CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

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 Conferenza stampa dell’on. Paolo Truzzu (Fdi-An) “sulle recenti procedure di stabilizzazione poste in essere dall’amministrazione regionale”

 

Cagliari, 23 luglio 2014 - “La recente stabilizzazione di 51 precari della Regione è avvenuta con regole contraddittorie e senza una visione complessiva dei problemi del precariato all’interno dell’amministrazione regionale”.
Lo ha affermato in una conferenza stampa il consigliere regionale di Fdi-An Paolo Truzzu, che sull’argomento ha presentato da tempo una interpellanza rimasta senza risposta, aggiungendo che “pur attribuendo un grandissimo valore ad ogni posto di lavoro, l’incertezza delle procedure, l’eccesso di discrezionalità, gli interventi parziali e la poca chiarezza sui requisiti richiesti non sono certo la strada giusta per risolvere l’annosa questione del precariato né rappresentano la prospettiva corretta per i concorsi che dovranno essere banditi dalla Regione in futuro.”
Quella del concorso, secondo Truzzu, “è l’unica strada percorribile: garantirebbe i precari, che potrebbero essere ammessi direttamente alle prove scritte ed orali saltando la fase della pre – selezione, aprirebbe la strada alle progressioni interne del personale che vuole crescere dal punto di vista professionale e faciliterebbe l’accesso nella pubblica amministrazione delle giovani generazioni (in Italia, solo il 9% dei dipendenti pubblici ha meno di 40 anni).”
Purtroppo la Regione, ha lamentato l’on. Truzzu, “ha fatto scelte diametralmente opposte. Prima ha detto che era esaurito il budget assegnato ai concorsi per il 2013, poi ha parlato di 20 stabilizzazioni e poi le ha addirittura raddoppiate, mescolando situazioni contrattualmente e giuridicamente diverse, dai contratti para subordinati alle partite Iva, dai Co.co.co ai part time, e mettendo sullo stesso piano chi aveva iniziato un rapporto di lavoro superando una selezione e chi invece era entrato in Regione fornendo una prestazione di tipo professionale.”
In alcuni casi, ha proseguito ancora il consigliere di Fdi-An, “la procedura di assunzione è stata completata con una certificazione del dirigente, che però non era quello del settore in cui il rapporto di lavoro era effettivamente iniziato. Nel contratto, inoltre, è stata inserita una sorta di clausola sospensiva, di dubbia legittimità nel settore pubblico, secondo la quale il contratto stesso si intende risolto se la procedura decade.”
In definitiva, ha concluso l’on. Truzzu, “manca un quadro complessivo del precariato all’interno della Regione e non si sa quanti e quali posti potranno essere messi a concorso nel futuro. Ma soprattutto, a causa del comportamento della Giunta e dell’Assessore, si è messo in moto attraverso la recente stabilizzazione di 51 unità un meccanismo perverso che potrebbe portare da un lato a nuove assunzioni prive dei requisiti minimi di legittimità ed equità e dall’altro ad un contenzioso giudiziario che finirebbe per bloccare tutto.”
(Af)