CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

DISEGNO DI LEGGE N. 9/A

presentato dalla Giunta regionale,
su proposta del Presidente della Regione, PIGLIARU,
di concerto con l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, FIRINO,
l'Assessore regionale dei lavori pubblici, MANINCHEDDA,
l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, PACI,
e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, ERRIU

il 7 aprile 2014

Disposizioni urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa

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RELAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE

Il presente disegno di legge nasce dall'esigenza di dare attuazione all'articolo 5 comma 1 della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7 (legge finanziaria 2014) rubricato come "Autorizzazione di spesa" che testualmente dispone "Le risorse stanziate, nell'anno 2014, sul Fondo per lo sviluppo e la competitività, pari a euro 40.000.000 sono prioritariamente destinate alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, ai Programmi integrati d'area (PIA) e a interventi di fiscalità di sviluppo. La Giunta regionale, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, presenta al Consiglio regionale appositi disegni di legge (UPB S01.03.010).".

L'articolo citato subordina l'autorizzazione di spesa alla presentazione di appositi disegni di legge da parte della Giunta regionale ed individua le priorità verso le quali destinare le risorse.

Nella selezione di tali priorità nel presente disegno di legge si è tenuto conto del forte orientamento diretto ad individuare un complesso di azioni volte a conseguire il miglioramento dei livelli di apprendimento degli studenti, a combattere la dispersione scolastica e aumentare in modo significativo il numero di giovani che raggiungono la laurea. Al fine di perseguire tali scopi la norma indirizza le risorse sino ad un massimo dei tre quarti della dotazione globale per l'avvio di un piano straordinario di interventi di edilizia scolastica, in modo da rendere le scuole luoghi sicuri ed accoglienti, con interventi di pronta cantierabilità che possano incidere sulla qualità degli spazi e sulla loro funzionalità rispetto alle esigenze didattiche. Coniugando gli interventi sull'edilizia scolastica con la pronta cantierabilità si determina il duplice effetto di far fronte ad esigenze straordinarie di riqualificazione degli istituti scolastici e, nel contempo, fronteggiare la grave crisi del comparto delle costruzioni.

Il disegno di legge, di complessivi 2 articoli, stabilisce:

Articolo 1

Al comma 1 che l'autorizzazione di cui all'articolo 5, comma 1, della legge regionale n. 7 del 2014 deve essere prioritariamente indirizzata sino ad un massimo dei tre quarti dell'intera dotazione di 40 milioni di euro ad interventi urgenti di edilizia scolastica stabilendo in capo alla Giunta regionale l'onere di approvare con deliberazione un programma di intervento che garantisca la ripartizione territoriale delle risorse con priorità ad interventi di completamento e di pronta cantierabilità.

Al comma 2 prevede la possibilità di destinare una quota fino al 20 per cento della dotazione delle risorse previste nel programma di interventi per il finanziamento degli oneri di progettazione. In questo modo si garantisce la copertura finanziaria necessaria per assicurare una pronta cantierabilità anche per l'eventuale costituzione di un parco progetti per successivi programmi.

Articolo 2

L'articolo stabilisce la possibilità di individuare un unico centro di responsabilità amministrativa qualora il programma di interventi preveda un utilizzo di risorse provenienti da più fonti in capo a diversi assessorati. Tale previsione è diretta ad assicurare una semplificazione del procedimento amministrativo e conseguentemente un'accelerazione nella realizzazione dei programmi di spesa.

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RELAZIONE DELLA TERZA COMMISSIONE PERMANENTE PROGRAMMAZIONE, BILANCIO, CONTABILITÀ, CREDITO, FINANZA E TRIBUTI, PARTECIPAZIONI FINANZIARIE, DEMANIO E PATRIMONIO, POLITICHE EUROPEE, RAPPORTI CON L'UNIONE EUROPEA, PARTECIPAZIONE ALLA FORMAZIONE DEGLI ATTI EUROPEI, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

composta dai Consiglieri

SABATINI, Presidente, TRUZZU, Vice presidente, COCCO Daniele Secondo, Segretario, SOLINAS Christian, Segretario, ARBAU - BUSIA - COCCO Pietro, relatore di maggioranza - COLLU - DEDONI - OPPI - PISCEDDA - PITTALIS - SALE - USULA - ZEDDA Alessandra, relatore di minoranza

Relazione di maggioranza

On.le COCCO Pietro

pervenuta il 16 giugno 2014

Attraverso il presente disegno di legge che si inserisce all'interno della programmazione dei 40 milioni di euro di risorse stanziate per il 2014 dal Fondo per lo sviluppo e la competitività e destinate alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, l'Esecutivo persegue un obiettivo strategicamente primario nelle politiche tese ad arginare i preoccupanti segnali di debolezza del sistema di istruzione anche attraverso il miglioramento delle strutture scolastiche.

