CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
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Fondazione Banco di Sardegna. Mozione del centrodestra in Consiglio regionale.
Cagliari, 17 settembre 2014 - Sarà discussa venerdì
prossimo dal Consiglio regionale la mozione sulla Fondazione Banco
di Sardegna firmata da tutto il centrodestra.
L’iniziativa parlamentare – hanno spiegato questa mattina in
conferenza stampa gli esponenti dell’opposizione – punta a fare
chiarezza sulla commistione finanza-politica presente all’interno
della Fondazione.
“Oggi l’organismo è in mano ad un solo partito, il Pd – ha detto il
capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni – pretendiamo che la
Regione, tramite il proprio rappresentante all’interno della
Fondazione, faccia sentire la propria voce per garantire la netta
separazione tra finanza e politica”.
La Fondazione, si legge nel documento presentato dal centrodestra,
esercita oggi in ruolo strategico, sia perché detiene il 49% delle
quote del Banco di Sardegna sia perché amministra un patrimonio di
circa 900 milioni di euro di proprietà dell’intera comunità sarda.
“Questi soldi – prosegue Dedoni – devono essere gestiti
nell’esclusivo interesse dei sardi. Da tempo chiediamo chiarezza, ma
nessuno ci risponde. Il silenzio dei vertici della Fondazione è
inquietante”.
Il centrodestra proporrà al Consiglio la riattivazione della
Commissione d’inchiesta sul credito, istituita nella scorsa
legislatura ma mai entrata in funzione per la mancata elezione del
presidente. “E’ questa l’occasione per fare il punto sul sistema
creditizio – ha detto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis
– la Fondazione è oggi appannaggio di un unico partito. Lo stesso
presidente Pigliaru, prima di essere eletto alla guida della
Regione, denunciò con un post su facebook il rischio di una
commistione politica-banche simile a quella verificatasi nella
vicenda del Monte dei Paschi. Ha oggi cambiato idea?”.
Un cambio di rotta nel governo della Fondazione invoca anche il
capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu: “Il Consiglio di
amministrazione è espressione del Partito Democratico, un fatto
inaccettabile”. Stesso giudizio da parte del capogruppo di
“Sardegna” Modesto Fenu che chiede un’indagine a tutto campo sul
sistema creditizio: “Sono sempre più frequenti in Sardegna le cause
presentate da privati cittadini contro le banche. I casi di
anatocismo o i prestiti a tassi di usura sono illegittimi e vanno
contrastati in tutti i modi”. (PSP)