CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 182

presentata dai Consiglieri regionali
ANEDDA - UNALI - BUSIA - COCCO Pietro - COZZOLINO - FORMA - PERRA - PINNA Rossella - USULA - TOCCO

il 30 gennaio 2015

Programma di riabilitazione protesica odontoiatrica in età geriatrica

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RELAZIONE DEI PROPONENTI

In Italia permane un elevato bisogno di cure odontoiatriche, rilevato anche dai dati di ricerche epidemiologiche effettuate dall'OMS (Organizzazione mondiale della sanità).

Tale bisogno non si traduce in domanda di prestazioni per due motivi sostanziali:
1. culturale: un'ampia fascia della popolazione mostra un insoddisfacente livello di cultura della salute orale, avrebbe i mezzi economici per accedere regolarmente allo studio odontoiatrico, ma per motivi psicologici e scarsa propensione alla prevenzione, si reca dal dentista solo in regime di urgenza;
2. economica: nella fascia socio-economica media inferiore solo un italiano su quattro si reca dal dentista, evidenziando il fatto che gli alti costi delle prestazioni odontoiatriche nel nostro paese sono spesso incompatibili con le capacità di reddito di sempre più vasti strati della popolazione, questa situazione spesso impedisce l'accesso alle cure.

Tutto questo, unito al perdurare del ciclo economico negativo e all'aggravarsi della crisi, hanno determinato un drastico calo di richiesta di prestazioni e, quindi, di salute, che molti istituti di ricerca, tra cui l'Istat, hanno quantificato nel 17 per cento dal 2009 a oggi. Un calo di domanda di prestazioni odontoiatriche che, nel caso delle protesi, ha toccato punte drammatiche, con una riduzione dell'81 per cento.

L'assistenza odontoiatrica rappresenta il settore in cui il Servizio sanitario nazionale (SSN) ha tradizionalmente presentato un impegno limitato, malgrado le molteplici implicazioni di carattere sanitario e sociale, dal punto di vista dei servizi offerti, dei potenziali miglioramenti della qualità della vita e della sostenibilità economica per i singoli e la collettività. In media, solo il 5 per cento dei pazienti che intraprende una cura odontoiatrica si rivolge a una struttura pubblica, il che significa, tradotto su tutta la popolazione, che soltanto l'1,5 per cento degli italiani si rivolge a una ASL per curare i denti. Un altro 5 per cento dell'assistenza è garantito attraverso forme assicurative e mutualistiche, mentre il 90 per cento della domanda di prestazioni odontoiatriche è soddisfatta nel nostro Paese dal sistema degli studi professionali privati.

La normativa nazionale in materia è costituita principalmente dal decreto legislativo n. 502 del 1992 e successive modifiche e integrazioni e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001, che definiscono i criteri per la determinazione dei livelli di assistenza (LEA). Tali disposizioni nazionali prevedono che l'assistenza odontoiatrica a carico del SSN sia limitata a programmi di tutela della salute odontoiatrica nell'età evolutiva e all'assistenza odontoiatrica e protesica a determinate categorie di soggetti in condizione di particolare vulnerabilità sanitaria e sociale, facendo, in quest'ultimo caso, riferimento a situazioni di basso reddito, marginalità ed esclusione sociale, demandando alle Regioni e Provincie autonome le modalità e tipologie delle prestazioni da erogare, le condizioni cliniche per le quali è necessario effettuare le cure e le condizioni socio-economiche che rendono difficile l'accesso alle cure odontoiatriche.

In base all'allegato 2B del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001, gli apparecchi protesici sono esclusi dai LEA e il loro costo è a totale carico del cittadino. L'eventuale erogazione gratuita a specifiche categorie di soggetti determina un livello assistenziale aggiuntivo da finanziarsi con risorse proprie da parte delle Regioni.

La Sardegna ha regolamentato l'erogazione delle prestazioni odontoiatriche e protesiche di cui all'allegato 2B del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001 con la deliberazione della Giunta regionale n. 43/09 del 20 dicembre 2002, rinviando in pratica a quanto stabilito a livello nazionale e confermando le condizioni cliniche e socio-economiche necessarie in esso previsto.

La presente proposta di legge regionale intende sostenere lo sviluppo, in ambito regionale, di un programma finalizzato alla riabilitazione protesica odontoiatrica rivolto ad anziani fragili e in condizioni economiche sfavorevoli, garantendo l'accesso alle prestazioni, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione. Tale programma sarebbe giustificato sia dal costante incremento della popolazione anziana, ma anche dalle profonde disuguaglianze nell'accesso alle cure odontoiatriche che si evidenziano in Sardegna con riferimento all'età, al reddito, alle condizioni di salute. Dal punto di vista sociale avrebbe la sua giustificazione con riferimento alla scarsa attenzione che viene in genere prestata ai problemi di salute orale degli anziani (rispetto, ad esempio, ad altre fasce di età, come i bambini), ma anche dal fatto che una salute orale compromessa influenza negativamente la qualità della vita ed è un fattore di rischio per numerose patologie croniche, che potrebbero portare ulteriori pesanti conseguenze finanziarie per il sistema sanitario regionale.

Questi i principi cui sono orientati i sei articoli.

L'articolo 1 riassume la ratio della proposta, cioè quella di istituire un programma di cure aggiuntive rispetto ai livelli essenziali di assistenza (LEA) attualmente stabiliti, finalizzato alla fornitura o sostituzione di protesi odontoiatriche in favore di anziani in condizione di fragilità economica e sociale.

