CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 206

presentata dai Consiglieri regionali
CRISPONI - COSSA - DEDONI - TOCCO

il 29 aprile 2015

Istituzione del "Codice ictus". Modifiche alla legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Modifiche alle leggi regionali n. 23 del 2005, n. 10 del 2006 e n. 21 del 2012)

***************

RELAZIONE DEI PROPONENTI

In Italia, ogni anno, l'ictus colpisce più di 200 mila volte. Le conseguenze sono devastanti: ben 930 mila persone convivono con le invalidità provocate da questo evento, che nel mondo occidentale è la causa del 10-12 per cento di tutti i decessi registrati ogni anno. L'ictus costituisce la terza causa di morte, dopo l'infarto miocardico e le neoplasie maligne. La mortalità a 30 giorni è di circa il 20 per cento e metà dei sopravvissuti muore entro 5 anni. Un'invalidità di vario grado residua in oltre il 50 per cento dei pazienti che superano la fase acuta, costituendo l'ictus la principale causa di invalidità. Il recupero completo si ha solo nel 40 per cento dei sopravvissuti. A un anno dall'evento acuto, un terzo circa dei soggetti sopravvissuti a un ictus, indipendentemente dal fatto che sia ischemico o emorragico, presenta un elevato grado di disabilità, tanto da poterli definire totalmente dipendenti.

In Sardegna oltre 3200 pazienti l'anno vengono colpiti da accidenti cerebrovascolari che raggiungono le 4.000 unità, se si tiene conto delle stime dei casi che non giungono in ospedale e che, pertanto, sfuggono alle rilevazioni. La casistica vede una leggera prevalenza maschile (51 per cento vs 49 per cento) con un'età media di 75 anni che varia sensibilmente tra i generi, risultando pari a 73 anni negli uomini e 78 anni nelle donne che sono, quindi, generalmente di età maggiore. Il carico di patologia così stimato genera un bisogno di prestazioni ospedaliere pari a circa 3.600 ricoveri complessivi l'anno ed essenzialmente in regime per acuti. Tali conseguenze potrebbero essere efficacemente contrastate, prestando cure adeguate nelle primissime ore dalla comparsa dei sintomi. In particolare, il paziente con ictus in corso dovrebbe essere trasportato presso ospedali dotati di un'unità emergenza ictus (la cosiddetta stroke unit). Invece, normalmente, accade che venga trasportato al pronto soccorso più vicino. Presso le stroke unit, la somministrazione del trattamento trombolitico entro le prime 4 ore dall'inizio dei sintomi consente, a circa un terzo delle persone colpite da ictus ischemico, di rientrare rapidamente alle proprie abitazioni, completamente guarite, e a un altro 50 per cento di tornare a casa in buone condizioni funzionali.

Le stroke unit non sono ancora diffuse in maniera capillare sul territorio regionale e, al momento, ne risultano operative tre: a Cagliari nell'ospedale Brotzu, a Nuoro nell'ospedale San Francesco e a Sassari nell'ospedale SS. Annunziata. Purtroppo la mancanza di una buona copertura regionale, così come di una rete assistenziale integrata, fa sì che l'ictus abbia conseguenze molto gravi, non solo per il paziente, ma anche per i suoi familiari.

Un primo importante passo sarebbe l'attivazione di un codice ictus, già avviato in alcune regioni.

Si tratta in concreto di assicurare un "bollino", con uno specifico protocollo di emergenza ai casi identificati come possibile ictus, così da far percorrere ai pazienti una corsia preferenziale che innesca la precedenza dei soccorsi per arrivare, non solo prima possibile e senza perdere tempo prezioso, ma anche nell'ospedale e nel reparto giusto, evitando che i pazienti vengano trasferiti nel pronto soccorso più vicino, non sempre attrezzato per gestire al meglio la patologia. Sarà così possibile organizzare una destinazione diversa (anche extra-provinciale) da quella delineata dal protocollo per esigenze logistiche legate ai mezzi del sistema 118. Per quanto su riportato, diventa indispensabile la definizione di una rete regionale che sappia riconoscere precocemente l'evento ischemico e provveda con l'attribuzione del codice ictus al trasporto e al triage presso quel presidio ospedaliero in grado di garantire la presa in carico clinico-assistenziale.

***************

TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Oggetto

1. La Regione istituisce, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale, il Codice ictus sull'intero territorio regionale.

2. Il Codice ictus è un percorso di emergenza, attribuito dal 118 ai casi identificati come possibile evento ischemico, così da assicurare ai pazienti una corsia preferenziale per arrivare, prima possibile, in uno degli ospedali facenti parte della rete stroke.

 

Art. 2
Disposizioni

1. La Giunta regionale, sentito il parere della Commissione consiliare competente, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, approva le linee guida che:
a) definiscono l'integrazione fra i presidi ospedalieri dotati di stroke unit di 1° e 2° livello e le strutture del 118 per la presa in carico uniforme e omogenea del paziente colpito da ictus;
b) adottano strategie organizzative intraospedaliere, al fine di potenziare le aree dedicate alla fase post acuta del paziente;
c) istituiscono idonei percorsi formativi rivolti agli operatori che operano nelle fasi diagnostica e terapeutica.

2. Il 118 e le aziende sanitarie, entro i successivi trenta giorni, organizzano questo servizio.