In un territorio come il nostro, dove il fenomeno della dispersione scolastica ha raggiunto livelli preoccupanti, è urgente attuare provvedimenti volti a diminuirne la portata cercando di arginarlo.

Il disegno di legge affronta dunque le problematiche legate alle strutture scolastiche che nell'Isola hanno assunto toni di endemicità per via della vetustà degli edifici che li rende pericolosi e difficilmente praticabili per gli usi scolastici e inadeguati per le nuove metodologie e i mezzi di insegnamento.

Rendere gli istituti scolastici più sicuri e accoglienti oltre che rispondere a precisi obblighi di legge, è un dovere morale che come classe dirigente politica dobbiamo assumere nei confronti delle giovani generazioni perché la scuola non può trasformarsi, come purtroppo spesso accade, in un luogo che mette a repentaglio la sicurezza degli studenti.

L'immediata cantierabilità, contribuisce, come effetto indotto, a creare un minimo di ristoro al settore dell'edilizia duramente colpito dalla crisi economica, un settore che in Sardegna rappresenta uno dei volani di sviluppo che può contribuire a creare nuove e durature opportunità per soddisfare la richiesta di lavoro che proviene dalla società.

Il disegno di legge n. 9 è stato approvato a maggioranza il 6 giugno 2014 dalla Terza Commissione consiliare permanente.

Relazione di minoranza

On.le ZEDDA Alessandra

pervenuta il 16 giugno 2014

Presidente, onorevoli colleghe e colleghi, ringrazio la Commissione per avermi incaricata di redigere la relazione di minoranza. Il disegno di legge che stiamo esaminando contempla disposizioni urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa.

Propositi presentati col vestito delle migliori occasioni, look curato, ospiti di tutto rispetto, anche i convitati di pietra, menù raffinato e sostanzioso, ma purtroppo il tutto a danno di un budget risicato e bloccato dai lacci regionali e nazionali. Infatti nulla ancora si sa in ordine alla esclusione dal patto di stabilità delle spese per l'edilizia scolastica anzi, pare che i veri destinatari siano solo gli enti locali e, per contro, tutto sappiamo invece del pesante macigno del vincolo del patto di stabilità sulla spesa regionale.

Spiace davvero Presidente e colleghi non poter essere a favore di questo disegno di legge e tantomeno lo saremo anche in futuro con le azioni di questa Giunta che andranno a discapito dello sviluppo della Sardegna.

Pur rilevando la fondamentale importanza dell'edilizia scolastica, sottolineiamo che l'idea di sviluppo per la Sardegna e dei suoi territori non può essere monotematica ed abbraccia un ventaglio di temi più ampi. Prendiamo atto che si vorrebbe destinare 30 dei 40 milioni stanziati per le opere cantierabili e Piani integrati d'area che la precedente Giunta ed il Consiglio regionale avevano destinato a progetti per lo sviluppo inteso nel suo complesso e destinarli quasi interamente all'edilizia scolastica.

Non ci appartiene la logica del pregiudizio, proprio perché negli anni passati l'abbiamo subita ingiustamente, ma vorremmo capire quanto prima quali altre voci invece, considerata la limitatezza delle risorse rischiano di restare scoperte. Vorremo altresì sapere come saranno utilizzati i fondi per l'edilizia scolastica già disponibili e programmati che dopo vedremo nel dettaglio.

Non possiamo né vogliamo sostenere atti che, anziché partire da una verifica di quanto è stato programmato, dello stato di attuazione dei lavori in corso e di quanto realizzato, partono invece da uno stanziamento aggiuntivo di 30 milioni, anzi potrebbero ridursi sino a 24 perché destinati anche a nuovi progetti. Mi chiedo se sia stato fatto un puntuale monitoraggio dei progetti relativi almeno agli anni 2011, 2012 e 2013 cioè quelli già programmati e finanziati anche per vostra ammissione con le risorse: 35 milioni FSC 2007/2013 i 28 milioni della delibera CIPE 79/2012 di cui 3,444.000 mila destinati dai Fondi obiettivi di sviluppo per le strutture della prima infanzia. Ancora i 5 milioni della legge n. 98 del 2013 per il rilancio dell'economia a favore della riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche di cui al decreto 15 ottobre 2013, n. 12 dell'Assessore della pubblica istruzione, di cui non fate nessun cenno. Questi progetti come stanno procedendo? Che fine faranno?

