CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 236

presentata dai Consiglieri regionali
COSSA - CRISPONI - DEDONI

il 3 luglio 2015

Adeguamento organizzativo e commissariamento delle aziende sanitarie

***************

RELAZIONE DEI PROPONENTI

La presente proposta di legge trae origine da un attento esame della legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 che la maggioranza ha voluto pomposamente intitolare "Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Modifiche alle leggi regionali n.23 del 2005, n. 10 del 2006 e n. 21 del 2012".

La minoranza in Consiglio e, in particolare, il Gruppo dei Riformatori Sardi, oppose una netta contrarietà all'approvazione della legge, sostenendo, tra l'altro, che si trattava solo di un escamotage giuridico per allontanare i direttori delle aziende sanitarie nominati dal centrodestra e sostituirli con quelli scelti dal centrosinistra.

La legge, però, fu difesa con veemenza dalla maggioranza con la motivazione che bisognava avviare una profonda riforma del sistema, che molti provvedimenti erano urgentissimi e che la spesa sanitaria era fuori controllo.

Che l'unico motivo per approvare tale legge fosse quello di sostituire i direttori generali lo dice il tempo trascorso da allora: ben otto mesi senza che alcun provvedimento significativo sia stato preso nel frattempo.

Non è stata fatta la rete ospedaliera, neppure in Giunta, non sono stati accorpati i piccoli ospedali e, almeno per ora, neppure i grandi, non si sono viste tracce delle, sembrava, indispensabili case della salute, gli ospedali di comunità si sono persi nella memoria dei consiglieri della maggioranza.

Per dire la verità, nonostante la buona volontà dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e del Presidente della Regione, che sembravano e sembrano in buona fede intenzionati a fare davvero la riforma, non si è mosso nulla salvo, com'era facilmente prevedibile, il licenziamento dei precedenti dirigenti per sostituirli con dei commissari che, in gran parte, hanno come titolo prevalente la vicinanza politica a qualche partito o esponente di maggioranza.

Questi commissari erano stati nominati per soli 4 mesi, rinnovabili per un massimo di altri 4, nella messianica certezza che, nel frattempo, si sarebbero fatte fantasmagoriche riforme, cui sarebbero seguite le nomine dei veri direttori generali.

Ora siamo giunti molto vicini alla scadenza degli incarichi dei commissari, di riforme non abbiamo visto neppure l'ombra, la fantomatica riduzione delle ASL non è neppure stata approvata dalla Giunta, undici uffici acquisti sparsi per l'isola continuano regolarmente a fare gli acquisti per ogni singola azienda e undici uffici personali a gestire 20.000 dipendenti (in entrambi i casi ne basterebbe uno), la spesa è esattamente sulla stessa linea dell'anno scorso e la colpa non può più essere data al centrodestra.

Noi riteniamo che la riforma vada fatta, che le ASL vadano ridotte a una sola e che questo vada fatto bene e in tempi ragionevoli.

È inutile illudersi di poter fare bene le cose in pochi mesi, allora che ci si metta d'accordo sui principi base, sul numero e sui compiti delle ASL e che si lascino lavorare i commissari senza l'incubo continuo di una scadenza imminente.

Con la presente proposta, vista la dimostrata incapacità della maggioranza di agire in tempi ragionevolmente brevi, proponiamo, pertanto, la proroga dei commissari almeno fino a dicembre, con la possibilità di prorogarli per un altro anno.

Allo stesso modo proponiamo identica temporizzazione per gli altri provvedimenti di rilievo che la legge regionale n. 23 del 2014, inutilmente, prevedeva venissero adempiuti in tempi che sarebbero stati stretti per qualsiasi maggioranza, impossibili per questa che regge attualmente la Regione.

In particolare, la presente proposta di legge introduce, all'articolo 5, la proroga degli attuali commissari fino al 31 dicembre 2016, cosa che, oltre a dare l'indispensabile continuità gestionale alle aziende, darà pure, e siamo certi anche di questo, ampia soddisfazione alla maggioranza che governa la Regione, che, comunque, volente o nolente, ma scommetteremmo su volente, dovrà comunque seguire la strada della proroga dei commissari: non faranno in tempo a fare altro nei due mesi che ci separano dalla scadenza attualmente fissata.

