CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 86/C-4

INTERPELLANZA COSSA sulla spiaggia a elevata criticità di Porto Columbu - Perd'e Sali.

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Il sottoscritto,

premesso che la Regione ha riconosciuto il Programma di azione (PAC) delle coste quale strumento programmatico per l'individuazione delle aree costiere a maggiore criticità di dissesto idrogeologico ed erosione, l'inquadramento fisico e fenomenologico insistente su dette aree, le possibili opzioni e tipologie d'intervento;

considerato che la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore della difesa dell'ambiente, ha preso atto, con la deliberazione n. 53/32 del 20 dicembre 2013, dell'impostazione adottata per la redazione del Programma di azione coste e, in particolare, della classificazione delle aree catalogate a maggiore criticità geomorfologico-ambientale costiera, tra le quali è inserita la spiaggia di Porto Columbu - Perd'e Sali;

constatato che la proposta di PAC contiene un elenco di iniziative, alcune già operative e altre ancora non esecutive o programmate;

rilevato che la Giunta regionale, con la stessa deliberazione n. 53/32 del 2013, ha stabilito che il PAC costituisce la piattaforma di indirizzo prioritario per le iniziative programmatiche in materia di tutela delle coste dai fenomeni di erosione e dissesto geomorfologico, inserendo lo strumento nel quadro della Programmazione 2014-2020 dei fondi dell'Unione europea ricompresi nel Quadro strategico comune (QSC);

riscontrato che, nella scheda allegata alla deliberazione citata riferita alla spiaggia di Porto Columbu - Perd'e Sali, è riportata la seguente valutazione: "interessata da processi erosivi, innescatisi a seguito della costruzione dell'insediamento turistico-residenziale di Perd'e Sali e del porto turistico di Porto Columbu, che hanno determinato la scomparsa di buona parte del litorale sabbioso e l'attivazione di processi di smantellamento delle strutture e degli edifici costruiti a ridosso della spiaggia. Il litorale è stato interessato da interventi di difesa costiera, mediante realizzazione di opere di distaccate parallele, che non hanno arrestato il processo erosivo.";

evidenziato che, nella stessa scheda, è indicato come necessario "un intervento di completamento delle opere esistenti per provvedere alla messa in sicurezza degli insediamenti abitativi minacciati dal moto ondoso e garantire la agibilità dell'imboccatura portuale. Uno studio di dettaglio dei fenomeni erosivi e di insabbiamento dell'imboccatura portuale mediante modellazione numerica supportata dall'acquisizione di idonei dati di campo dovrebbe l'efficacia di differenti alternative infrastrutturali e gestionali, tra cui:
- operazioni di by-pass programmate con l'ausilio di draghe aspiranti-rifluenti per rimuovere i sedimenti dall'imboccatura del porto e depositare il materiale dragato nella fascia di spiaggia lato terra la schiera di frangiflutti per favorire un naturale rinascimento della spiaggia;
- realizzazione di un pennello in adatta ubicazione per limitare il trasporto dei sedimenti verso l'imboccatura portuale. A tal proposito si potrebbe ipotizzare un posizionamento a Nord della foce del Rio Su Spagnolu per intercettare parte di questi sedimenti e renderli disponibili per il naturale rinascimento della spiaggia a tergo dei frangiflutti;
- verifica della efficacia dei frangiflutti nello smorzamento dell'energia del moto ondoso incidente. A tal proposito di potrebbe prevedere l'innalzamento di tutto il coronamento del frangiflutti alla quota delle testate o la nuova modulazione di ulteriori interventi.",

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:
1) quale sia lo stato di avanzamento dell'attuazione del Programma azione coste Sardegna, con particolare riferimento alla spiaggia a elevata criticità di Porto Columbu - Perd'e Sali;
2) se il PAC Sardegna sia stato inserito nella Programmazione 2014-2020 dei fondi dell'Unione europea ricompresi nel Quadro strategico comune (QSC), come indicato nella deliberazione della Giunta regionale n. 53/32 del 20 dicembre 2013;
3) se non ritengano di dover attivare tutte le opportune procedure per la ricognizione delle risorse necessarie a evitare di inficiare un lavoro, durato anni, finalizzato alla difesa dei litorali esistenti.

Cagliari, 13 novembre 2014