CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 156/C-2

INTERPELLANZA LAMPIS - TRUZZU sull'attuazione del sistema Isee 2015, in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, negli assessorati, negli enti al diritto allo studio di Cagliari e Sassari e negli enti locali.

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I sottoscritti,

premesso che:
- l'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, è lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate e viene calcolato con riferimento al nucleo familiare del richiedente e sulla base delle informazioni raccolte con il modello Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) e delle altre informazioni disponibili negli archivi dell'Inps e dell'Agenzia delle entrate;
- in base al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013, dal 1° gennaio 2015 l'Isee sarà calcolato con regole del tutto nuove, tenendo conto del patrimonio immobiliare non locato, dei redditi esenti dall'IRPEF, tra cui addirittura le pensioni d'invalidità o gli assegni d'accompagnamento), nonché addirittura della giacenza media annua dei conti correnti;

considerato che:
- utilizzando questi nuovi parametri, si è registrata l'esclusione di una percentuale compresa tra il 10 e il 30 per cento degli studenti universitari usufruitori e aventi diritto negli anni precedenti dei servizi sopra citati, in quanto il superamento della soglia Isee non aggiornata ha determinato l'estromissione dalle graduatorie a valere sulle borse di studio e per le case dello studente, nonché l'esclusione di numerosi aventi diritto dai servizi di sostegno sociale erogati dagli enti locali;
- le pensioni di invalidità e gli assegni di accompagnamento sono strumenti di sostegno al reddito per soggetti che versano in situazioni di particolare disagio e, pertanto, non possono essere considerati come parametri di calcolo della ricchezza familiare;
- gli immobili sfitti, soprattutto quelli ubicati nei centri più piccoli della Sardegna e in generale nelle zone interne dell'Isola, non possono costituire un parametro di ricchezza poiché, vista anche la particolare condizione dei nostri comuni, spesso e volentieri si è proprietari di immobili che rappresentano più un costo e una passività che una fonte di reddito, anche a causa dell'elevata tassazione e dei costi di mantenimento;
- la giacenza media dei conti correnti tiene conto, inoltre, di somme di denaro ottenute tramite prestiti e che pertanto non dovrebbero, a loro volta, essere considerate nella ricchezza e nella disponibilità patrimoniale di un nucleo familiare e invece nel calcolo attuale concorrono inevitabilmente a far superare la soglia Isee;
- nello stesso decreto del Governo si fa riferimento all'autonomia delle regioni a statuto speciale prevedendo che si attuino le disposizioni asserite, nelle forme previste dai rispettivi statuti;
- gli enti al diritto allo studio hanno richiesto, agli studenti, la presentazione dell'Isee conforme a quanto sopra richiamato a partire dal 1° gennaio 2015;

ritenuto che:
- il nuovo Isee non rispetti i principi di meritocrazia e di vera solidarietà di uno Stato sociale che tuteli le fasce deboli della nostra società, ma sia un'operazione di polizia fiscale che colpirà in particolar modo gli studenti fuori sede e i cittadini di piccoli e medi comuni;
- la Regione debba farsi portavoce della necessità di una vera giustizia sociale che miri alla tutela dei nostri studenti universitari, ma anche di tutti coloro che sono costretti a chiedere aiuto ai servizi sociali dei comuni dell'Isola;
- gli enti pubblici debbano, comunque, scongiurare l'elargizione di risorse economiche a chi, in realtà, scientemente decide di non dichiarare redditi e proprietà al fisco, attuando vere e proprie forme di elusione o evasione fiscale;

preso atto che il Parlamento, nell'aprile scorso, ha approvato una mozione per la revisione dell'Isee con l'introduzione del cosiddetto quoziente famiglia, in modo da tener maggiormente conto delle condizioni di ogni singolo nucleo familiare,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, l'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere:
1) se il nuovo modello Isee abbia trovato una corretta e coerente applicazione negli uffici della Regione e negli enti e agenzie regionali;
2) nel caso dell'assegnazione di borse di studio, alloggi e quanto spettante agli studenti universitari, se venga confermata anche nella nostra Regione una riduzione percentuale degli aventi diritto, pari a quella denunciata a livello nazionale, tra i beneficiari dello scorso anno e quelli del 2015;
3) se tutti i comuni abbiano applicato, nelle rispettive graduatorie per la concessione di servizi di carattere sociale, il nuovo modello Isee o in alcuni si sia proceduto ancora con il vecchio sistema;
4) se non ritengano opportuno intervenire presso il Governo per rivendicare una revisione dei criteri sui quali si calcola il nuovo Isee al fine di garantire una maggiore equità sociale.

Cagliari, 9 ottobre 2015