CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 55/A
INTERPELLANZA COSSA - DEDONI - CRISPONI sul futuro dei lavoratori cosiddetti "utilizzati".
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I sottoscritti,
premesso che in Sardegna migliaia di lavoratori sono
stati espulsi dai processi produttivi e beneficiano di
ammortizzatori sociali in deroga;
constatato che circa 400 persone sono state impiegate, per effetto
di accordi stipulati con la Regione, dagli enti pubblici (ASL,
comuni, province, ecc.) in progetti di "utilizzo" e hanno percepito
fino al 31 agosto 2014 un sussidio integrato;
considerato che, a seguito dell'entrata in vigore del decreto
interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014, che disciplina i
nuovi criteri per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga
alla normativa vigente, i lavoratori di cui sopra non potranno più
beneficiare del sussidio finora riconosciuto;
evidenziato che alla fine dell'anno in corso scadranno anche i
progetti di impiego senza possibilità di ulteriori proroghe;
valutato che la Giunta regionale ha dichiarato di essere riuscita ad
individuare per i lavoratori cosiddetti "utilizzati" una misura
(pari a 700 euro mensili) della durata di quattro mesi (fino al 31
dicembre 2014) che non garantisce però malattia o qualsiasi altra
copertura previdenziale;
rilevato che la Giunta regionale, con la deliberazione n. 33/14 del
29 agosto 2014, ha stabilito di destinare euro 2.628.821,52 (Asse II
Occupabilità - POR 2007/2013) ed eventuali ulteriori economie al
finanziamento di politiche del lavoro destinate a coloro che, avendo
beneficiato di ammortizzatori sociali in deroga negli ultimi tre
anni, risultino disoccupati ed in condizione di non poterne più
fruire,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e
sicurezza sociale per sapere:
1) quali misure urgenti intendano attivare per garantire ai
lavoratori cosiddetti "utilizzati" la possibilità di reinserirsi nel
mercato del lavoro con tutte le opportune garanzie e coperture
previdenziali, senza dover periodicamente ritrovarsi in drammatiche
situazioni di incertezza, con pericolose conseguenti ricadute
economiche e sociali;
2) quali politiche del lavoro di lungo periodo intendano elaborare,
al fine di ridurre la grave crisi occupazionale che registra in
Sardegna livelli mai raggiunti finora e che sembra non attenuarsi
neanche in conseguenza degli incrementi di occupati legati alle
attività stagionali.
Cagliari, 3 settembre 2014