CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 84/C-5
INTERPELLANZA MORICONI su piano di metanizzazione per la Sardegna attraverso impianti di rigassificazione del gas metano.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- la Sardegna è l'unica regione della Repubblica non servita dalla
rete nazionale di distribuzione del gas metano;
- la mancata metanizzazione incide negativamente sia sui costi delle
attività d'impresa e industriali isolane, che sulla spesa delle
singole famiglie, tutti costretti, in assenza di alternative,
all'approvvigionamento di energia proveniente da fonti molto più
onerose del metano, tanto da porsi come una delle cause principali
del ritardo nello sviluppo della Sardegna rispetto alla media
nazionale ed europea;
- il metano, oltre che a rappresentare un minor costo, si
caratterizza per una sensibile riduzione delle emissioni di anidride
carbonica, proponendosi come fonte primaria per il conseguimento
degli obiettivi preposti dalle direttive comunitarie per la
riduzione di emissioni entro il 2020 di una aliquota pari al 20 per
cento da parte di tutti gli stati membri;
evidenziato che:
- allo stato, l'unica possibilità per creare, in tempi il più
possibile ragionevoli, una rete di distribuzione del metano in
Sardegna è rappresentata dall'installazione di impianti per la
rigassificazione da collegare in rete attraverso l'utilizzo delle
infrastrutture già esistenti e coincidenti con le aree industriali
di Macchiareddu-Sarroch e Porto Torres;
- nelle suddette aree industriali, oltre ai servizi e alle
infrastrutture fondamentali, le cui disponibilità consentono un
rilavante risparmio, esistono già le competenze e le professionalità
in grado di assicurare la funzionalità degli impianti stessi di
rigassificazione;
atteso che:
- le utenze potenziali nell'area vasta di Cagliari costituiscono
circa il 50 per cento del fabbisogno regionale (industriale e
civile), rappresentate dall'area metropolitana (450.000-500.000
abitanti) e dalle aree industriali di Macchiareddu-Sarroch;
facilmente raggiungibile con una pipeline è, inoltre, l'area
industriale di Portovesme;
- le utenze potenziali nell'area di Porto Torres-Sassari-Alghero
costituiscono circa il 30 per cento del fabbisogno regionale
(industriale e civile), rappresentate dall'area metropolitana (circa
200.000 abitanti) e dall'area industriale di Porto Torres; anche in
questo caso è difficilmente raggiungibile con una pipeline l'area di
Olbia,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dell'industria per sapere:
1) se la Giunta regionale non ritenga opportuno valutare,
urgentemente, tutte le iniziative da intraprendere al fine di
consentire alla Sardegna di potersi approvvigionare, al pari di
tutte le altre regioni d'Italia e d'Europa, del metano quale fonte
energetica indispensabile a supporto dello sviluppo socio economico
dell'isola;
2) se, in virtù di ciò, tra le ipotesi, la Giunta regionale non
ritenga opportuno valutare, con la stessa identica urgenza, di
intraprendere tutte le iniziative utili e necessarie al fine di
poter dotare l'isola dei terminali di rigassificazione, nelle aree
industriali riportate in premessa per le ragioni vantaggiose, già
citate, sia sotto il profilo economico che infrastrutturale;
3) in caso affermativo:
- se la Giunta regionale non ritenga opportuno richiedere al Governo
l'inclusione della Sardegna nel documento delle Strategie
energetiche nazionali (SEN) e negoziare con lo stesso l'adozione di
procedure straordinarie, tese a colmare il gap energetico della
Sardegna col resto del territorio dello Stato, al fine di ridurre
sensibilmente i tempi necessari per la realizzazione delle
infrastrutture finalizzate alla creazione di una rete di
distribuzione regionale attraverso una dorsale che colleghi i
distretti industriali serviti dai rigassificatori col territorio
regionale e avviare l'iter che prevede la realizzazione di un piano
per il trasporto del metano via mare con navi metaniere da
depositare nei terminali di ricezione per lo stoccaggio, la
rigassificazione e la successiva distribuzione alle utenze;
- se non ritengano di valutare, sin da ora, lo studio di un modello
gestionale di tipo misto che veda il coinvolgimento della Regione in
collaborazione con i soggetti qualificati operanti nelle aree
industriali individuate.
Cagliari, 7 novembre 2014