CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Cinema e Scuole civiche di musica. Audizioni in Seconda Commissione.
Cagliari, 9 ottobre 2014 - Cinema e musica. Due
settori in difficoltà a causa delle poche risorse pubbliche a
disposizione e dei ritardi nella programmazione. Temi affrontati
dalla Seconda Commissione del Consiglio regionale che, ieri in tarda
serata, ha concluso il ciclo delle audizioni con i rappresentati del
settore.
I primi ad essere sentiti sono stati i responsabili della Consulta
regionale delle scuole civiche di musica che hanno illustrato al
presidente della Commissione Gavino Manca (Pd) e ai commissari la
drammatica situazione in cui si trovano ad operare. “I ritardi nella
erogazione dei finanziamenti regionali stanno paralizzando
l’attività didattica - ha detto il presidente della Consulta Antonio
Puglia – le scuole civiche devono ancora ricevere il saldo dei
contributi regionali del 2013 e l’intera anticipazione del 2014.
L’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, previsto per novembre, è a
rischio”.
Leonardo Sarigu, direttore della Scuola civica di musica di
Capoterra, ha invece segnalato l’esiguità delle risorse messe a
disposizione della Regione per un settore nel quale operano circa
700 insegnanti. “Da oltre dieci anni, nonostante l’aumento del
numero degli iscritti e le tante attività portate avanti, il
finanziamento regionale è fermo a 1,5 milioni di euro – ha detto
Sarigu – risorse ulteriormente ridotte di circa 400mila euro (un
taglio del 25%) con l’assestamento di bilancio”. Dai rappresentanti
delle scuole civiche, infine, è arrivata la richiesta alla
Commissione di una modifica radicale del Regolamento che disciplina
la loro attività “Serve un nuovo strumento, fatto con il contributo
di persone competenti, che consenta di programmare e distribuire le
risorse con criteri trasparenti e di premiare le scuole attraverso
parametri meritocratici – ha detto Francesco Pilia (direttore della
Scuola di San Sperate). L’attuale Regolamento lascia troppi spazi
alla discrezionalità”.
Il presidente della Commissione Gavino Manca ha spiegato ai
rappresentanti della Consulta che i tagli operati con l’assestamento
di bilancio riguardano, purtroppo, tutti i settori dello spettacolo
e della cultura. Manca ha però assicurato la volontà di confermare i
finanziamenti anche per il 2015 e di procedere a una verifica sui
ritardi nei pagamenti. Il presidente ha infine garantito che sarà
attentamente valutata l’opportunità di procedere a una modifica del
Regolamento delle Scuole civiche di musica di concerto con
l’Assessore alla Cultura”.
I lavori della Commissione sono poi proseguiti con l’audizione dei
rappresentanti dell’Associazione “Moviementu” Rete Cinema Sardegna
da tempo impegnata in una battaglia per sollecitare l’attenzione
delle istituzioni sulla necessità di sostenere l’industria
cinematografica e di trasformarla in un’opportunità di sviluppo per
l’Isola, così come avviene in altre regioni dell’Italia e
dell’Europa. Marco Benoni ha denunciato il pesante taglio per il
settore previsto dall’assestamento di bilancio (da 2,9 a 1,4 milioni
di euro) e spiegato le difficoltà a spendere i pochi soldi a
disposizione. “Se non vengono fatti i bandi previsti dalla legge –
ha sottolineato Benoni – le risorse sono inutilizzabili”. Aspetto,
quest’ultimo, evidenziato anche da Antioco Floris: “Di fatto – ha
detto Floris – le produzioni cinematografiche stanno andando avanti
senza soldi pubblici. L’ultimo lungometraggio del regista Giovanni
Coda “Il rosa nudo”, vincitore del film festival di Melbourne, è
stato realizzato grazie a contributi privati. In questi giorni,
inoltre, si gira a Cagliari il film di Enrico Pau che ha ricevuto un
contributo regionale di soli 60mila euro contro i 600mila investiti
dalla Film Commission dell’Irlanda. Manca una programmazione seria –
ha concluso Floris – ogni anno si deve ripartire da zero”.
Carlo Dessì, invece, ha segnalato la necessità di ridistribuire le
risorse: “I tagli operati con l’assestamento di bilancio hanno
cancellato i fondi per tutte le attività collaterali o complementari
allo sviluppo del cinema. Rimangono solo le voci relative alla spese
di funzionamento della Film Commission e i contributi per la
coproduzione di cortometraggi”. Dessì ha evidenziato la paradossale
situazione in cui si trovano alcune associazioni che hanno
organizzato diversi festival cinematografici e che oggi rischiano di
perdere i contributi.
Dai rappresentanti di Moviementu, infine, anche una critica alla
Film Commission: “I soldi messi a disposizione dell’organismo sono
stati spesi rapidamente ma in modo del tutto discrezionale”.
Il presidente della Commissione Cultura Gavino Manca, concordando
sulla necessità di intervenire sulla legge del cinema per rendere
più agili i canali di finanziamento e più trasparenti le procedure
di assegnazione delle risorse, ha spiegato che i tagli operati con
l’assestamento di bilancio riguardano soldi difficilmente spendibili
entro la fine dell’anno. “Da parte nostra – ha sottolineato Manca –
c’è la volontà di reperire con la prossima finanziaria regionale,
finalmente libera dai vincoli del Patto di stabilità, più risorse
per il cinema, settore che potrebbe offrire, se ben governato,
grandi opportunità di lavoro e di sviluppo”.(PSP)