CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 405
presentata dai Consiglieri regionali
MELONI - FASOLINO - SATTA - ZANCHETTAil 16 marzo 2017
Integrazioni all'articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2
(Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna)***************
RELAZIONE DEL PROPONENTE
La presente proposta di legge, che prevede l'istituzione della nuova Provincia del nord-est Sardegna, trova solide motivazioni non solo in fattori territoriali, ma anche in esigenze economico-imprenditoriali e politico-culturali.
È noto infatti che il territorio della istituenda nuova Provincia del nord-est, oltre ad essere ricco di risorse naturali in diversi comparti quali il settore agricolo, il caseario, il lapideo, il sughericolo, il vitivinicolo, vanta una naturale vocazione nel campo ambientale, turistico e dell'accoglienza. Questo, in primis, mediante il marchio "Costa Smeralda" che rappresenta concretamente un brand di qualità esportato a livello mondiale, per continuare con il monte Limbara (ossia la seconda vetta della Sardegna), il territorio del Monte Acuto, e non ultimo, l'arcipelago di La Maddalena.
E non è un caso se anche l'Osservatorio nautico nazionale colloca il territorio gallurese al primo posto in Italia nel settore del diportismo nautico.
Gli indicatori economico-sociali premiano la istituenda provincia come una tra le più competitive in termini di ritmi di sviluppo, di crescita e di iniziative imprenditoriali capaci di creare occupazione.
Le stime presentano, infatti, un territorio con tassi di incremento demografico tra i più alti d'Italia, in controtendenza rispetto all'evoluzione regionale e, viceversa, tassi di invecchiamento della popolazione tra i più bassi.
Le peculiarità e le potenzialità del territorio non sono sfuggite ai grandi gruppi imprenditoriali ed, in particolare, alla Qatar Foundation Endowment che gestisce il fondo sovrano dell'emirato, che ha siglato un accordo con la Regione al fine di investire nel completamento e potenziamento dell'Ospedale ex San Raffaele diventato Mater Olbia, per farne un centro di eccellenza internazionale in campo medico.
Non solo, la medesima fondazione ha rilevato tutte le attività ricomprese nel brand "Costa Smeralda" oltre alla compagnia aerea Meridiana.
La mancanza a livello istituzionale di una propria autonomia non può che comportare un freno, e forse anche un danno, per l'imprenditoria del territorio, atteso che le difficoltà di operare a livello amministrativo con uffici o apparati istituzionali decentrati, e per questo lontani dalla realtà territoriale, comportano una perdita di competitività che può scoraggiare sia l'iniziativa locale che quella esterna e compromettere quel ruolo di programmazione che lo stesso territorio, indipendentemente dalla connotazione formale, è chiamato a svolgere, sia in ambito socio-economico che politico-territoriale.
L'istituzione della nuova provincia è, dunque, una necessità che, partendo dal territorio della Gallura e del Monte Acuto, interessa tutti quei comuni legati allo sviluppo ed al rilancio dell'imprenditoria che vi ruotano intorno.Una provincia che ha già tutte le più importanti peculiarità e caratteristiche strutturali necessarie a ricomprenderla ed individuarla come realtà a sé stante e non già come un territorio che deve acquisire una fisionomia da renderla tale in un prossimo futuro. Parliamo dei porti tra i più dinamici d'Italia e dell'aeroporto che, anno dopo anno, realizza numeri record di passeggeri e di traffico di aeromobili privati. Parliamo di un territorio che non si limita alle spiagge e al mare, tra i più belli del mondo, ma anche delle sue zone interne di alto pregio ambientale e paesaggistico, che circondano i suggestivi stazzi galluresi.
La provincia, pertanto, esiste nella realtà, ma occorre darle una nuova veste formale.
Da ultimo, va sottolineato che tale proposta di legge, sulla quale si sono già espresse favorevolmente, sebbene informalmente, gran parte delle amministrazioni comunali interessate, risulta complementare ad un macro progetto di sviluppo già in itinere e rappresenta una legittima pretesa da parte di un territorio che vuole riprendersi la propria dignità.
Ulteriori ragioni, poste a base della scelta di portare avanti la presente proposta di legge, scaturiscono dall'esame di alcuni dati che, al di là delle scelte delle singole amministrazioni comunali, danno conto dell'orientamento di coloro che nel territorio risiedono.
I dati di cui trattasi sono quelli relativi al risultato dei referendum, sia quello regionale del maggio 2012, specificamente mirato alla abolizione delle "nuove" province sarde, sia il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, che mirava anch'esso, tra l'altro, all'abolizione delle province italiane.
Il dato territoriale relativo all'affluenza alle urne in occasione del referendum regionale del 6 maggio 2012, riferisce che nella ex Provincia Olbia Tempio, a fronte di circa 130.000 elettori iscritti alle liste elettorali, soltanto un'esigua minoranza (26 per cento circa) ha ritenuto di recarsi alle urne; e di questa minoranza solo il 18 per cento si è espressa per l'abolizione delle province. La gran parte degli elettori della suddetta provincia, ha dunque, disertando le urne, manifestato implicitamente la volontà di far fallire il referendum che, si ricorda, necessitava per la sua validità, del raggiungimento del quorum del 33 per cento.
Appare altrettanto chiara la volontà espressa dal territorio che, in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, ha partecipato in massa, esprimendo nettamente la volontà di non approvare la riforma costituzionale proposta, contenente l'abolizione delle province italiane.
Il testo della proposta, tende ad integrare l'articolo 25 delle legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna), stabilendo che la Provincia del nord-est potrà essere costituita su conforme deliberazione, adottata a maggioranza assoluta dei componenti, dai consigli dei comuni della ex Provincia di Olbia Tempio. Attraverso la medesima procedura, anche altri comuni potranno decidere di essere inseriti (ed è questo un auspicio dei proponenti) nella costituenda provincia, purché venga rispettato il principio della continuità territoriale.
L'attuazione della norma, non prevede oneri o costi a carico del bilancio regionale, posto che sia la struttura operativa che i locali per gli uffici restano quelli attualmente utilizzati per i servizi della zona omogenea Olbia Tempio.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Integrazioni all'articolo 25 della legge regionale n. 2 del 2016 (Circoscrizioni provinciali)1. Dopo il comma 1 dell'articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna), sono aggiunti i seguenti:
"1 bis. Su iniziativa dei comuni è inoltre costituita la Provincia del nord-est Sardegna qualora, entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, si esprimano in tal senso, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei componenti, i consigli comunali dei Comuni di: Aggius, Aglientu, Alà dei Sardi, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Buddusò, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, San Teodoro, Sant'Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d'Agultu e Vignola.
1 ter. Nel rispetto della continuità territoriale, con le medesime modalità e nei termini di cui al comma 1, anche altri comuni possono decidere di far parte della Provincia del nord-est Sardegna.".
Art. 2
Norma finanziaria1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.
Art. 3
Entrata in vigore1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).