CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 85/A
INTERPELLANZA TEDDE - TOCCO - CHERCHI Oscar - PITTALIS - CAPPELLACCI - FASOLINO - LOCCI - PERU - RANDAZZO - TUNIS - ZEDDA Alessandra in relazione ai depositi cauzionali chiesti da Abbanoa Spa per i vecchi e per i nuovi contratti di fornitura idrica.
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I sottoscritti,
premesso che Abbanoa Spa, società che gestisce il
servizio idrico integrato su tutto il territorio sardo, sta
chiedendo agli utenti, vecchi e nuovi, il pagamento di un deposito
cauzionale che nelle fattispecie più significative è pari a 92,25
euro per le utenze domestiche famiglie numerose, 55,39 euro per
utenze domestiche residenti, 64 euro per quelle domestiche non
residenti (seconde case) e 132,24 euro per le non domestiche, che
sono quelle relative ad aziende;
evidenziato che:
- Abbanoa Spa giustifica il tentativo di imporre questo nuovo
balzello come un obbligo derivante dalle delibere AEEG (Autorità per
l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico) n. 86 del 28
febbraio 2013 e n. 643 del 27 dicembre 2013 per "coprire eventuali
insolvenze che, in caso contrario, peserebbero sulla totalità delle
persone che pagano regolarmente";
- si tratta di una somma a cui il gestore andrà ad attingere in caso
di morosità del cliente; ne consegue che in caso di morosità sarà
vietata la sospensione della fornitura nei limiti dell'importo
cauzionale, importo che poi il gestore andrà a richiedere nella
bolletta successiva al fine di rifornire il deposito;
acclarato che:
- le delibere AEEG introducono una mera facoltà per i gestori e non
un obbligo giuridico: Abbanoa Spa, in buona sostanza, può chiedere
il deposito cauzionale, ma non lo "deve chiedere";
- il gestore Abbanoa Spa non può richiedere all'utente finale il
versamento del deposito cauzionale, né altre forme di garanzia,
qualora non abbia adottato e pubblicato secondo le modalità di cui
alla deliberazione n. 586/2012/R/IDR una Carta dei servizi conforme
alla normativa in vigore, adempimento non assolto da Abbanoa che ha
adottato la Carta dei servizi nel 2007 senza mai adeguarla alle
norme vigenti;
- poiché per le utenze condominiali Abbanoa emette una fattura
cumulativa e per tali utenze il deposito è pari alla somma dei
depositi dei singoli utenti, nonostante il deposito cauzionale non
possa essere richiesto agli utenti che godono di agevolazioni
tariffarie di carattere sociale si corre il rischio che in sede di
ripartizione gli utenti svantaggiati debbano contribuire a pagare il
deposito cauzionale;
osservato che:
- le predette delibere dell'AEGG possono incidere sui contratti
d'utenza in essere e derogare a norme in vigore solo allorché le
nuove disposizioni vadano a favore dell'utente, e non pare questo il
caso; le motivazioni di Abbanoa, secondo la quale "le cauzioni a
ogni buon conto non sono che una forma di garanzia richiesta ai
clienti: servono a coprire eventuali insolvenze che, in caso
contrario, peserebbero sulla totalità delle persone che pagano
regolarmente" seppur ipoteticamente aderenti al disposto delle
delibere AEGG in realtà, poiché Abbanoa agisce in regime di
monopolio assoluto e non è possibile fare a meno della fornitura
idrica, sono affatto strumentali in quanto è evidente che il
deposito cauzionale diventa una donazione priva di causa per
l'intera vita dell'utente e degli eredi;
- le somme introitate a titolo di deposito cauzionale si profilano,
invece, come una ciambella di salvataggio finanziario a carico delle
famiglie sarde per risolvere i problemi gestionali di Abbanoa;
ritenuto che in un momento in cui la crisi economica aggredisce le
famiglie e le imprese e rischia di affondare l'intero sistema
economico isolano, con rischi di tenuta del sistema sociale, non
pare utile ed equo che un ente monopolistico adotti queste
iniziative che vanno ad aggravare una situazione molto delicata,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione per sapere
quali urgenti iniziative e direttive intenda assumere e in che tempi
affinché Abbanoa Spa ritiri o revochi un atto di dubbia legittimità
e, comunque, inopportuno e dannoso per le famiglie e le aziende che
stanno affrontando una crisi economica senza precedenti.
Cagliari, 11 novembre 2014