CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
INTERPELLANZA N. 23/C-2
INTERPELLANZA TRUZZU sulla situazione della Fondazione Film Commission.
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Il sottoscritto,
premesso che:
- di recente alcune testate giornalistiche hanno pubblicato notizie
sulle condizioni in cui versa la Fondazione Film Commission e hanno
riportato critiche sulla gestione della fondazione da parte del
presidente e del direttore;
- in data 2 ottobre 2013 si dimetteva dal consiglio di
amministrazione (CdA) della fondazione la signora Rosanna Castangia,
membro del CdA, con una la lettera di forte denunzia circa la scarsa
trasparenza nella gestione della fondazione nonché l'assenza di
qualsiasi progetto;
- il presidente Antonello Grimaldi ha attirato le lamentele degli
altri operatori del settore in quanto il festival di cui era
direttore artistico sino a pochi giorni prima della sua nomina a
presidente, ha ricevuto, per il 2013, la metà delle risorse
destinate a tutti i festival ed egli, come affermato dalla signora
Castangia non ha ritenuto opportuno astenersi in occasione delle
votazioni;
- il CdA dal 2011 ad oggi non ha mai deliberato, come prevede lo
statuto della Film Commission (articolo 10), sull'ammissione dei
nuovi soci (enti locali - soggetti pubblici - soggetti privati) che
debbono far parte del consiglio generale, organo fondamentale
previsto dallo statuto, i cui membri sono chiamati anche a
concorrere alla formazione del patrimonio della stessa fondazione e
a nominare i componenti del CdA (dopo la prima nomina da parte della
Giunta regionale, articolo 9.1) e il revisore dei conti;
- il CdA della fondazione ha continuato a riunirsi e deliberare
nonostante due dei suoi membri si fossero dimessi e nonostante lo
statuto ne preveda la sostituzione entro 30 giorni (articolo 9.3);
tutt'ora un nuovo membro si è dimesso e non è dato sapere se sia
stato sostituito;
appurato che:
- con deliberazione della Giunta regionale n. 46/2012 alla
fondazione veniva assegnata la somma di 520.000 euro da destinare a
favore degli operatori del settore tramite bandi pubblici previa
l'approvazione di appositi regolamenti che definissero esattamente
criteri e modalità dell'erogazione dei benefici; non è dato sapere
se tali regolamenti, criteri e modalità siano mai stati approvati
dal CdA;
- non è dato sapere se l'ultimo bando per la nomina del nuovo
direttore, scaduto il 19 maggio 2014 sia stato adeguatamente
pubblicizzato, visto e considerato che non è neppure comparso sulla
pagina istituzionale della Film Commission;
- la Film Commission, pur essendo un organo di promozione, così
definita dalla legge istitutiva e dallo stesso statuto, dalla sua
istituzione ha dato prova di scarsa capacità di promozione e
comunicazione delle sue stesse iniziative e ad oggi pare non abbia
mai aperto un tavolo pubblico con le associazioni che operano in
Sardegna al fine di avviare una valida politica di confronto e
sostegno all'attività cinematografica;
- la Film Commission non ha personale ad esclusione della direttrice
che ha operato da sola dal 2012 ad oggi con un carico di lavoro
eccezionale, tant'è vero che le richieste degli operatori rimangono
spesso inevase e solo ultimamente sono state pubblicate le
graduatorie dei bandi pubblicati un anno fa, relativi alla
formazione del personale, ma ancora gli esiti non si conoscono;
valutato che attraverso le immagini di un film è possibile
promuovere un territorio e diverse regioni italiane hanno
favorevolmente sperimentato negli ultimi anni il valore del
cosiddetto cineturismo, nonché la capacità dello stesso di produrre
importanti ricadute economiche ed occupazionali per il territorio,
come dimostra l'operato dell'Apulia Film Commission che nel 2013 in
Puglia, con ben 56 progetti filmici, ha fatto ricadere sulla regione
10 milioni e mezzo di euro, a fronte di uno stanziamento di 2
milioni e mezzo circa,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore
regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione,
spettacolo e sport per conoscere:
1) quale sia l'apporto che lo sviluppo delle attività
cinematografiche possa arrecare allo sviluppo della Sardegna dal
punto di vista economico, occupazionale, promozionale e turistico,
così come è avvenuto in Puglia e in Piemonte;
2) se intendano confermare il signor Antonello Grimaldi presidente
della Fondazione Film Commission;
3) se intendano provvedere, ed eventualmente come, agli
inconvenienti derivati dalla legge n. 15 del 2006 istitutiva della
Film Commission e dallo statuto stesso della Fondazione, al fine di
attribuire alla fondazione tutti i poteri e facoltà necessarie per
promuovere lo sviluppo del cinema in Sardegna, definendo le
necessarie regole e criteri, anche al fine di evitare gestioni
personalistiche e discrezionali;
4) quali azioni intendano porre in essere affinché venga conferita
la giusta importanza alla promozione dell'Isola e quali bandi
intendano attivare per le attività di sola promozione del cinema in
Sardegna, come previsto dall'articolo 15 della legge regionale n. 15
del 2006;
5) quali azioni intendano promuovere per fare sì che il CdA deliberi
in merito all'ammissione di nuovi soci che debbono formare il
consiglio generale previsto dallo statuto e dovrebbero conferire la
quota del fondo di dotazione della Fondazione Film Commission;
6) quali azioni intendano porre in essere affinché tutta l'attività
svolta dalla Fondazione Film Commission sia resa pubblica con la
pubblicazione dei verbali, dei bilanci e di qualsiasi altro
documento necessario a verificare l'operato;
7) come intendano ottemperare all'articolo 14 della legge regionale
n. 15 del 2006 che prevede la costituzione della Fondazione
"Cineteca Regionale Sarda";
8) quali azioni intendano porre in essere per sostenere
l'aggiornamento tecnologico del settore, stante la chiusura di
alcune importanti sale cinematografiche in Sardegna a seguito degli
enormi costi derivati dal processo di digitalizzazione.
Cagliari, 9 giugno 2014