CONSIGLIO REGIONALE DELLA
SARDEGNA
XV LEGISLATURA
***************
Riforma organizzazione Regione. Audizione sindacati in Prima Commissione
Cagliari, 6 agosto 2014 - Audizione dei sindacati, in
Commissione “Autonomia”, sulla proposta di riforma della macchina
amministrativa regionale presentata dalla Giunta.
Per oltre due ore, i rappresentanti dei dipendenti regionali hanno
presentato osservazioni e proposte di modifica al DL n.72 della
Giunta “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della
Regione”.
Diverse le valutazioni: positive, con qualche richiesta di
integrazione e approfondimento, quelle di Cgil, Cisl e Uil; caute,
quelle di Sdirs; critiche quelle di Sadirs, Saf, Fendres e Fedro.
Per Antonio Cois (Cgil), “la riforma inizia a porre dei paletti per
arrivare ad un quadro d’insieme del sistema regione”. Giudizio
positivo anche sull’affidamento di maggiori responsabilità alla
dirigenza: “in questo modo – ha detto Cois – si spera di smuovere
finalmente la grande macchina regionale che finora non ha funzionato
a pieni giri”.
Davide Paderi (Cisl) ha rimarcato l’importanza del provvedimento
che, finalmente, si pone l’obiettivo del superamento della legge
31/98, norma ormai vecchia e inadeguata. “E un pezzettino di riforma
– ha sottolineato Paderi – ma va nella direzione giusta”. Per il
rappresentante della Cisl, occorre però prevedere un ruolo più
partecipativo dei sindacati nella riorganizzazione dei servizi degli
assessorati. Paderi ha inoltre auspicato la riduzione del numero
delle direzioni generali e la costituzione di un fondo per la
razionalizzazione, l’innovazione l’efficientamento della macchina
amministrativa.
Giampaolo Spanu (Uil), dopo aver lamentato il mancato coinvolgimento
dei sindacati da parte della Giunta, ha espresso apprezzamento per i
contenuti del Dl 72: “C’è finalmente la volontà di intervenire
toccando interessi chi finora non sono mai stati messi in
discussione. Sono adesso necessari alcuni correttivi per
razionalizzare il sistema. L’obiettivo deve essere quello di una
Regione efficiente, per questo occorre eliminare sovrapposizioni e
doppioni”. Dalla Uil, infine, è arrivata la proposta di modifica
dell’art 2 che affida ai direttori generali la decisione di
istituire, modificare o sopprimere i servizi degli assessorati.
“Questa competenza – ha detto Spanu - deve essere lasciata in capo
alla politica”.
Scelta invece condivisa da Cristina Malavasi (Sdirs): “Bene
l’affidamento delle decisioni organizzative ai dirigenti – ha detto
– bisogna adesso valorizzare il personale interno che dovrà
sostituire i dirigenti.”. Positivo anche il giudizio sul
rafforzamento della mobilità interna ma, secondo lo Sdirs, “c’è
bisogno di un riordino complessivo degli assessorati e delle loro
competenze per evitare anche casi come quello di “Sardegna
Promozione”. Solo così può essere garantita maggiore efficienza dei
servizi e, allo stesso tempo minori costi per le casse pubbliche.
Urgente da questo punto di vista una modifica della legge n.1 del
1977”.
Fortemente critica la posizione di Luciano Melis (Sadirs): “quello
varato dalla Giunta è provvedimento tampone, carente in molti punti
- ha detto Melis – non ci sono grandi novità, serve un testo più
incisivo”.
Marcello Cucca (Saf) ha lamentato l’assenza di riferimenti nel
disegno di legge alla situazione del Corpo Forestale. “Manca una
proposta di riorganizzazione – ha detto Cucca – eppure il Corpo
Forestale necessità di un intervento urgente. L’età media è troppo
alta (il 70% dei rangers ha oltre 54 anni), servono forze fresche
per garantire servizi più efficienti nei territori”. Dal Saf,
infine, la richiesta alla Regione di una legge che chiarisca, una
volta per tutte, il confine delle competenze tra Corpo Forestale
dello Stato e Corpo Forestale della Regione.
Giudizio negativo anche da parte di Ignazio Masala (Fendres):
“eravamo fiduciosi, la proposta di modifica della legge 31 è invece
poco incisiva, la Regione rimane sostanzialmente invariata”.
Antonello Troffa (Fedro) ha infine lamentato la mancanza di
concertazione: “La Giunta non ci ha coinvolto, il Dl è nato male,
manca un progetto complessivo per uniformare il sistema regionale.
In questi anni abbiamo assistito alla proliferazione di enti e
agenzie. Emblematico il caso di Sardegna Promozione”.
Al termine dell’audizione, è intervenuto il consigliere del Pd
Roberto Deriu che ha rivolto alcune domande ai sindacati sulla
necessità di garantire i servizi degli uffici periferici e sulla
necessità di iniziare un percorso per rendere più omogeneo il
sistema. “Impensabile proporre oggi, viste le poche risorse a
disposizione, un contratto unico per tutti i dipendenti pubblici:
sarebbe finanziariamente insostenibile. Utile, invece, cominciare a
pensare per il futuro alla figura del Funzionario pubblico sardo da
utilizzare in tutte le articolazioni della macchina amministrativa
regionale”.
Il presidente della Commissione Francesco Agus, dopo aver
ringraziato i sindacati, ha annunciato che disegno di legge sarà
esaminato dalla Commissione tra la fine di agosto e i primi giorni
di settembre. Il testo ha necessità di modifiche – ha detto Agus – a
partire dalla norma per la copertura finanziaria. Ciò che emerge è
la necessità di intervenire su una macchina ormai fuori controllo.
Rigidità e inefficienze hanno fornito un alibi per la crescita
incontrollata della stessa. Il male sta alla radice, in passato – ha
aggiunto il presidente facendo riferimento al caso Sardegna
Promozione – sono state create scatole e scatolette che non hanno
risolto i problemi e hanno invece dato vita a gestioni “quantomeno
discutibili”. Con questa legge, alla quale saranno apportate le
necessarie integrazioni, si comincia ad intervenire per rendere meno
rigido l’apparato regionale e – ha concluso Agus – renderlo più
efficiente e vicino ai cittadini. (Psp)