CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 212/C-2
INTERPELLANZA CRISPONI sull'acquisizione al patrimonio della Regione della raccolta di etnomusicologia isolana depositato presso il Centro nazionale per lo studio della musica popolare.
***************
Il sottoscritto,
premesso che la Regione,
nell'esercizio della propria competenza in materia culturale, in
particolare con la legge n.14 del 2006 (Norme in materia di beni
culturali, istituti e luoghi della cultura), ispira la propria
azione ai principi di salvaguardia delle espressioni del vasto
patrimonio culturale immateriale isolano;
considerato che la stessa Regione incoraggia tutte quelle attività
di ricerca, studio e approfondimento affinché il patrimonio
immateriale assuma adeguato posizionamento nei valori, conoscenze e
tradizioni in cui le popolazioni si identificano;
valutato che le istituzioni hanno il dovere di creare le condizioni
per sostenere e trasmettere alle generazioni future tutte le
componenti vitali della cultura tradizionale;
ritenuto che fra gli elementi del patrimonio immateriale assuma
particolare rilievo quello del canto a tenore che costituisce una
fonte condivisa di ricordo, comprensione, coesione e identità;
appreso che tre valenti corregionali, appassionati studiosi di
etnomusicologia, hanno prestato tempo fa la propria straordinaria
competenza al fine di consentire la corretta catalogazione di un
imponente raccolta di registrazioni di canti e musiche originali di
Orune, Nuoro, Orgosolo, Fonni e Mamoiada, risalenti al 1955,
effettuate sul campo da insigni studiosi della materia;
risaputo che il lavoro di studio e catalogazione di Andrea Deplano,
Gesuino Gregu e Sebastiano Mariani, in stretta collaborazione con
Walter Brunetto, (curatore degli archivi dell'Accademia di Santa
Cecilia) ha riguardato ben 162 brani fra canto polivocale "a
tenore", "a cussertu", "a cuncordu", canto monodico maschile e
femminile per chitarra, per anninnìas, per attittos e per esecuzioni
strumentali di ballo confluite, dopo la certosina catalogazione,
nella raccolta del Centro nazionale per lo studio della musica
popolare;
considerato che tale preziosissimo intervento avvenuto nel 2008 è
perfettamente rispondente ai principi della Dichiarazione universale
dei diritti dell'uomo e della Convenzione UNESCO per la salvaguardia
del patrimonio culturale immateriale a cui la Regione
necessariamente deve ispirarsi;
preso atto che la Regione riconosce ai cittadini il diritto a
partecipare alla vita culturale e con ciò facilita e incoraggia la
responsabilità individuale e collettiva nei confronti dell'eredità
culturale,
chiede di interpellare l'Assessore regionale della pubblica
istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport
affinché riferisca:
1) se intende considerare tale importantissimo "corpus" degno e
meritevole di venir restituito alla cura, allo studio e alla
passione degli etnomusicologi della Sardegna;
2) se non ritenga dover urgentemente intervenire per acquisire al
patrimonio della Regione la raccolta depositata presso il Centro
nazionale per lo studio della musica popolare;
3) se non ritenga che tale eredità culturale debba venir messa nella
immediata disponibilità dell'Istituto superiore regionale
etnografico (ISRE), al fine di rafforzare e qualificare la
conoscenza di un preciso periodo storico della etnomusicologia
isolana.
Cagliari, 2 marzo 2016