CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 100

TRUZZU - FENU - PITTALIS - RUBIU - DEDONI - SOLINAS Christian - FLORIS - TOCCO - ZEDDA Alessandra - TEDDE - FASOLINO - LOCCI - CAPPELLACCI - RANDAZZO - PERU - CHERCHI Oscar - TUNIS - OPPI - PINNA Giuseppino - TATTI - CARTA - ORRÚ - COSSA - CRISPONI, sulla sperimentazione del modello "See and treat" in pronto soccorso, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- tutti gli ospedali devono far funzionare un servizio di pronto soccorso indipendente per assicurare alle urgenze provenienti dall'esterno la presenza di personale libero da impegni di assistenza ai ricoverati, come stabilito dal regio decreto n. 1631 del 1938 e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 128 del 1969;
- la disponibilità di una assistenza certa e continua ha fatto sì che, nel corso degli anni, l'accesso ai servizi di pronto soccorso conoscesse un inesorabile e inevitabile incremento;

APPURATO che:
- l'accesso di pazienti al pronto soccorso per problemi non urgenti è una costante di tutti i sistemi sanitari e, in Italia, la variabilità di questi accessi "impropri" è significativa nelle diverse aree geografiche: se il valore medio nazionale è del 24,18 per cento, al sud e nelle isole sale al 30,94 per cento, al centro invece scende al 17,98 per cento, mentre il nord registra un 23,85 per cento;
- conseguentemente, a partire dal 2001, su tutto il territorio nazionale è stato necessario discriminare i tempi di accesso ai servizi di pronto soccorso per priorità clinica con modalità standardizzate di "triage", tramite personale infermieristico che ha il compito di definire la priorità di cura sulla base delle necessità fisiche, di sviluppo e psicosociali, sulla base dei fattori che determinano il ricorso alle cure e compatibilmente con l'andamento del flusso all'interno della struttura;
- le persone che accedono ai servizi di pronto soccorso sono logicamente classificate in categorie di priorità assistenziale, che vanno dall'immediato ad attese potenzialmente molto lunghe, che risultano poco accettabili per i casi di lieve entità;

VALUTATO che:
- un modello di risposta assistenziale alle urgenze minori che ha avuto ampia diffusione nel sistema sanitario inglese, che è stato sperimentato con successo in Toscana e che risulta particolarmente efficace soprattutto nel contenimento delle attese è il cosiddetto "See and treat";
- tale modello consente per le patologie lievi di ridurre i tempi d'attesa e di migliorare la qualità percepita, garantendo una pronta risposta medico e/o infermieristica con l'immediata presa in carico del paziente;


PRECISATO che:
- tale modello prevede che dal "triage" scaturiscano due accessi distinti, uno per i casi più gravi e uno per le urgenze minori, con la realizzazione di area ad hoc, adiacente al pronto soccorso, specificamente dedicata al "See and treat" e dotata di personale proprio;
- gli operatori dell'area "See and treat" devono essere medici e/o infermieri, dotati di idonea esperienza e adeguata formazione, in quanto il paziente che accede all'area deve poter essere accolto dal primo operatore disponibile, il quale conduce autonomamente tutte le procedure necessarie fino al loro termine;
- la casistica ammessa all'attività di "See and treat" deve essere preventivamente selezionata per appropriatezza;

RIBADITO che l'attivazione del modello "See and treat" ha come logica conseguenza la riconduzione del pronto soccorso alla funzione propria, cioè quella di garantire l'emergenza-urgenza e il ricovero appropriato, diminuendo contemporaneamente le attese per i "codici bianchi" e i "codici verdi"

impegna l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale

1) a istituire un tavolo di confronto con gli operatori dell'emergenza-urgenza e i servizi di pronto soccorso, al fine di elaborare una proposta di sperimentazione del modello See and treat in pronto soccorso per la Regione;
2) a presentare la proposta di sperimentazione del modello See and treat in pronto soccorso alla competente Commissione sanità entro dicembre 2015.

Cagliari, 3 dicembre 2014