Leggiamo fra le righe che proprio i 35 milioni del fondo FSC sono in fase di ridefinizione programmatica e strategica.

Noi siamo convinti sostenitori della scuola, e in particolare riteniamo che gli investimenti sull'edilizia scolastica siano importanti, anzi determinanti per il recupero edilizio e la messa in sicurezza delle strutture destinate proprio ai nostri studenti, soprattutto nei comuni, specificatamente quelli più piccoli e quelli colpiti dagli eventi accidentali e naturali, che hanno drammaticamente compromesso il funzionamento e l'esistenza della stessa istruzione che oggi resta insieme alla famiglia e alla chiesa uno dei fondamentali pilastri della società.

Vogliamo però evidenziare che l'articolo 5, comma 1, della legge finanziaria 2014, ha come ratio gli investimenti per lo sviluppo. A tale proposito ricordo che si prevedono disegni di legge in materia di opere cantierabili, piani integrati d'area e interventi sulla fiscalità di sviluppo.

Ricordo che solo con le opere cantierabili sono stati approvati 98 progetti per 45.493.463,84 euro, più il cofinanziamento enti locali si arriva ad un totale di 63 milioni di euro circa ed ad oggi sono stati comunque erogati 34.500.000 euro per gli anni 2011 e 2012 e con la deliberazione n. 38/20 si arriva a 197 opere; infatti è stato disposto lo scorrimento di altri 99 progetti da aggiungere ai 98 del 2012. Ma ad oggi non risultano esserci spazi finanziari per i provvedimenti di delega.

Quando si rinuncia al finanziamento di opere cantierabili è doveroso sapere che si dice no per esempio a:
- opere di completamento dei mercati ittici, comunali, ecc.;
- recupero e riqualificazione dei centri storici dei comuni e beni di grande valore culturale e artistico;
- lavori di completamento e risanamento di viabilità comunali;
- interventi di difesa del suolo;
- realizzazioni di asili nido e di scuole piuttosto che di strutture destinate all'offerta ricettiva turistica;
- piani di insediamenti produttivi.

Esaminando gli articoli del disegno di legge, non si evince cosa si intende per ripartizione territoriale delle risorse, ancora si cita la pronta cantierabilità e interventi di completamento. Abbiamo invece evidenziato i danni delle scuole colpite dall'alluvione, piuttosto che le situazioni fatiscenti di alcuni comuni.

Ancora sulla cantierabilità, il settore dell'edilizia attraversa una crisi senza precedenti, e sottolineo tutta l'edilizia, non solo quella riferibile alle strutture scolastiche. Questo disegno di legge prevede al comma 2 la possibilità di destinare una quota fino al 20 per cento cioè sino a 6.000.000 in oneri di progettazione, e si dice pure che così si possa assicurare una pronta cantierabilità anche al fine di creare un parco progetti per il futuro. Ma forse ci si è dimenticati dei numerosi progetti già nella disponibilità sia della Regione che degli enti locali. Pensiamo che più che progettare ancora, con tale misura sia importante fare, realizzare le opere già progettate. E in questo senso il cronoprogramma 2014 allegato al progetto Iscol@ mi lascia perplessa. Forse è un mio limite, ma avrei colto prima quali sono le necessità, verificato il reale fabbisogno delle manutenzioni, analizzato i progetti esistenti insomma ciò che è stato indicato ai punti 2 e 4 dello stesso cronoprogramma. Invece la delibera sull'edilizia scolastica al punto 1.2 l'avrei assunta successivamente a queste azioni. Mi è d'obbligo far notare che dei 93 milioni a cui si fa riferimento, 63 milioni sono già stati destinati alla Sardegna e programmati dalla precedente amministrazione e per ora, quello che si fatto è stato sottrarne 30 aggiuntivi già indirizzati per lo sviluppo delle attività produttive e progetti di riqualificazioni delle amministrazioni locali. Ecco perché i capigruppo della minoranza propongono un emendamento sulla differente copertura finanziaria.

