CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 105
presentata dai Consiglieri regionali
SOLINAS Christian - CARTA - ORRÙil 10 settembre 2014
Ulteriore proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009 e successive modifiche ed integrazioni
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RELAZIONE DEI PROPONENTI
La legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, recante "Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo", meglio nota come "Piano casa", ha consentito, solo nel 2012, 100 mila interventi di ristrutturazione edilizia, basati principalmente su piccoli interventi, generando 54 milioni di euro stimati di detrazioni fiscali.
I dati relativi al giugno 2013 indicavano in 21.853 istanze relative al Piano casa nei comuni direttamente censiti mentre si arriverebbe a 35.180 pratiche con una distribuzione proporzionale anche nei comuni non direttamente censiti. Da notare che tra dicembre 2012 e giugno 2013 le istanze sono cresciute di 2.553 unità.
I numeri emergono dal dossier dell'Ufficio studi di Confartigianato Sardegna (rielaborazione statistiche MEF e ISTAT su detrazioni IRPEF 2013 - anno di imposta 2012) relativi al giro d'affari su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico.
Nel 2011 le detrazioni superarono i 42 milioni, i contribuenti furono 82.600 e l'incidenza sul valore aggiunto sulle costruzioni arrivò al 2,4 per cento.
In particolare, sono stati 77.559 i contribuenti sardi (il 7,2 per cento dei residenti) che nel 2012 hanno portato in detrazione circa 34 milioni di euro per il recupero del patrimonio edilizio, contribuendo così a generare un valore aggiunto sulle costruzioni del 2,3 per cento (nel 2011 furono 67 mila per oltre 29 milioni).
Per gli interventi inerenti il risparmio energetico, sempre nel 2012, sono stati 20.012 i contribuenti sardi (l'1,8 per cento dei residenti) che hanno richiesto sgravi per 20 milioni di euro, incidendo per l'1,4 per cento sul valore aggiunto del settore (nel 2011 furono oltre 15.000, per oltre12 milioni di euro di detrazioni).
Il 29 novembre 2014 è prevista la scadenza del termine temporale del Piano casa, il quale, anche per effetto di successive proroghe, resesi necessarie in ordine all'assenza di un Piano paesaggistico regionale definitivo e trasparente, è stato l'unica certezza normativa che ha permesso alle imprese sarde del settore dell'edilizia e dell'artigianato di poter lavorare e produrre reddito, in un periodo di grande crisi e recessione economica, che in Sardegna hanno toccato punte mai viste in precedenza.
Ai cittadini sardi ed al settore dell'edilizia e dell'artigianato occorrono semplificazioni burocratiche, sgravi fiscali e strutturali, incentivi mirati, accesso agevolato al credito bancario, al fine di restituire serenità alle famiglie anche attraverso gli interventi di riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare.
Appare pertanto necessario, nelle more dell'approvazione di un testo unico regionale e coordinato in materia edilizia, proseguire nella volontà di rendere stabili e permanenti, per ulteriori 36 mesi, le norme introdotte dalla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, e successive modifiche ed integrazioni.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Estensione e proroga di termini1. All'articolo 1, comma 1, della legge regionale 7 ottobre 2013, n. 28 (Proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009 e successive modifiche ed integrazioni), che ha sostituito la lettera a) del comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 23 novembre 2012, n. 22 (Proroga dei termini per la presentazione delle istanze per la realizzazione degli interventi di cui alla legge regionale n. 4 del 2009, e successive modifiche ed integrazioni), le parole "trentasei mesi" sono sostituite dalle parole "settantadue mesi".
2. Sono conseguentemente prorogati i termini più favorevoli di cui all'articolo 1, comma 2, della legge regionale n. 28 del 2013.
Art. 2
Entrata in vigore1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).