CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 52/A
INTERPELLANZA ARBAU - LEDDA - AZARA - PERRA sulla vertenza Meridiana e sulla necessità di costituire un sistema aeroportuale della Sardegna.
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I sottoscritti,
premesso che:
- la gravissima crisi economica ha travolto il trasporto aereo, con
i vettori con attività nazionale che non riescono più a fare utili;
- in Italia l'industria del trasporto aereo ha, peraltro,
sperimentato a proprie spese la liberalizzazione introdotta
"allegramente" senza, cioè, la consapevolezza della necessità di un
importante accompagnamento regolatorio del processo. La politica
italiana ha guardato alla faccia positiva della medaglia della
liberalizzazione del settore e, a differenza di ciò che è accaduto
nel resto d'Europa, non ha introdotto né agevolato una rete di
protezione formale o sostanziale, della propria industria. Le crisi
aziendali e l'incapacità a competere hanno molte radici, alcune
importanti, nell'assenza di una politica generale dei trasporti al
cui interno inserire quella del settore;
- in Sardegna il sistema non risponde a una "logica-regione" e non
deriva da un ordinato processo di programmazione di sviluppo
economico del territorio. Piuttosto, è effetto di una vera e propria
patologia: "il localismo". Abbiamo strutture aeroportuali, ma non
abbiamo un "sistema aeroportuale". Sarebbe necessario ordinare le
infrastrutture esistenti, classificarle per importanza relativa a
dimensioni, capacità di attrarre traffico originante ed investimenti
sostenuti;
- viceversa, la gestione dei servizi low cost ha evidenziato,
ulteriormente, la mancanza di una strategia regionale e la rincorsa
ad avere un passeggero in più che ha posto i nostri aeroporti nelle
condizioni di farsi una guerra tra poveri a favore dei soggetti che
sfruttano questa condizione per imporre i propri interessi;
considerato che:
- in questo scenario la compagnia "sarda" Meridiana, fondata con il
nome di Alisarda il 29 marzo del 1963 dal Principe KarTm al-Hussayn
Aga Khan, con l'intento di promuovere il turismo in Sardegna, non fa
parte di nessuna strategia regionale;
- la presenza di Meridiana Fly nel territorio regionale, nonché
gallurese, ha contribuito nel tempo a rafforzare il sistema
economico, non solo per la consistenza dell'azienda in termini di
occupazione, circa 2800 dipendenti, ma per le caratteristiche stesse
della Compagnia che ha contribuito e contribuisce ad abbattere la
condizione di isolamento della comunità regionale e concorre a
realizzare la mobilità e la continuità territoriale dei sardi;
rimarcato che:
- la compagnia Meridiana, tuttavia, è in crisi, con 1350 dipendenti
in cassa integrazione che rischiano di impattare sulla già precaria
situazione economica del territorio. In un'azienda fiorente come
Meridiana, la curva decrescente ha avuto inizio con il picco
negativo nel 2010, anno in cui l'allora amministratore delegato
Gianni Rossi decise di integrare la vecchia Meridiana con la
controllata Eurofly dando vita all'odierna Meridiana Fly;
- per il rilancio della Compagnia si lavora al completamento del
programma di riduzione dei costi, attraverso l'ottimizzazione del
network operativo, l'aumento dell'utilizzo della flotta,
l'incremento del load factor, la revisione di tutti i contratti con
i fornitori e la riduzione del costo del lavoro tramite un più
consistente uso della CIGS. Inoltre, la Società prevede di
rilanciare commercialmente il brand, anche attraverso lo sviluppo di
partnership, che tramite una grande alleanza permetta alla compagnia
di rigenerare traffico a tutela dei lavoratori posti in CIGS;
- la continuità territoriale in essere non agevola di certo i sardi,
in quanto per poter garantire la tariffa unica anche a chi non
risiede nella nostra isola vengono utilizzate le risorse stanziate a
discapito delle tratte minori, contenute nei precedenti bandi, CT2,
penalizzando i sardi. La rinuncia alla partecipazione per lo scalo
di Cagliari da parte di Meridiana, suscita non poche perplessità per
tutti i lavoratori operanti presso la base di armamento; questo
potrebbe essere il preludio alla possibile dismissione della
compagnia dal territorio sardo. Sembrerebbe che Meridiana non abbia
una visione industriale che guardi a lungo termine.
- è necessario istituire un tavolo di crisi permanente, in quanto
parliamo della vertenza più importante, in termini numerici, che la
Regione abbia mai avuto sul proprio territorio. È facile
comprendere, infatti, che ci sono professionalità specializzate di
altissimo valore in possesso di certificazioni, brevetti e
abilitazioni che rischiano di perdere, insieme all'allenamento che
rimane un'assoluta necessità per rimanere idonei. Esempio eclatante
sono i piloti, ma lo stesso discorso vale, ad esempio, per i tecnici
aeronautici. Queste professionalità necessitano di interventi
straordinari per non vedere depauperato un patrimonio professionale
di enorme valore per l'industria italiana del trasporto aereo;
- mentre su Alitalia il governo si è impegnato per trovare le
soluzioni meno impattanti possibili, sulla vertenza Meridiana vige
un sostanziale silenzio istituzionale e non è più accettabile che
Meridiana Fly spa faccia volare su molte rotte del proprio network,
oltre ad aeromobili ed equipaggi della società Air Italy,
controllata dalla holding Meridiana spa, anche altre società
dell'est europeo tra le quali Blu Air (rumena) e Air Explore
(slovacca), non utilizzando il proprio personale. Inoltre con queste
ultime due società sono stati definiti dei contratti di Wet Lease,
vale a dire noleggio con equipaggio; la cosa bizzarra è che la
società ha annunciato il licenziamento a partire dal 2015 di 1.350
dipendenti, già in cassa integrazione guadagni straordinaria e
appartenenti alle categorie del personale di terra, degli assistenti
di volo e dei piloti, oltre ai dipendenti della società controllata
Meridiana Maintenance spa. La maggiore causa degli esuberi del
personale risulta essere il travaso di attività da Meridiana Fly
verso altri vettori,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale dei trasporti per sapere:
1) quali siano gli intendimenti e le azioni già poste in essere in
ordine alla vertenza "Meridiana";
2) se non ritengano necessario procedere con urgenza alla
costituzione di un sistema aeroportuale della Sardegna che coinvolga
il vettore "sardo" in una strategia di medio-lungo periodo.
Cagliari, 1° settembre 2014