CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 37/C-1
INTERPELLANZA TRUZZU sulle recenti procedure di stabilizzazione poste in essere dall'Amministrazione regionale.
***************
Il sottoscritto,
premesso che:
- il Presidente Pigliaru nelle sue dichiarazioni programmatiche
rivendicava la volontà di procedere al governo della macchina
regionale attraverso una rinnovata qualità istituzionale, garantendo
trasparenza e semplificazione;
- dichiarava inoltre di volere un'amministrazione regionale
riformata e snella, capace di "identificare con chiarezza e
responsabilità, premiare le competenze, sanzionare le inefficienze",
nonché affermava di voler valorizzare le "professionalità
dell'Amministrazione realizzando una banca dati delle competenze,
oggi di fatto assente, del personale regionale che consentirà una
maggiore efficienza degli uffici e, insieme, la definizione di una
programmazione concorsuale funzionale al raggiungimento degli
obiettivi di governo";
- dichiarava ancora che "l'organizzazione della Regione è resa dalla
legge n. 1 del 1977, da allora modificata solo per far fronte alle
contingenze, in regimi di assoluta urgenza, e sempre in totale
assenza di strumenti di partecipazione e valutazione delle politiche
pubbliche";
- l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della
Regione ha dichiarato, in occasione di un'audizione presso la
Seconda Commissione, che, a detta degli uffici, non era possibile
procedere a concorsi in quanto la Regione nel corso del 2013 aveva
già sforato il budget relativo alle spese per il personale e che
l'ingresso all'interno dell'Amministrazione regionale deve avvenire
nel rispetto degli obblighi imposti dalla Costituzione, ovvero
tramite procedure concorsuali a evidenza pubblica;
considerato che:
- si è appreso dalla stampa che la Regione ha, ai primi di luglio,
provveduto alla stabilizzazione di oltre 50 precari, molti dei quali
inseriti in organico con contratti di collaborazione continuativa e
comunque non con contratti di lavoro subordinato a tempo
determinato;
- si è appreso da un comunicato sindacale che i dipendenti detentori
dei requisiti di vera selezione pubblica, e quindi che possono
vantare un diritto alla stabilizzazione, sono solo 21;
considerato, altresì, che:
- si è appreso, sempre da recenti notizie stampa, che alcuni dei
soggetti interessati alla stabilizzazione pare abbiano avanzato
richiesta di immissione in ruolo tramite contratto part-time;
- il decreto legge n. 101 del 2013, convertito in legge n. 125 del
2013, contiene una serie di norme finalizzate al superamento del
fenomeno del precariato quali in particolare:
a) la modifica del comma 2 dell'articolo 36 del decreto legislativo
n. 165 del 2001, stabilendo che "per prevenire fenomeni di
precariato, le amministrazioni pubbliche, nel rispetto delle
disposizioni del presente articolo, sottoscrivono contratti a tempo
determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie
vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato [...] ferma
restando la salvaguardia della posizione occupata nella graduatoria
dai vincitori e dagli idonei per le assunzioni a tempo
indeterminato;
b) la possibilità per le amministrazioni di avviare procedure
concorsuali per titoli ed esami, per assunzioni a tempo
indeterminato per coloro che siano stati in servizio massimo al 1°
gennaio 2008 con tre anni di tempo determinato maturato nel
quinquennio precedente, ovvero per coloro che alla data del 30
ottobre 2013 hanno maturato, negli ultimi cinque anni, ovvero
nell'arco temporale che va dal 30 ottobre 2008 al 30 ottobre 2013
almeno tre anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a
tempo determinato alle dipendenze dell'amministrazione che emana il
bando;
- in estrema sintesi, il processo di stabilizzazione è limitato ai
lavoratori con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato,
in seguito a selezione pubblica o procedure selettive pubbliche per
titoli ed esami, mentre i lavoratori con contratto di collaborazione
hanno diritto esclusivamente a un punteggio in virtù del servizio
prestato nella valutazione dei titoli, in occasione dei concorsi
pubblici;
- al momento non è dato sapere con certezza quale sia il numero di
lavoratori con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
o con contratto di collaborazione nell'intero comparto Regione;
- al momento non è dato sapere quanti e quali siano i lavoratori che
hanno superato effettive selezioni a evidenza pubblica;
appurato che:
- a oggi vi sono diversi soggetti che hanno superato procedure
selettive concorsuali risultando pertanto idonei all'immissione
nell'organico della Regione secondo il rispetto del dettato
costituzionale, eppur tuttavia non sono mai stati chiamati a in
servizio presso l'Amministrazione regionale, nonché altri soggetti,
legittimati a essere inseriti nel comparto Regione sulla base di
specifiche disposizioni di legge del Consiglio regionale, che
attendono da tempo l'applicazione delle stesse,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione
per conoscere:
1) se sia stata effettuata una preventiva ricognizione del personale
da stabilizzare, sulla base delle recenti innovazioni normative,
nell'intero comparto Regione;
2) quanti siano oggi i precari che nel corso degli ultimi 5 anni
siano stati inseriti nel comparto Regione in virtù di contratti di
lavoro subordinato a tempo determinato;
3) quanti siano oggi i precari che nel corso degli ultimi 5 anni
siano stati inseriti nel comparto Regione in virtù di contratti di
collaborazione coordinata e continuativa;
4) quanti siano oggi i precari, gli stabilizzandi e i recenti
stabilizzati nel comparto Regione che hanno realmente superato una
procedura concorsuale;
5) tramite quali adeguati atti amministrativi è stato verificato per
i recenti stabilizzati l'eventuale superamento di una procedura
concorsuale;
6) quali siano le risorse economico-finanziarie necessarie per
procedere alla stabilizzazione dei soggetti sopraccitati e su quali
capitoli di bilancio siano allocate;
7) quanti siano i posti a concorso residui eventualmente
disponibili, suddivisi per categoria e per area professionale, al
termine del processo di stabilizzazione;
8) quanti siano i soggetti interessati alla stabilizzazione inseriti
in ruolo con contratto a tempo pieno e quanti con contratto a tempo
parziale;
9) se, per il personale eventualmente stabilizzato con contratto a
tempo parziale, siano state rispettate le procedure previste dalla
legge regionale n. 31 del 1998 e dal contratto collettivo regionale
di lavoro in merito all'esclusività del rapporto;
10) se le dichiarazioni programmatiche, che prevedevano una maggiore
efficienza degli Uffici, una programmazione concorsuale funzionale
agli obiettivi di governo, una valorizzazione del personale
attualmente in servizio secondo criteri di merito e competenza, una
maggiore qualità istituzionale determinata da un rigoroso rispetto
delle norme, la valutazione delle politiche pubbliche, a quattro
mesi dall'insediamento, siano ancora valide o debbano essere
aggiornate.
Cagliari, 4 luglio 2014