CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 125/A
INTERPELLANZA AZARA - ARBAU - LEDDA - PERRA sulla gravissima situazione in cui si trova ad operare l'istituzione pubblica di assistenza e beneficenza (IPAB), Fondazione San Giovanni Battista con sede a Ploaghe, a seguito del fallimentare reiterarsi del commissariamento regionale, avviato nel lontano 2007, con l'obiettivo di procedere alla trasformazione della ex IPAB in Azienda di servizi alla persona (ASP).
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I sottoscritti,
premesso che:
- l'IPAB Fondazione San Giovanni Battista con sede a Ploaghe è una
struttura socio-sanitaria ed assistenziale che comprende: una RSA da
32 posti letto, una RSA che ospita pazienti con gravi menomazioni
psicofisiche da 20 posti letto, un centro di riabilitazione
residenziale con 20 posti letto, un centro socio-riabilitativo da 20
posti letto, una comunità terapeutica psichiatrica con 23 posti
letto, una casa protetta con 30 posti letto, un centro diurno
socio-riabilitativo con 40 posti, un servizio
ambulatoriale/domiciliare di riabilitazione con circa 70
prestazioni/die;
- tali attività impiegano 165 dipendenti, di cui 134 a tempo
indeterminato e 31 a tempo determinato oltre a circa 30
professionisti in regime di convenzione;
- la legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23, prevede che le ex IPAB
debbano essere trasformate in ASP, o ove tale ipotesi non sia
realizzabile, si proceda alla soppressione delle stesse, disponendo
che beni, personale, funzioni, patrimonio passino al comune dove ha
sede la struttura;
- in attuazione della legge regionale che disciplina il riordino
delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB), le
ASP (aziende di servizi alla persona) sono enti di diritto pubblico
dotati di autonomia statutaria, contabile, tecnica e gestionale;
seppur operanti nell'ambito del diritto pubblico devono adottare una
forma di gestione basata sulla contabilità e sul controllo di
gestione tipici delle società di capitale;
preso atto che:
- da luglio 2007 la Fondazione è sottoposta a commissariamento da
parte della Regione, con l'obiettivo di dare attuazione alla legge
regionale n. 23 del 2005 per la trasformazione delle ex IPAB in ASP;
- negli otto anni di gestione commissariale si sono succeduti
quattro commissari, ciascuno dei quali ha svolto più mandati, nel
corso dei quali sono stati presentati diversi piani di
ristrutturazione e industriali, prospettando diverse soluzioni
possibili, talvolta concordate con lo stesso Assessorato competente;
- ad oggi nessuna ipotesi ha portato all'autorizzazione definitiva
alla trasformazione, in quanto l'ente deve preventivamente
raggiungere il pareggio di bilancio, requisito essenziale per l'ASP,
secondo quanto disposto dalla stessa legge regionale n. 23 del 2005;
considerato che:
- nonostante con la finanziaria 2012 siano stati attribuiti alla
Fondazione San Giovanni Battista 25 milioni di euro, risorse gestite
direttamente dal commissario dell'epoca, per il risanamento della
situazione debitoria nei confronti del personale, dell'INPS e
dell'erario, negli otto anni la gestione commissariale dell'ente non
ha raggiunto l'obiettivo di invertire la direzione del conto
economico che ogni anno fa registrare perdite superiori ad un
milione di euro; infatti, l'azione dei commissari si è sostanziata
prioritariamente in una significativa riduzione dell'organico, tanto
che per poter rispettare gli standard minimi e l'operatività dei
turni H24, si deve ora far ricorso a contratti a tempo determinato e
a rapporti di convenzione con professionisti, permanendo comunque
criticità importanti, principalmente dovute al costo del personale
che tuttora supera l'80 per cento dei ricavi;
- a due mesi dalle assicurazioni dell'Assessore regionale
dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale sulla imminente
trasformazione della Fondazione San Giovanni Battista in azienda, la
situazione dell'ente è ulteriormente precipitata, come risulta dalla
mancata erogazione degli stipendi al personale, e dall'arretrato di
diversi mesi dei pagamenti ai fornitori e prestatori di servizi
all'interno della struttura;
- a rendere ancora più allarmante la drammatica situazione in cui
versa la Fondazione San Giovanni Battista sono intervenute le
ventilate dimissioni dell'attuale commissario reincaricato,
Costantino Foddai, già nominato nel 2007, a conferma dei fondati e
legittimi dubbi riguardo la possibile conclusione positiva
dell'annosa vicenda;
ritenuto che:
- l'indifferibile necessità di definire il percorso legislativo
previsto dalLa legge regionale n. 23 del 2005 ed avviato nel 2007
per la Fondazione San Giovanni Battista renda ormai improponibile
l'ulteriore pedissequo ricorso allo strumento del commissariamento,
sulla stregua degli otto anni trascorsi che hanno lasciato irrisolta
la situazione di grave deficit dell'ente comportando enormi spendite
di risorse pubbliche;
- sia indispensabile prospettare soluzioni alternative e che
consentano il superamento delle difficoltà estrinsecatesi nel lungo
tempo trascorso,
chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità
e dell'assistenza sociale per sapere se non ritenga:
1) opportuno, considerando l'importanza delle attività svolte dalla
Fondazione San Giovanni Battista, ed in particolare quelle svolte
per la ASL di Sassari, e visto il particolare momento di riforma
dell'intera offerta sanitaria regionale, affidare al Commissario
della ASL il compito di verificare la fattibilità dell'acquisizione
della Fondazione San Giovanni Battista, al fine di consentirNe un
effettivo snellimento, garantendo al contempo il mantenimento dei
servizi essenziali, dei livelli occupazionali ed un miglioramento
dell'offerta del territorio;
2) in alternativa, utile ed opportuno procedere alla verifica delle
possibilità di creare una struttura interna al distretto per
garantire continuità delle prestazioni necessarie al territorio e
tutelare i diritti dei lavoratori.
Cagliari, 21 aprile 2015