CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 130/A
INTERPELLANZA DESINI - BUSIA sulle ragioni del mancato finanziamento regionale di contratti di formazione medico specialistica per l'anno accademico 2014/2015, in aggiunta a quelli finanziati con risorse statali e sulle azioni attivate in merito.
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I sottoscritti,
premesso che:
- a norma dell'articolo 35 del decreto legislativo 17 agosto 1999,
n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CEE in materia di libera
circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro
diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE,
98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva
93/16/CEE), "le regioni e le province autonome di Trento e di
Bolzano, tenuto conto delle relative esigenze sanitarie e sulla base
di una approfondita analisi della situazione occupazionale,
individuano il fabbisogno dei medici specialisti da formare,
comunicandolo al Ministero della sanità e dell'università e della
ricerca scientifica e tecnologica" e, sulla base del fabbisogno
indicato, "il Ministro della sanità, di concerto con il Ministro
dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e con il
Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica,
sentita la conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, determina il
numero globale degli specialisti da formare annualmente, per
ciascuna tipologia di specializzazione";
- il secondo comma della predetta disposizione stabilisce che il
Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica,
acquisito il parere del Ministro della sanità, determina il numero
dei posti da assegnare a ciascuna scuola di specializzazione
accreditata, tenuto conto della capacità ricettiva e del volume
assistenziale delle strutture sanitarie inserite nella rete
formativa della scuola stessa;
- il decreto interministeriale 4 febbraio 2015, n. 68 ha disposto il
riordino delle scuole di specializzazione di area sanitaria;
- sulla base del fabbisogno individuato dalla Regioni e dalle
Province autonome di Trento e Bolzano, ex articolo 35, comma 1, del
decreto legislativo n. 368 del 1999, con decreto del 20 maggio 2015,
il Ministro della salute, di concerto con il Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il Ministro
dell'economia e delle finanze, ha determinato in 6000 il numero
globale degli specialisti da formare annualmente per l'anno
accademico 2014/2015; il decreto ministeriale stabiliva che dei 6000
contratti di formazione specialistica complessivamente previsti,
5000 fossero coperti dalle risorse a legislazione vigente e 1000
fossero subordinati all'effettiva disponibilità delle risorse
conseguenti all'approvazione del disegno di legge di assestamento
del bilancio dello Stato per l'esercizio 2015, in quanto da coprire
mediante riduzione dei capitoli di spesa dello stato di previsione
del MIUR;
- con il decreto ministeriale 21 maggio 2015, n. 307, il MIUR ha
proceduto alla ripartizione tra le diverse scuole di
specializzazione istituite presso i singoli atenei dei richiamati
6000 contratti di formazione specialistica finanziati con risorse
statali per l'anno accademico 2014/2015;
- con il medesimo decreto n. 307 del 2015, dato che l'articolo 5,
comma 4, del decreto ministeriale 20 aprile 2015, n. 48 (Regolamento
concernente le modalità per l'ammissione dei medici alle scuole di
specializzazione in medicina, ai sensi dell'articolo 36, comma 1,
del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368) prevede che le
università possano attivare, in aggiunta ai contratti di formazione
specialistica finanziati con risorse statali, ulteriori contratti
con risorse derivanti da donazioni o da finanziamenti di enti
pubblici o privati, purché i finanziamenti siano comunicati al
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca prima
della pubblicazione del bando per il relativo anno accademico, il
Ministero ha ritenuto di far conoscere preventivamente alle Regioni
le scuole di specializzazione che saranno effettivamente attivate
dal MIUR e la ripartizione dei contratti nazionali, per poter
garantire l'attribuzione di quelli aggiuntivi regionali nel proprio
territorio in modo coerente, rispetto alle singole programmazioni
dei fabbisogni;
- sempre il decreto ministeriale n. 307 del 2015 ha fissato alle
Regioni il termine del 25 maggio 2015 per la comunicazione dei
contratti aggiuntivi finanziati con risorse regionali, al fine di
consentire alle stesse di porre in essere tutti gli adempimenti
