CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

INTERPELLANZA N. 64/A

INTERPELLANZA DEDONI - COSSA - CRISPONI, sull'immediato pericolo di chiusura dei circoli degli emigrati sardi all'estero.

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I sottoscritti,

premesso che i circoli e le organizzazioni degli emigrati sardi rappresentano 800 mila cittadini isolani residenti all'estero e almeno 1,5 milioni di emigrati di seconda e terza generazione;

considerato che:
- i circoli degli emigrati sardi nel mondo hanno raggiunto un numero massimo di 130 unità sparse nei vari continenti;
- in tempi recenti, hanno cessato le attività alcuni circoli tra i più importanti, come quelli di Parigi, Bruxelles, Toronto e L'Aia, e che è prevista la chiusura di numerosi altri circoli nel corso dell'anno;
- a oltre sei mesi dal suo insediamento, la Giunta regionale non ha ancora provveduto a nominare i componenti la Consulta dell'emigrazione ai sensi della legge regionale 15 gennaio 1991, n. 7;
- non è stato adottato un Piano annuale per l'assegnazione delle risorse;
- è previsto uno stanziamento di euro 2.000.000 contro gli euro 4.500.000 stanziati nel 2011;
- ancora non risulta essere stato versato il saldo del 30 per cento, relativo ai contributi per l'annualità 2013 e non è stato erogato alcun anticipo per quella del 2014;

attestato che i circoli degli emigrati hanno provveduto ad anticipare per dieci mesi, con risorse proprie, le spese per la locazione e la gestione delle sedi;

appreso che il presidente della Federazione dei circoli sardi in Germania ha scritto, nei giorni scorsi, al Presidente della Regione chiedendo istruzioni su come procedere alla chiusura dei quattordici circoli federati e alla restituzione alla Regione degli arredi di sua proprietà, stante l'impossibilità a continuare ad anticipare le spese di gestione in assenza di qualsiasi contributo regionale;

valutato che i circoli degli emigrati sardi costituiscono un formidabile veicolo promozionale per le produzioni e per le località turistiche dell'Isola, oltre a essere un naturale luogo di rappresentanza per il popolo sardo, per le sue tradizioni e per la sua cultura e hanno sostenuto, nel corso degli anni, l'economia regionale con le rimesse frutto dei risparmi dei nostri corregionali che lavorano all'estero;

sottolineato che, a causa del perdurare della gravissima crisi economica che interessa la Sardegna, il fenomeno dell'emigrazione di massa, mai del tutto scomparso, è di nuovo in forte incremento, tanto che alcuni comuni sardi stanno incentivando economicamente i giovani che intendono emigrare in cerca di occupazione e, pertanto, è necessaria una maggiore presenza dell'associativismo sardo nei territori di destinazione dei nuovi emigrati, affinché questi possano trovare un'accoglienza dignitosa oltre all'assistenza di cui possono aver bisogno, dal disbrigo delle pratiche burocratiche alla ricerca di un lavoro, e non sentirsi così abbandonati a se stessi,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio affinché riferisca quali misure la Giunta regionale intende adottare:
1) al fine di nominare nel più breve tempo possibile i componenti la Consulta dell'emigrazione;
2) al fine di dotarsi nel più breve tempo possibile di un piano annuale per l'assegnazione delle risorse spettanti ai circoli degli emigrati sardi;
3) al fine di corrispondere ai circoli degli emigrati e alle loro federazioni il saldo dei contributi relativo all'annualità 2013;
4) al fine di erogare una congrua anticipazione a valere sui contributi per l'annualità 2014;
5) nelle more dell'approvazione dell'assestamento del bilancio 2014, al fine di incrementare lo stanziamento previsto a favore dei circoli degli emigrati e delle loro federazioni di una somma non inferiore a euro 1.500.000;
6) affinché sia possibile riaprire i circoli degli emigrati di Parigi, Bruxelles, Toronto e L'Aia;
7) al fine di presentare un disegno di legge di riordino del sistema dei circoli degli emigrati, che riconosca a questi ultimi un ruolo attivo nella promozione e nella rappresentanza della Sardegna nel mondo.

Cagliari, 25 settembre 2014