CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

PROPOSTA DI LEGGE N. 128

presentata dai Consiglieri regionali
 

COZZOLINO - PIZZUTO - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - DERIU - ARBAU - LAI - SABATINI - MANCA Pier Mario

il 16 ottobre 2014

Interventi a tutela delle specie endemiche di importanza comunitaria
(Trota sarda - Salmo cettii ex macrostigma)

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RELAZIONE DEI PROPONENTI

II Servizio tutela della natura dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, soggetto preposto all'attuazione della direttiva n. 92/43/CEE "Habitat" e della Strategia nazionale per la biodiversità, promuove ogni possibile iniziativa finalizzata al contrasto della perdita di biodiversità sia a livello di specie che genetica.

La trota sarda (Salmo cetti ex macrostigma) è un endemismo ormai presente in pochissime popolazioni relitte e, dunque, corre un rischio concreto di estinzione; è altresì inserita nell'allegato II della direttiva n. 92/43/CEE e, come specie di interesse comunitario, la sua conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione nonché l'approntamento di ogni misura volta a evitarne il degrado e la perturbazione.

Le cause dello status attuale della trota sarda sono diverse: al degrado ambientale e all'impoverimento idrico, che danneggiano in modo particolare i corsi d'acqua di tipo mediterraneo, si aggiungono cause legate all'interesse economico, a gestioni irrazionali delle attività di pesca, a ripopolamenti effettuati nel corso degli anni con specie alloctone e a inquinamento genetico per ibridazione con la trota fario.

La salvaguardia della forma geneticamente pura che, peraltro, presenta maggiore resistenza e migliore adattamento all'ambiente naturale regionale (ridotta lunghezza dei fiumi e portata limitata, soggetti a magre estive e innalzamento della temperatura) si può attuare scongiurando l'estinzione della specie endemica sarda con le seguenti modalità:
- mantenimento in vita di un pool di riproduttori puri geneticamente certificati;
- rinforzo delle popolazioni relitte e reintroduzione con esemplari della forma pura, che, allargando la distribuzione e aumentando la dimensione complessiva delle popolazioni, consentono di ridurre il rischio di ulteriore impoverimento del patrimonio genetico per i continui incroci tra consanguinei o per deriva genetica e l'estinzione della specie.

A questo scopo, presso l'impianto ittico di Sadali viene allevato un pool di riproduttori e uno stock di avannotti di Trota sarda geneticamente puri e certificati dagli studi effettuati dal Dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente dell'Università degli studi di Cagliari.

Detto impianto, di proprietà del Comune di Sadali, è attualmente affidato in comodato d'uso alla Comunità montana "Sarcidano-Barbagia di Seulo", che non dispone delle risorse economiche atte a garantire la presenza costante di personale specializzato e la prosecuzione dell'attività dell'impianto.

Il servizio tutela della natura dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, ai sensi dell'articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), attraverso la firma di un protocollo d'intesa tra l'Università degli studi di Cagliari, l'Ente foreste, il Comune di Sadali e la Comunità montana Barbagia di Seulo ha promosso in collaborazione lo svolgimento di un piano coordinato di ripopolo, in alcuni siti opportunamente individuati da uno studio specifico dell'Università di Cagliari.

Ciò è stato realizzato grazie a risorse destinate dal Ministero dell'ambiente per l'avvio delle attività degli osservatori regionali della biodiversità e consente di avere una base informativa per la programmazione di futuri ripopoli.

Per tutto ciò, si ritiene necessario e importante proseguire il progetto, al fine di non rendere vani i risultati conseguiti nei territori interessati e sfruttare il know-how acquisito, estendendo il piano di ripopolo a livello regionale, con l'obiettivo di scongiurare la perdita irrimediabile e definitiva di questo importante patrimonio faunistico regionale e salvare la specie dall'estinzione.

Nelle more della presentazione di un master plan dedicato sia al futuro dell'impianto che alla tutela e valorizzazione della Trota sarda, si propone di destinare uno stanziamento di euro 50.000 per l'anno 2014, di euro 50.000 per l'anno 2015 e di euro 50.000 per l'anno 2016 che il Servizio tutela della natura erogherà, a titolo di rimborso spese, alla Comunità montana Sarcidano-Barbagia di Seulo per la riproduzione del ceppo geneticamente puro della Trota sarda, per interventi di manutenzione e la prosecuzione dell'attività dell'impianto ittico e all'Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente, per dare corso agli interventi di rinforzo e ripristino delle popolazioni di Trota sarda e per lo studio di altri siti di interesse per la tutela della specie nel territorio regionale, ai sensi dell'articolo 2, comma 12, del decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997.

In attuazione della strategia nazionale per la biodiversità, l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente promuoverà il coordinamento delle azioni e degli interventi da intraprendere attraverso un apposito tavolo tecnico che si avvarrà della collaborazione degli enti competenti in materia di ricerca scientifica e gestione ittiofaunistica.

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¹  Rio Ermolinus (Seui), Rio Funtana e Canna (Isili), Rio Flumendosa (Seulo), Rio Trassadieni (Sadali).

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TESTO DEL PROPONENTE

 

Art. 1
Salvaguardia della trota sarda

1. Per assicurare la salvaguardia dei riproduttori autoctoni di Trota sarda (Salmo cetti ex Salmo macrostigma), allevati nell'impianto ittico di Sadali e attuare gli interventi di rinforzo e ripristino, ai sensi dell'articolo 2, comma 12, del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), finalizzati a scongiurare l'estinzione delle popolazioni relitte ancora presenti nei corsi d'acqua della Sardegna, è autorizzata la spesa di 50.000 euro per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, quale contributo finanziario alla Comunità montana Sarcidano-Barbagia di Seulo e all'Università degli studi di Cagliari, Dipartimento scienze della vita e dell'ambiente per l'attuazione degli interventi.

2. In attuazione della strategia nazionale per la biodiversità l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente individua le aree idonee per il conseguimento dell'obiettivo di cui al comma 1, promuove il coordinamento degli interventi in collaborazione con gli enti competenti in materia di gestione e ricerca ittiofaunistica.

 

Art. 2
Norma finanziaria

1. Gli oneri previsti, valutati in euro 50.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, sono da imputarsi nell'UPB S04.08.001 - Spese correnti, capitolo nuova istituzione, Assessorato della difesa dell'ambiente per gli anni sopra riportati.
SC 04.1717
Trasferimenti alla Comunità montana Sarcidano-Barbagia di Seulo e Università degli studi di Cagliari Dipartimento SCIVA per la realizzazione del programma di ripristino e tutela delle popolazioni di Trota sarda
2014 euro 50.000
2015 euro 50.000
2016 euro 50.000