necessari affinché gli organi interessati potessero deliberare i
contratti aggiuntivi tesi a soddisfare le rispettive specifiche
esigenze in tempo utile per l'emanazione del bando di concorso;
- con il decreto ministeriale 26 maggio 2015, n. 315 il MIUR ha
indicato i posti disponibili per l'anno accademico 2014/2015 per
ciascuna scuola di specializzazione, prevedendo, in aggiunta ai
posti coperti con contratti di formazione medica specialistica
finanziati con risorse statali, l'assegnazione di posti coperti con
contratti finanziati dalle Regioni e dalle Province Autonome che
avevano comunicato tale intendimento;
rilevato che:
- nel decreto ministeriale n. 315 del 2015, la Sardegna non compare
tra le Regioni che finanziano contratti di formazione medico
specialistica per l'anno accademico 2014/2015, ivi facendosi
riferimento esclusivamente ai posti aggiuntivi coperti con
finanziamenti della Provincia autonoma di Trento, della Provincia
autonoma di Bolzano e delle Regioni Puglia, Veneto e Valle d'Aosta;
- la legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università
della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza
delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e
chirurgia) autorizza l'Amministrazione regionale a erogare, a
integrazione degli interventi statali, contributi annuali a favore
delle Università di Cagliari e di Sassari per l'istituzione di borse
di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle
facoltà di medicina e chirurgia; le Università di Cagliari e di
Sassari destinano tali benefici ai medici ammessi alle scuole di
specializzazione che siano nati in Sardegna o vi risiedano da almeno
6 anni, ovvero siano figli di emigrati sardi;
- la legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013)
all'articolo 5, comma 46, come modificato dall'articolo 1 della
legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 (Norme per la formazione
specialistica medica - Modifica del comma 46 dell'articolo 5 della
legge regionale n. 12 del 2013) ha esteso i contributi annuali di
cui alla legge regionale n. 5 del 1992 anche alla frequenza delle
scuole di specializzazione aventi sede amministrativa presso
università non sarde e sede aggregata presso le università degli
studi della Sardegna e prevede che possono accedere ai contributi i
medici abilitati all'esercizio della professione in possesso di
almeno uno tra i seguenti requisiti:
a) siano nati nel territorio della Regione;
b) siano figli di emigrati sardi;
c) siano residenti nel territorio della Regione da almeno cinque
anni alla data della richiesta di assegnazione del contratto di
formazione specialistica o abbiano conseguito il diploma di laurea
in Medicina e chirurgia in un uno degli atenei presenti in Sardegna,
ovvero Sassari o Cagliari;
- tale disposizione prescrive, inoltre, che i beneficiari mantengano
la residenza in Sardegna per tutto il periodo di frequenza;
- non si conoscono le ragioni della mancata previsione di contratti
di formazione medico specialistica finanziati dalla Regione in
aggiunta a quelli finanziati con risorse statali;
tenuto conto che:
- è la prima volta, dal 2005, che la Regione non finanzia le borse
di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione in
medicina e chirurgia;
- come rilevato anche dall'Associazione italiana giovani medici,
sede provinciale di Cagliari, la mancata previsione di finanziamenti
regionali rischia di peggiorare la crisi occupazionale nella quale
versano i giovani medici sardi, dato che il limitato numero di borse
di studio statali e il blocco del turnover dei medici ospedalieri
sta costringendo un numero sempre maggiore di giovani sardi ad
emigrare in altre Regioni o altri Paesi per poter esercitare la loro
professione;
- peraltro, nella nostra Regione, seconda in Italia per numero di
dializzati, già negli ultimi anni è mancato il finanziamento
regionale delle borse di studio per scuole di specializzazione
cardine del nostro sistema sanitario come oncologia e nefrologia;
considerato che, pertanto, la previsione di posti aggiuntivi
finanziati dalla Regione garantisce il diritto dei neolaureati sardi
di proseguire la propria formazione specialistica medica in
Sardegna, investendo, così, sul futuro della sanità sarda,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale per conoscere i motivi del mancato
finanziamento regionale di contratti di formazione medico
specialistica per l'anno accademico 2014/2015 in aggiunta a quelli
finanziati con risorse statali e quali azioni intenda intraprendere
in proposito.
Cagliari, 10 giugno 2015