CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURAPROPOSTA DI LEGGE N. 42
presentata dai Consiglieri regionali
LAI - ARBAU - COCCO Daniele Secondo - PIZZUTO - AGUS - BUSIA - DESINI - MANCA Pier Mario - USULA - PERRA - LEDDA - CHERCHI Augustoil 28 maggio 2014
Norme provvisorie e urgenti in materia di energie rinnovabili
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RELAZIONE DEL PROPONENTE
La presente proposta dí legge interviene nel complesso, articolato e problematico settore delle energie rinnovabili oggetto di una copiosa disciplina di rango comunitario e statale emanata in attuazione di accordi internazionali finalizzati a porre rimedio all'incessante aumento dei consumi energetici di natura fossile che causano un eccessivo riscaldamento del pianeta.
In tale contesto di particolare rilevanza e nella consapevolezza dei limiti entro cui può muoversi la legislazione regionale, la presente proposta di legge è finalizzata a introdurre una necessaria fase di riflessione e approfondimento circa le modalità concrete con cui tali generali obiettivi sono perseguiti in Sardegna.
Non sfugge ai proponenti l'estrema delicatezza e complessità delle questioni che un qualunque intervento sulla disciplina delle energie rinnovabili pone, sia sotto il profilo della competenza legislativa, sia sotto quello del merito. Sotto tale ultimo profilo particolarmente difficile è trovare un accettabile e condiviso punto di equilibrio tra l'introduzione di efficaci e snelle misure di sostegno alle aziende e il contrasto e la repressione di fenomeni di mera speculazione e assalto indiscriminato ai territori, tutto ciò aggravato dall'oggettiva complessità tecnica della materia.
Come è, infatti, testimoniato da recenti indagini della magistratura - evidenziati dalle denunce pubblicizzate dalle più attente associazioni ambientaliste - esiste il fondato sospetto che molti interventi proposti non siano finalizzati a fornire un sostegno energetico alle singole aziende agricole, ma abbiano un mero scopo speculativo, aggirando la legge e lucrando sui cosiddetti certificati verdi. Sono infatti noti gli interventi programmati nei territori dei comuni Sardara, Sanluri, Villanovaforru e altri, le cui vicende sono state riportate anche dagli organi di informazione più diffusi.
Inoltre, se si esaminano i numerosi e complessi atti e disposizioni, di varia natura, adottati o approvati dalla Regione in attuazione del decreto legislativo n. 387 del 2003, emerge con chiarezza come manchi nel panorama normativo regionale un corpus di norme che disciplini le modalità di adozione e approvazione del Piano energetico ambientale regionale. Tale atto programmatorio, di intuitiva centrale importanza, non è previsto in nome di rango legislativo, ma il suo contenuto è rimandato a linee guida, indirizzi e altre modalità tutte predisposte ed emanate dalla Giunta regionale di turno, che è poi chiamata ad approvare il Piano. L'intervento del Consiglio regionale, verificatosi solamente nella XIII legislatura, è previsto unicamente mediante l'espressione di un parere, previsto non da una norma ad hoc, bensì da quella generale contenuta nell'articolo 4, lett. l) della legge regionale n. 1 del 1977.
Ulteriore elemento di riflessione è dato dall'emanazione della sentenza n. 188 del 2013 della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5 comma 23 della legge regionale n. 3 del 2009, che disciplinava il settore.
Sulla base di tali considerazioni la presente proposta di legge pone le premesse per una temporanea, ma necessaria, fase di riflessione sul dispiegarsi di tale settore nell'Isola, ovviamente aperta ai contributi di tutte le forze politiche e degli operatori del settore che, in un'ottica di recupero e utilizzo degli importanti atti assunti nella legislatura appena conclusa, pervenga a una compiuta disciplina della materia mediante l'approvazione del Piano energetico ambientale regionale.
La presente proposta di legge, pertanto, introduce una temporanea moratoria per alcune tipologie di fonti di energie rinnovabili - quelle su cui si appuntano le maggiori criticità -, in attesa dell'approvazione finale del Piano energetico ambientale regionale adottato da ultimo dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 4/3 del 5 febbraio 2014 e attualmente in fase di consultazione.
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Sospensione delle procedure di autorizzazione1. Fino all'approvazione del Piano energetico ambientale regionale, adottato dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 4/3 del 5 febbraio 2014, e inviato in fase di consultazione, e comunque non oltre il 30 giugno 2015, sono sospese tutte le procedure di autorizzazione relative:
a) agli impianti di solari termodinamici in zona agricola, fatta eccezione per quelli con potenze inferiore ai 15 kw;
b) agli impianti eolici, fatta eccezione per gli impianti a uso industriale e/o artigianale.
Art. 2
Entrata in vigore1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).