CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 200/A

INTERPELLANZA RUBIU, sulla vertenza dei lavoratori in utilizzo, impegnati in gran parte dei cantieri comunali per l'occupazione.

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Il sottoscritto,

premesso che con la legge regionale n. 5 del 2015, articolo 29, comma 36, il Consiglio regionale ha deciso di stanziare, nelle more della finanziaria, una cifra pari a 3 milioni di euro a favore degli enti locali per l'attuazione di progetti per l'impiego di lavoratori in utilizzo, percettori nell'anno 2014 di ammortizzatori sociali;

rilevato che:
- il piano regionale ha previsto il coinvolgimento, in tutta la Sardegna, di circa 400 lavoratori, di cui molti in mobilità in deroga, già terminata: un intervento, peraltro, previsto dal decreto interministeriale, per effetto della cessazione degli ammortizzatori sociali;
- la Regione è poi intervenuta tra mille difficoltà con sussidi straordinari;

acclarato che, infatti, gli enti utilizzatori hanno avuto grosse difficoltà nel far decollare i cantieri finanziati dalla Regione, a causa dell'impossibilità delle amministrazioni comunali di inserire le relative risorse finanziarie nei bilanci comunali con conseguente inserimento dei lavoratori a distanza di oltre sei mesi dallo stanziamento delle risorse;

evidenziato che una parte dei lavoratori del Sulcis Iglesiente sono interessati ai progetti;

considerato che la Provincia di Carbonia Iglesias, con deliberazione n. 31 del 23 maggio 2015, ha attivato i progetti per l'attuazione di politiche in favore di lavoratori posti in mobilità in deroga e interessati da terze proroghe e più, e che tali progetti, in alcuni casi rimodulati, sono stati prorogati sino alla data del 31 agosto 2014 e un ulteriore progetto è stato attivato per una schiera di lavoratori dell'Oristanese, con particolare attenzione ai dipendenti della ex Compau in utilizzo presso l'Asl n. 5 di Oristano, presso l'Amministrazione provinciale e presso qualche comune (in particolare per interventi legati alla prevenzione degli incendi, del dissesto idrogeologico e del diffondersi di discariche abusive);

appreso che la grande parte dei progetti relativi lavoratori in utilizzo, impegnati nei cantieri comunali, si sono conclusi lo scorso 31 gennaio;

sottolineato che l'impiego dei lavoratori è avvenuto attraverso cooperative di tipo B, anziché con utilizzo diretto da parte degli enti, con la conseguenza di un vero e proprio demansionamento a causa di inquadramenti dei lavoratori completamente diversi, pur ricoprendo gli stessi incarichi precedentemente svolti, e con retribuzioni differenti a causa di un'applicazione dell'IVA al 22 per cento che incide su buona parte dei costi di gestione dei cantieri, riducendo quindi le risorse disponibili per i lavoratori in utilizzo; con questa fattispecie si aumentano i costi aggiuntivi, con dirette conseguenze sui lavoratori con una riduzione consistente degli emolumenti stabiliti nel provvedimento della Regione;
osservato che il piano regionale ha poi certificato una serie di criticità, con una normativa che non ha previsto direttive univoche per gli enti locali isolani, che stanno così procedendo in ordine sparso; non si tiene conto, ad esempio, delle difficoltà assunzionali degli enti locali a seguito del patto di stabilità e delle norme sulla spesa del personale che impediscono a molti comuni di provvedere all'attuazione dei progetti;

appurato che appare opportuno che le eventuali risorse messe a disposizione dalla Regione possano seguire iter differenti, così da consentire ai lavoratori una immediata ripresa lavorativa; lo scorso 31 dicembre è, peraltro, scaduta la mobilità ordinaria per diversi lavoratori dell'oristanese inclusi nei progetti di utilizzo, che chiedono di essere inseriti nelle relative liste dei lavoratori in utilizzo nei progetti per il reinserimento lavorativo;

tenuto conto che, dopo 13 anni, dalla perdita del lavoro per molte di queste figure professionali, a causa della chiusura di decine di aziende, e dopo 5 anni di precariato negli enti pubblici, senza nessuna tutela nel nome delle politiche attive, si ritiene che non sia più concepibile una situazione di incertezza e instabilità,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se ci sia un progetto destinato ad incrementare le risorse per i lavoratori in utilizzo, tale da rendere questi finanziamenti immediatamente disponibili all'interno dei bilanci delle amministrazioni comunali;
2) se non appaia opportuno l'impiego dei lavoratori attraverso gli enti utilizzatori, piuttosto che attraverso cooperative di tipo B, con un conseguente demansionamento dei dipendenti a causa di inquadramenti dei lavoratori completamente diversi e riduzione degli emolumenti per via dei costi per tenere in vita le cooperative;
3) se siano stati presentati dei progetti tesi ad un inserimento dei lavoratori adeguato alle aspettative, dando una stabilizzazione all'esercito dei lavoratori in utilizzo anche in conseguenza della nuova riforma degli enti locali.

Cagliari, 9 febbraio 2016