CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 41/A
INTERPELLANZA TOCCO - PITTALIS - PERU - RANDAZZO - ZEDDA Alessandra - CAPPELLACCI - FASOLINO sullo stato di precarietà del personale dell'Ente foreste della Sardegna.
***************
I sottoscritti,
premesso che l'Ente foreste della Sardegna è un ente
pubblico non economico, istituito con legge regionale n. 24 del
1999, modificata con legge regionale n. 12 del 2002, la cui
disciplina è imposta dalla legislazione regionale e statutaria dalla
cui potestà è regolamentata;
considerato che:
- al personale dell'Ente è riconosciuto un comparto di
contrattazione distinto dal comparto del personale
dell'Amministrazione regionale e degli enti regionali, al quale si
applica il contratto collettivo nazionale di lavoro degli operai
forestali ed impiegati agricoli addetti ai lavori di sistemazione
idraulico forestale;
- al personale dell'Ente non dovrebbe applicarsi la normativa
giuridica del personale della pubblica amministrazione, ma quella
prevista dalla normativa di natura privatistica, né tantomeno le
norme nazionali di contenimento della spesa pubblica;
rilevato che l'articolo 15, comma 26, della legge regionale n. 2 del
2007 disponeva che "l'Ente foreste della Sardegna, al fine di
avviare un procedimento di stabilizzazione dei lavoratori, è
autorizzato, all'interno della dotazione di personale presente al 1o
gennaio 2005, a ridistribuire l'orario di lavoro derivante da
cessazioni e abbandoni verificatisi per qualsiasi motivo,
prioritariamente su lavoratori già dipendenti dell'ente a orario
ridotto, turnisti e sui lavoratori stagionali nei cantieri dove non
sono presenti i lavoratori turnisti. Le modalità e i criteri sono
definiti da appositi programmi operativi, predisposti dall'Ente
foreste d'intesa con le organizzazioni sindacali di categoria e
approvati con apposita delibera della Giunta regionale";
tenuto conto che l'efficienza e l'efficacia dell'attività di
prevenzione, monitoraggio, controllo ed intervento svolta dal
personale forestale, risultando di fondamentale importanza nel
territorio regionale, soprattutto nel periodo estivo, rischia di
essere compromessa dal persistente stato di precarietà che investe
oltre mille lavoratori che da anni operano nel settore su più fronti
e che, anche attraverso le organizzazioni sindacali di categoria,
hanno manifestato in più occasioni il disagio connesso alla mancata
stabilizzazione in capo all'Ente;
considerato altresì che è auspicabile, oltre alle esigenze di
stabilizzazione ed eliminazione del precariato, un rilancio delle
politiche di sviluppo, pianificazione e organizzazione da parte del
governo regionale, che investa la generalità delle risorse umane
impiegate, nell'ottica di un proficuo e virtuoso utilizzo delle
stesse nei vari contesti e comparti in cui si estrinseca l'attività
dell'Ente foreste della Sardegna, salvaguardando, al contempo, il
posto di lavoro di tanti padri di famiglia,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della difesa dell'ambiente:
1) sullo stato di attuazione del programma di stabilizzazione dei
precari dell'Ente foreste, secondo quanto previsto dall'articolo 15,
comma 26, della legge regionale n. 2 del 2007, attuando in tempi
rapidi la rimozione degli ostacoli di carattere burocratico e
facendo chiarezza sulle risorse da impiegare allo scopo;
2) sulla riorganizzazione e rilancio dell'Ente, mirando al
potenziamento delle politiche di tutela, sviluppo ed intervento del
comparto boschivo, agendo sulla professionalità e l'esperienza del
personale operante, al fine di implementare e salvaguardare il
patrimonio boschivo e gli habitat regionali da una fruizione
indiscriminata ed incontrollata.
Cagliari, 10 luglio 2014