***************

TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Rinvio del processo di avvio del processo di adeguamento del Sistema sanitario regionale

1. La scadenza prevista dal comma 1 dell'articolo 9 della legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 (Modifiche alle leggi regionali n. 23 del 2005, n. 10 del 2006 e n. 21 del 2012), in attuazione delle finalità di cui all'articolo 1, comma 1, lettera c) della stessa legge, che avvia il processo di adeguamento dell'assetto istituzionale e organizzativo delle aziende sanitarie locali della Sardegna, è spostata al 31 dicembre 2016, termine rinnovabile motivatamente e con il parere obbligatorio della competente commissione consiliare, fino al 31 dicembre 2017.

 

Art. 2
Relazione sui progressi per la trasformazione dell'Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari,
dopo l'incorporazione degli ospedali Oncologico e Microcitemico, in IRCCS

1. A seguito del progetto di incorporazione di cui al comma 1, lettera c) dell'articolo 9 della legge regionale n. 23 del 2014, la Giunta regionale relaziona, entro il 31 luglio 2015, al Consiglio regionale sullo specifico piano di valorizzazione e sviluppo delle attività di ricerca sanitaria, al fine di verificare il possibile riconoscimento del nuovo polo ospedaliero-universitario, o di parte dei suoi presidi, quale Istituto di ricovero e cura di carattere scientifico (IRCCS) che ha eseguito in base al suddetto articolo.

 

Art. 3
Rinvio del termine
per l'emanazione di direttive e linee di indirizzo

1. Il termine previsto dall'articolo 9, comma 3, della legge regionale n. 23 del 2014, entro il quale la Giunta regionale era tenuta ad approvare una deliberazione contenente direttive e linee di indirizzo volte a:
a) definire i rapporti attivi e passivi facenti capo alle precedenti aziende e per la predisposizione dei necessari documenti contabili, secondo il nuovo assetto delle ASL, nonché per la successione delle aziende ospedaliere nei rapporti attivi e passivi relativi ai presidi di cui all'articolo 9, comma 1, lettere b) e c), della legge regionale n. 23 del 2014 e trasferite dalle ASL interessate;
b) avviare l'esercizio e la gestione in forma integrata e unitaria da parte delle aziende sanitarie di specifiche attività tecniche, amministrative e di supporto, finalizzate a forti e progressive forme di aggregazione;
c) costituire, in ciascuna delle aziende sanitarie locali, un presidio ospedaliero unico di area omogenea, eventualmente ripartito in più stabilimenti, secondo la programmazione regionale, in cui sono garantite le specialità di base e le funzioni di specializzazione attribuite nell'ambito della rete ospedaliera regionale e della rete regionale delle emergenze;
è spostato al 31 dicembre 2016.

2. Il termine di cui al comma 1 è rinnovabile motivatamente una sola volta, sentita la competente commissione consiliare, fino al 31 dicembre 2017.

 

Art. 4
Rinvio
dei procedimenti di avviamento dell'AREUS

1. Il termine previsto dall'articolo 9, comma 5, della legge regionale n. 23 del 2014, entro cui i commissari straordinari erano tenuti a predisporre, un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari secondo le previsioni della suddetta legge redigendo, sentita la Conferenza territoriale socio-sanitaria, uno specifico progetto di scorporo e di riconversione al fine di individuare le attività da trasferire alle strutture territoriali, ai costituendi ospedali di comunità, alle case della salute e all'AREUS è spostato al 31 dicembre 2016.

2. Il termine di cui al comma 1 è rinnovabile motivatamente una sola volta, sentita la competente commissione consiliare, fino al 31 dicembre 2017.

 

Art. 5
Proroga dei commissari straordinari
delle aziende sanitarie

1. Il termine della durata degli incarichi dei commissari straordinari, prevista dall'articolo 9, comma 7, della legge regionale n. 23 del 2014, è spostato al 31 dicembre 2016.

2. Il termine di cui al comma 1 è rinnovabile una sola volta, sentita la competente commissione consiliare, fino al 31 dicembre 2017.

3. In ogni caso, la Giunta regionale non provvede alla nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, se non dopo l'approvazione definitiva delle norme in materia contenute nel disegno di legge Camera dei Deputati n. 3098, già approvato dal Senato della Repubblica e, attualmente, all'esame della Camera dei Deputati.

 

Art. 6
Copertura finanziaria

1. La presente legge, che rinvia alcune delle previsioni della legge regionale n. 23 del 2014, non ha alcun impatto utile ai fini della riduzione o anche solo del controllo della spesa sanitaria regionale e non necessita di alcuna copertura finanziaria.

 

Art. 7
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).