CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERROGAZIONE n. 52/C-4
INTERROGAZIONE ZEDDA Alessandra - PITTALIS - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - TEDDE - LOCCI - FASOLINO - PERU - RANDAZZO - TUNIS, sul lodo Tuvixeddu.
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I sottoscritti,
preso atto che:
- l'accordo di programma che prevede il progetto di riqualificazione urbana e ambientale dei colli di Sant'Avendrace è datato 15 settembre 2000;
- a tutt'oggi le opere ricomprese nell'accordo non sono state ancora realizzate;
- l'incompiuta delle stesse opere potrebbe concretizzarsi oltre che in un danno evidente per la città anche in grave deterioramento ambientale;
dato atto che:
- lo stesso progetto per la realizzazione del parco urbano e archeologico è parte integrante del programma ed è inserito nel PIA CA 17 finanziato con risorse finanziarie regionali;
- i lavori per la realizzazione del progetto si sono interrotti nell'ottobre 2006, due mesi dopo il decreto con cui l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport aveva fermato i lavori;
- dal 9 agosto 2006 al 4 agosto 2008 la Regione ha sospeso i cantieri edili a Tuvixeddu, ma i vincoli imposti dal Piano paesaggistico regionale non potevano bloccare l'investimento privato perché l'intesa tra Comune, Regione e impresa risaliva a prima dell'entrata in vigore del Ppr;
- ancora non è stata siglata la copianificazione fra Regione, Comune di Cagliari e il MIBAC;
- è in corso un contenzioso tra la Regione e la società NIC Nuova Iniziative Coimpresa srl sottoscrittori dell'accordo di programma;
- a seguito del contenzioso citato la Corte d'appello civile di Roma ha respinto il ricorso in appello presentato dalla Regione, che chiedeva ai giudici di sospendere l'esecutività del lodo arbitrale in attesa della sentenza di merito;
- in data 23 aprile 2013 il tribunale ordinario di Roma ha reso esecutivo il lodo arbitrale che vede soccombere la Regione per un importo pari a euro 77.827.800,00 oltre interessi legali dalla domanda di arbitrato a far data dal 19 aprile 2010;
- in data 11 marzo 2014 è stato notificato alla Regione atto di precetto intimante il pagamento dell'importo totale pari a euro 83.575.339,72 oltre gli interessi legali maturati a far data dal 09 marzo 2014;
- l'atto di pignoramento nei confronti della Regione è immediatamente esecutivo;
- l'ufficiale giudiziario ha pignorato le somme maturate e maturande spettanti alla NIC Nuova Iniziative Coimpresa srl in possesso di Unicredit spa in qualità di tesoriere regionale per un importo pari a 125 milioni di euro a garanzia di capitale interessi e spese;
- la Regione non può a nessun titolo sottrarre alla garanzia del credito le somme pignorate;
considerato che:
- la Regione, ai sensi dell'articolo 495 del codice di procedura civile, può chiedere di sostituire ai beni o ai crediti pignorati una somma di denaro pari, oltre alla spese dell'esecuzione, all'importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale degli interessi e delle spese la conversione del pignoramento;
- la Corte d'appello di Roma con ordinanza del 17 aprile 2014 osserva che il reclamo proposto depositato dalla stessa Regione in data 17 aprile 2014 avverso l'ordinanza della Corte d'appello di Roma con la quale è stata rigettata l'istanza di inibitoria formulata dalla Regione nell'atto di citazione per l'impugnazione del lodo arbitrale del 23 aprile 2013 e di quello non definitivo emesso in data 16 giugno 2011è stato dichiarato inammissibile;
- si è in attesa della sentenza di merito in ordine allo stesso ricorso della Regione;
- se si arrivasse alla risoluzione per l'inadempimento della pubblica amministrazione si dovranno attivare due procedure: la prima per la Regione e la seconda per il Comune di Cagliari, e che ciò potrebbe coinvolgere le due amministrazioni in critiche posizioni finanziarie, in particolare si avrebbe una esposizione nel bilancio regionale fortemente penalizzante, considerata la già grave crisi finanziaria;
- la Regione, in caso di sentenza di merito sfavorevole, dovrebbe considerare sia il danno emergente che il lucro-cessante;
ritenuto che sarebbe opportuno e necessario affrontare e risolvere il problema nella sua complessità e con il coinvolgimento di tutte le parti interessate,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l'Assessore regionale della pubblica istruzione beni culturali per sapere:
a) se sono a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
b) come intendono procedere per la definizione dell'Accordo di programma colli di Sant'Avendrace datato 15 settembre 2000 e del PIA CA 17;
c) come intendono procedere sulla copianificazione con il Comune di Cagliari e i MIBAC, al fine di poter realizzare il Parco di Tuvixeddu, opera importante non solo per la città di Cagliari ma per l'intera Sardegna, considerato che l'area archeologica dello stesso sito merita di essere annoverata come bene unico paesaggistico culturale e ambientale;
d) quali urgenti iniziative intendano adottare in ordine all'adempimento disposto dall'atto di precetto notificato alla Regione in data 11 marzo 2014 intimante il pagamento dell'importo totale pari a euro 83.575.339,72 oltre gli interessi legali maturati a far data dal 9 marzo 2014 fino al saldo effettivo.Cagliari, 29 maggio 2014