CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 203/C-5
INTERPELLANZA SOLINAS Christian sulla cessione alla Francia di ampie porzioni di acque territoriali a nord della Sardegna in cambio di alcune miglia di mare nei pressi dell'Isola d'Elba, mediante sottoscrizione di un accordo bilaterale tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- il 21 marzo 2015, nel quadro di un incontro bilaterale tra Francia
e Italia, denominato Ministeriale 2+2 Esteri Difesa, è stato
sottoscritto a Caen, nel dipartimento del Calvados, regione della
Bassa Normandia, un accordo bilaterale tra il Governo della
Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese per la
cessione alla Francia di ampie porzioni di acque territoriali a nord
della Sardegna in cambio di alcune miglia di mare nei pressi
dell'Isola d'Elba;
- il testo dell'accordo bilaterale in oggetto, che triplicherebbe
abbondantemente la originaria distanza di 12 miglia marittime dalla
Corsica portandola a superare le 40, benché ampiamente diffuso da
diversi organi di informazione, non risulterebbe tuttavia
consultabile, così da riscontrarne la effettiva autenticità, in
nessuna delle banche dati governative, così come il collegato
disegno di legge per l'autorizzazione alla ratifica dell'accordo
(che non parrebbe ad oggi esser stato neppure predisposto dal
Governo Renzi), con la conclusione evidente che questo sia ignoto,
poiché non ancora sottoposto alla sua approvazione, allo stesso
Parlamento italiano;
- dalla versione attualmente disponibile sui mass-media il
richiamato accordo bilaterale risulterebbe sottoscritto dai Ministri
degli affari esteri di Francia e Italia, Laurent Fabius e Paolo
Gentiloni Silveri, e conterrebbe la tradizionale clausola "In fede
di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati a tale effetto dai
loro rispettivi Governi, hanno firmato il presente Accordo", talché
si presuppone un formale atto di autorizzazione da parte del
Consiglio dei ministri;
considerato che:
- l'articolo 47, comma 2, della legge costituzionale 26 febbraio
1948, n. 3 (Statuto spedale per la Sardegna) dispone che il
Presidente della Regione "interviene alle sedute del Consiglio dei
Ministri, quando si trattano questioni che riguardano
particolarmente la Regione";
- tale accordo bilaterale, peraltro già ratificato e messo in atto
unilateralmente ed illegittimamente dalla Francia, incide
pesantemente sugli interessi della Regione ed in particolare sulle
marinerie sarde che storicamente svolgono l'attività di pesca
nell'areale in questione;
- oltre al prevedibile ed incomparabile danno per l'intero comparto
della pesca ed alla stessa economia della Sardegna, tale
incomprensibile regalia agli interessi marittimi e produttivi
francesi rappresenta anche un grave atto dal sapore coloniale nei
confronti dell'Isola da parte del Governo italiano, specialmente se
dovesse confermarsi che non sia stata fatta alcuna comunicazione
dell'accordo alle istituzioni ed ai soggetti interessati, in
particolare al Presidente della Regione,
chiede di interpellare, alla luce di quanto esposto, il Presidente
della Regione per sapere:
1) se fosse a conoscenza dell'accordo bilaterale tra il Governo
della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica francese,
siglato a Caen il 21 marzo 2015, che prevede la cessione alla
Francia di ampie porzioni di acque territoriali a nord della
Sardegna in cambio di alcune miglia di mare nei pressi dell'Isola
d'Elba;
2) se, ai sensi dell'articolo 47, comma 2, della legge
costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la
Sardegna), abbia partecipato alla seduta del Consiglio dei ministri
che ha autorizzato il Ministro degli affari esteri, Paolo Gentiloni
Silveri, alla sottoscrizione dell'anzidetto accordo bilaterale;
3) in caso affermativo, quale sia stato il contenuto delle
osservazioni formulate nell'interesse della Regione e le motivazioni
per le quali non ha provveduto ad informare prontamente il Consiglio
regionale;
4) in caso negativo, quali iniziative intenda porre in essere nei
confronti del Governo italiano per aver disatteso le prerogative
statutariamente assegnate alla Regione, per riaffermare la dignità
istituzionale della Sardegna e per tutelare gli interessi vitali
delle nostre marinerie.
Cagliari, 15 febbraio 2016