L'articolo 2 elenca gli obiettivi che il programma intende perseguire, tra i quali risulta preminente quello di intervenire in un ambito dell'assistenza sanitaria dove l'offerta pubblica è stata sempre debole, per cui diventa importante sperimentare un modello di intervento che consenta al settore pubblico di interagire col settore privato nella gestione delle prestazioni che si prevede di erogare, verificando anche la possibilità che l'esperienza realizzata possa essere mutuata rispetto ad altre patologie ed ad altri gruppi di popolazione.

L'articolo 3 individua le condizioni minime di accesso alle prestazioni di riabilitazione protesica odontoiatrica.

L'articolo 4 dispone che, a definire il modello organizzativo di erogazione delle prestazioni, sia la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, prevedendo che il modello debba regolare la complementarietà dell'apporto al programma del servizio di assistenza pubblica e del sistema privato e debba definire gli indicatori per individuare i destinatari delle prestazioni, i meccanismi di accesso al programma, il tipo di prestazioni erogabili, lo standard dei materiali utilizzabili, il tariffario da applicare. L'accordo pubblico-privato dovrà, inoltre, prevedere la disponibilità degli operatori del comparto odontoiatrico e odontotecnico a sostenere la realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione sull'igiene e la cura orale, da realizzarsi presso le scuole elementari e medie inferiori regionali col supporto e la partecipazione volontaria degli stessi operatori del comparto.

L'articolo 5 contiene la norma finanziaria.

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Programma di riabilitazione protesica
odontoiatrica in età geriatrica

1. La Regione realizza e finanzia un programma di riabilitazione protesica odontoiatrica da erogare in regime di gratuità ad anziani in condizioni di fragilità economica e sociale e con gravi difficoltà di masticazione.

2. Il programma è rivolto a pazienti edentuli per i quali è prevista la fornitura di protesi mobili o la sostituzione di quelle in uso non più adeguate, che consentano di migliorare la funzione masticatoria dei pazienti trattati, prevenendo così altre patologie edentulo correlate.

 

Art. 2
Obiettivi

1. Il programma, che istituisce un regime di prestazioni di riabilitazione protesica odontoiatrica aggiuntivo rispetto ai livelli essenziali di assistenza (LEA) persegue i seguenti obiettivi:
a) intervenire in un'area assistenziale, come quella delle cure odontoiatriche, storicamente debole rispetto all'offerta dei servizi pubblici;
b) sperimentare un modello di offerta assistenziale odontoiatrica nel quale il settore pubblico e quello privato si integrano e interagiscono fra loro nella realizzazione di comuni obiettivi di salute pubblica;
c) realizzare un'esperienza di riferimento per altre patologie e per altri interventi rivolti a differenti gruppi di popolazione;
d) promuovere una migliore qualità della vita in una fascia della popolazione a particolare svantaggio sociale e con grave disabilità della funzione masticatoria.

 

Art. 3
Condizioni di accesso

1. Le condizioni minime per l'accesso al programma sono:
a) età uguale o superiore a 65 anni;
b) residenza nella Regione;
c) edentulia completa o parziale a una o a entrambe le arcate;
d) protesi non più funzionante o senza protesi.

 

Art. 4
Modello organizzativo del programma

1. Entro sessanta giorni dall'approva-zione della presente legge, la Giunta regionale, con deliberazione adottata su proposta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, approva un modello organizzativo di attuazione del programma e di erogazione delle prestazioni che prevede e definisce:
a) l'integrazione sinergica tra servizio di assistenza pubblica e sistema privato, da realizzarsi mediante accordo di programma che coinvolga l'Assessorato dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, le associazioni degli odontoiatri e degli odontotecnici;
b) gli indicatori atti a valutare la condizione socio-economica e la condizione di vulnerabilità sociale da utilizzare per l'individuazione dei destinatari delle prestazioni di riabilitazione protesica;
c) i meccanismi di accesso, il tipo di prestazioni erogabili, lo standard dei materiali utilizzabili negli impianti protesici, il tariffario da applicare e la sua ripartizione rispetto all'intervento medico e protesico, le procedure di monitoraggio delle prestazioni;
d) il sistema di valutazione dell'impatto socio-economico del programma, che consenta un'analisi dei risultati ottenuti e l'eventuale replicabilità ed esportabilità del modello per l'inserimento nei LEA di ulteriori prestazioni orientate a fasce deboli della popolazione;
e) la realizzazione di una capillare campagna di informazione e sensibilizzazione da destinare a tutti i potenziali destinatari, da realizzare col supporto di tutti i mezzi di informazione.

2. Per riequilibrare dal punto di vista sociale la ricaduta economica del programma nei confronti del comparto odontoiatrico-odontotecnico, l'accordo di programma di cui al comma 1 prevede la disponibilità degli operatori del comparto ad attivare procedure di mutualità che consentano la realizzazione di una campagna informativa e di sensibilizzazione sull'igiene e la cura orale, da realizzarsi presso le scuole elementari e medie inferiori regionali col supporto e la partecipazione volontaria degli operatori odontoiatrici e odontotecnici. Per tale iniziativa è stimolata la presenza e il sostegno finanziario delle principali aziende del settore dei materiali, dei supporti e dei dispositivi per l'igiene orale.

 

Art. 5
Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge, valutati in euro 10.000.000 annui, si provvede con le seguenti variazioni nel bilancio della Regione per gli anni 2015-2017:

in diminuzione

UPB S05.01.001 - Spere per il Servizio sanitario regionale. Parte corrente
cap. SC05.0001
2015 euro 10.000.000
2016 euro 10.000.000
2017 euro 10.000.000

in aumento

UPB S05.01.001
2015 euro 10.000.000
2016 euro 10.000.000
2017 euro 10.000.000

2. Gli oneri derivanti dalla presente legge gravano sulla UPB S05.01.001 del bilancio di previsione della Regione per gli anni 2015-2017 e su quelle corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi.

 

Art. 6
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).