CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 158/A

INTERPELLANZA RUBIU, sulle ricadute negative all'accesso alle agevolazioni universitarie isolane in seguito al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 inerente il regolamento sulla revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee).

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Il sottoscritto,

premesso che il decreto Presidente Consiglio dei ministri del 5 dicembre 2013, n. 159 sul regolamento delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (Isee) ha modificato i criteri per l'accesso al bando per le borse di studio e per gli alloggi degli studenti universitari iscritti agli atenei isolani e che le revisioni si riflettono in modo negativo sull'esercito dei laureandi, togliendo di fatto dei diritti essenziali agli studenti;

rilevato che l'attuale sistema prevede solo che, ai fini dell'accertamento dei requisiti per il mantenimento della borsa di studio (articolo 4, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013), gli enti per il diritto allo studio hanno l'obbligo specifico di sottrarre l'ammontare della borsa percepita nell'anno precedente al valore Isee; ne consegue che il calcolo della borsa percepita non peserà ai fini dell'ottenimento della stessa negli anni successivi, ma avrà sicuramente effetto ai fini del pagamento delle tasse universitarie nell'ipotesi in cui la borsa sia stata persa per l'assenza di requisiti diversi dall'Isee. Per queste ultime, la scelta di escludere la borsa di studio nell'attribuzione della fascia relativa alla tasse universitarie compete solo ed esclusivamente all'Ateneo e non potrà essere gestita con l'indicatore Iseeu nazionale. Tale atto appare di una gravità assoluta, visto che si tratta di uno svantaggio per i tanti studenti che hanno beneficiato di un servizio in seguito al loro percorso virtuoso. Quindi bisogna intervenire presso gli Atenei per far sì che inseriscano nei propri regolamenti un'apposita clausola di esclusione della borsa di studio nell'assegnazione della fascia di tassazione. L'ente erogatore, essendo la prestazione la medesima, ha l'obbligo di scorporare l'importo della borsa percepita l'anno precedente anche nel caso in cui a erogarla sia stato altro ente;

acclarato che, alla luce della nuova disciplina Isee, la condizione economica dello studente è individuata in applicazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 e del decreto 7 novembre 2014. Pertanto, i redditi e i patrimoni dei fratelli e delle sorelle concorrono alla formazione dell'indicatore per prestazioni per il diritto allo studio universitario nella misura del 100 per cento. Con riferimento alla determinazione del patrimonio posseduto all'estero, anche nell'ambito di prestazioni per il diritto allo studio universitario, il patrimonio è determinato nel rispetto dell'articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 e, quindi, tenendo conto del valore individuato per il calcolo dell'imposta sul valore degli immobili situati all'Estero (IVIE);

evidenziato che, con le modifiche delle modalità di calcolo dei parametri Isee e Ispe, tantissimi studenti sardi si sono ritrovati a essere più "ricchi", pur non avendo modificato la loro situazione economica rispetto all'anno precedente. Si materializza, pertanto, una particolare condizione in cui emerge che la categoria idonei non beneficiari viene sostituita con quella di studenti non inseriti in alcuna graduatoria, che non potranno neanche avere delle agevolazioni previste per coloro che, pur non avendo i mezzi, meritano di vedersi garantito il diritto a proseguire il percorso universitario;

appreso che l'indicatore della situazione economica equivalente per l'università rischia di penalizzare proprio i più deboli nell'accesso alle borse di studio e che il nuovo strumento messo a punto dal Governo per rendere più trasparente la situazione reddituale dei cittadini ha provocato, già nei mesi scorsi, le lamentele di molti studenti, proprio perché il nuovo principio che prevede di inserire dentro l'Isee tutti i redditi disponibili, compresi quelli soggetti a imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo di imposta e quelli esenti da Irpef, tra cui rientrerebbero le borse di studio, rischiava di penalizzare soprattutto le fasce più deboli. Si tenga tra l'altro presente che la borsa di studio sarà presa in considerazione per accedere a tutti gli altri servizi universitari e anche per pagare le tasse;

sottolineato che a livello regionale sono state evidenziate già da tempo le lacune di questo provvedimento, sollecitando un intervento urgente da parte della Regione, al fine di non aggravare ulteriormente la fascia degli studenti meritevoli nell'accesso ai servizi universitari;

osservato che, i giorni scorsi, il mondo universitario ha ribadito la sua contrarietà al nuovo sistema di calcolo, con una manifestazione degli studenti di UniCa 2.0 sotto il palazzo della Giunta regionale, finalizzata a denunciare e attirare l'attenzione dei cittadini sul tema del diritto allo studio;

appurato che appare chiara una forte sottovalutazione della problematica da parte dell'esecutivo regionale;

visto che è stata segnalata la ricaduta negativa sugli atenei isolani della modifica dei suddetti parametri;

tenuto conto che gli indicatori regionali per il diritto allo studio rivelano una condizione impietosa e implacabile, che gli importi delle borse di studio sono tra i più bassi in Italia e che le soglie Isee d'accesso ai bandi Ersu sono tra le più basse della Penisola, con sempre meno studenti iscritti nei due atenei sardi, con sempre più studenti che scelgono di emigrare per intraprendere il percorso universitario, con sempre meno posti alloggio nelle città universitarie e con sempre meno finanziamenti per garantire il diritto allo studio;

constatato che sarebbe, dunque, opportuna una posizione forte e decisa da parte della Giunta regionale per modificare i parametri penalizzanti dal nuovo sistema di calcolo Isee e Ispe per gli studenti universitari, in modo tale da ampliare la platea degli studenti beneficiari meritevoli di accedere ai servizi accademici e che sarebbe, inoltre, auspicabile un impegno fermo e determinato dell'esecutivo per incrementare i fondi destinati agli studenti universitari isolani, sempre più in difficoltà in seguito al taglio delle risorse e dei servizi attuato dalla Regione,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) quali urgenti iniziative intendano assumere al fine di scongiurare delle ricadute negative in seguito al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 sul mondo universitario isolano, con l'innalzamento dei criteri per accedere ai servizi universitari degli atenei sardi;
2) se non appaia opportuno un intervento forte e deciso da parte della Giunta regionale per sostenere il diritto allo studio degli studenti meritevoli, di fatto penalizzati nell'accesso ai servizi degli atenei sardi;
3) se sono stati avviati dei confronti con il Governo tesi a incrementare le risorse per garantire il percorso di studi negli atenei isolani, con il potenziamento dei servizi a disposizione degli studenti.

Cagliari, 13 ottobre 2015