Sarebbe importante capire meglio se i fondi saranno destinati all'edilizia delle scuole primarie o secondarie e soprattutto conoscere come si coniugano con i precedenti trasferimenti e progetti attivati con le province.

A voler andare a fondo, questo disegno di legge certo non promuove quanto fatto dalle province in materia di edilizia scolastica.

Un ultimo dubbio, ma molto importante: la voce edilizia scolastica secondo la delibera sui plafond rientra tra le spese della tipologia 4 del patto di stabilità ovvero dovrebbe essere impegnata e spesa entro il 2014. Spero davvero che non faccia la fine del fondo unico degli enti locali che pure fa parte della stessa tipologia, che viene considerato, sbagliando per noi, dentro il patto di stabilità, ma con importo pagabile decisamente ridotto.

Concludo con alcuni proverbi che spero aiutino la riflessione di tutti.
- Per ottenere un prestito bisogna provare di non averne bisogno.
- A buona volontà non manca facoltà.
- Costa poco promettere a chi non vuol mantenere.
- Chi promette nel bosco, deve mantenere in villa!

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PARERE DELLA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE

pervenuto il 4 giugno 2014

La Seconda Commissione, nella seduta del 3 giugno 2014, ha espresso a maggioranza, con l'astensione del rappresentante del Gruppo Forza Italia Sardegna, parere favorevole sul disegno di legge in oggetto.

La Commissione peraltro, ritenendo opportuna una valutazione del programma di intervento da parte del Consiglio, ha proposto, nel comma 1 dell'articolo 1, dopo le parole "su proposta del Presidente della Regione" di inserire le seguenti ", sentite le Commissioni consiliari competenti che si esprimono entro venti giorni,".

La Commissione ha inoltre espresso la raccomandazione che venga puntualmente rispettato il cronoprogramma del progetto Iscol@, presentato dall'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport in sede di audizione.

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TESTO DEL PROPONENTE

TESTO DELLA COMMISSIONE

Art. 1
Interventi urgenti di edilizia scolastica

1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 1, della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7 (legge finanziaria 2014), a valere sul fondo competitività e sviluppo (UPB S01.03.010 - cap. SC01.0628), è prioritariamente destinata, anche fino a tre quarti dell'intera dotazione, per interventi urgenti di edilizia scolastica. Il relativo programma di intervento è approvato con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione, che garantisca la ripartizione territoriale delle risorse e individui criteri di priorità per gli interventi di completamento e di immediata cantierabilità.

2. Al fine di favorire la più celere cantierabilità dei lavori, una quota fino al 20 per cento delle risorse inserite nel programma di interventi può essere destinata al finanziamento degli oneri di progettazione anche di nuovi interventi, da finanziarsi in successivi programmi.

Art. 1
Interventi urgenti di edilizia scolastica

1. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 5, comma 1, della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7 (legge finanziaria 2014), a valere sul fondo competitività e sviluppo (UPB S01.03.010 - cap. SC01.0628), è prioritariamente destinata, anche fino a tre quarti dell'intera dotazione, per interventi urgenti di edilizia scolastica. Il relativo programma di intervento, approvato con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione, sentite le Commissioni consiliari competenti che si esprimono entro sette giorni, garantisce la ripartizione territoriale delle risorse e individua criteri di priorità per gli interventi di completamento e di immediata cantierabilità.

2. Al fine di favorire la più celere cantierabilità dei lavori, una quota fino al 20 per cento delle risorse inserite nel programma di interventi può essere destinata al finanziamento degli oneri di progettazione anche di nuovi interventi, da finanziarsi in successivi programmi.

 

Art. 2
Unico centro di responsabilità amministrativa

1. Al fine di semplificare il procedimento amministrativo e nel contempo accelerare la realizzazione di programmi di spesa, anche quando questi prevedano un utilizzo di risorse provenienti da più fonti di finanziamento in capo a diversi assessorati, con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione, di concerto con l'Assessore competente in materia di bilancio e programmazione, è individuato un unico centro di responsabilità amministrativa. L'Assessore competente in materia di bilancio è autorizzato ad apportare le conseguenti variazioni di bilancio.

Art. 2
Unico centro di responsabilità amministrativa

(identico)