento possibile, in quanto l'insetto vettore è molto attivo, polifago e rende inutile qualsiasi intervento mirato sul suo movimento;
RICORDATO che siamo di fronte a una minaccia mai vista in tutto il bacino del Mediterraneo, dove la presenza di olivi, vigneti e agrumi è specifica per questi territori sin dai tempi antichi; costituisce quindi un pericolo imminente sia per la nostra cultura sia per la produzione agricola caratteristica della nostra area;
APPURATO che abbiamo già assistito impassibili alla distruzione del nostro patrimonio botanico e paesaggistico, con il virus del punteruolo rosso che ha, di fatto, fagocitato molte delle palme della Sardegna; si tratta di un danno inestimabile per l'ambiente della nostra Isola, con la devastazione di una specie che costituisce un fiore all'occhiello del nostro ecosistema;
CONSTATATO che:
- il batterio che sta devastando le coltivazioni olivicole ha, peraltro, attaccato e colpito anche la Corsica, realtà similare alla nostra e con un'area di coltivazioni a due passi dalla Sardegna; da qui le preoccupazioni espresse anche al Parlamento europeo, perché si possano prendere le necessarie misure drastiche per il contenimento e la prevenzione, in zone già contaminate, del virus e la conseguente devastazione del patrimonio rurale;
- occorre, senza dubbio, mettere in atto tutte le misure per scongiurare la diffusione del batterio in Sardegna, visto che ormai tale agente patogeno si sta propagando in tutta l'area Mediterranea;
PRESO ATTO che i sintomi più frequenti della malattia sono caratterizzati dalla bruscatura fogliare, con disseccamenti nella parte apicale e/o marginale della lamina, disseccamenti più o meno estesi a carico della chioma, con interessamento, dapprima, dei rami più isolati e, poi, di intere branche e dell'intera pianta e imbrunimenti interni del legno a diversi livelli dei rami più giovani, delle branche e del fusto;
VERIFICATO che:
- diverse Regioni italiane (ad esempio Lazio, Veneto e Toscana) hanno già adottato delle misure atte a prevenire la diffusione della malattia sulle piante del loro distretto rurale, con una serie di opuscoli informativi; l'obiettivo è di tentare di prevenire l'attacco del batterio nelle zone ancora sane e di controllare l'evoluzione del fenomeno;
- le uniche misure possibili sono l'isolamento delle zone interessate, l'estirpazione delle piante colpite, il disseccamento in loco e la bruciatura delle piante, dei rami e delle erbacce, nonché il divieto di portare il materiale vegetale al di fuori delle zone di confinamento;
- il piano messo in atto per la Puglia prevede, peraltro, cinque tipologie di intervento, sulla base di un crono programma che terminerà l'8 agosto 2015, poi il Governo dovrà decidere se prolungare o meno il pericolo; si inizia con lo sradicamento delle piante colpite dai focolai; le analisi scientifiche consentiranno di individuare gli alberi soggetti allo sradicamento; un controllo mirato sarà effettuato anche sui vivai, poi si dovranno eseguire degli interventi per il controllo dei vettori sulle erbe infestanti; le stesse arature vanno eseguite in certi modi per scongiurare il propagarsi del fenomeno;
ANALIZZATO che:
- l'emergenza si sta, ormai, iniziando a diffondere in tutte le Regioni della nostra penisola che rischiano di essere colpite da questo batterio;
- la Sardegna ancora non ha mosso nessun passo per informare il mondo agricolo di questo rischio che rischia di distruggere e devastare il patrimonio olivicolo;
ESAMINATO che:
- l'incidenza economica dell'olivicoltura sarda è assai elevata in alcuni distretti rurali dell'Isola, con una vasta porzione di poderi che vanta coltivazioni estese di olivo;
- negli ultimi anni c'è stato peraltro un incremento significativo delle superfici agricole coltivate con gli ulivi;
APPURATO che il livello di efficienza delle aziende olivicole sarde risulta modesto, visto che la struttura produttiva esistente è costituita in gran parte da oliveti non specializzati e dalla presenza di vecchie coltivazioni, situate, peraltro, in situazioni orografiche difficili e non soggette a razionali cure colturali; si segnala, poi, una forte frammentazione fondiaria, con diverse aziende specializzate che risulterebbero fortemente penalizzate, se non irreversibilmente danneggiate, dal possibile attacco del virus della xylella fastidiosa;
CONDIVISE le preoccupazioni per l'emergenza provocata dall'attacco di tale malattia alle coltivazioni olivicole della Puglia e della vicina Corsica, con una possibile diffusione dell'epidemia data da questo agente patogeno anche alle piante della Sardegna, con il propagarsi del fenomeno che potrebbe avere come conseguenza la chiusura di un altro settore dell'agroalimentare isolano;
VISTO che, a oggi, non è stato possibile rilevare nessuna misura né intervento di prevenzione e/o informazione per scongiurare danni al patrimonio agricolo e paesaggistico sardo, così come tristemente le cronache raccontano di episodi simili: blue tongue e, non ultimo, punteruolo rosso;
CONSTATATO non sufficiente, a giudicare dai fatti, l'impegno della Regione per salvaguardare le potenzialità del comparto olivicolo agricolo e zootecnico,
impegna il Presidente della Regione, il Presidente del Consiglio regionale,
l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale
1) a convocare immediatamente un tavolo di confronto con gli assessorati competenti e le associazioni di categoria per informarle dell'emergenza e delle misure di prevenzione atte a evitare la propagazione del fenomeno in Sardegna;
2) a predispone in tempi certi degli opuscoli informativi e dei manuali operativi per individuare e riconoscere i primi fenomeni della malattia;
3) a monitorare tutte le coltivazioni sarde, isolando il rischio di propagazione del virus e segnalando immediatamente i rischi per le coltivazioni;
4) a istituire un cordone sanitario in tutti i porti della Sardegna per monitorare e controllare tutti gli ulivi da reddito e ornamentali in arrivo in Sardegna, che potrebbero essere veicolo di propagazione e contagio dell'agente patogeno trasmesso tramite un insetto;
5) inoltre, a sensibilizzare e informare il mondo rurale sugli strumenti di lotta per il contenimento del batterio.
Cagliari, 1° aprile 2015